luciano ventrone vittorio sgarbi censura facebook

SE QUESTA È ARTE - LA MOSTRA DI UN PITTORE IPERREALISTA FA LITIGARE BONAMI E SGARBI – ‘’ALL'ARTE NON VA CHIESTO COME È FATTA, VA CHIESTO COSA STA TENTANDO DI DIRCI. PER FARE QUELLO CHE FA VENTRONE ESISTE DA TEMPO LA FOTOGRAFIA'' – ‘’L'ARTE NON HA UNA SOLA DIREZIONE, NÉ UN PUNTO DI ARRIVO. NON CI SPIEGHEREMMO EDWARD HOPPER O BALTHUS!”

Maurizio Assalto per la Stampa

 

sgarbi oltre il limite ventrone

Che ne è dell' opera d' arte nell' epoca in cui le tecniche della sua producibilità (e riproducibilità) l' hanno fatalmente privata dell'«aura», come faceva notare Walter Benjamin nel celebre saggio scritto alla fine degli Anni Trenta? L' abilità manuale conserva un valore o è fine a sé stessa? Si può ancora dipingere, dopo che Lucio Fontana, con i suoi tagli, ha proclamato l' impossibilità di continuare a farlo?

 

Sono alcuni degli interrogativi sollecitati da una polemica divampata in questi giorni intorno all' opera di Luciano Ventrone, un pittore iperrealista di stupefacente abilità manuale, capace di riprodurre con i suoi olii un cesto di frutta con più esattezza di Caravaggio o un nudo femminile indistinguibile da una fotografia.

luciano ventrone iperrealismo

 

E proprio da un nudo (di schiena) esposto in una sua mostra dal titolo «Meraviglia ed Estasi», in corso fino al 28 ottobre presso la chiesa di San Francesco a Gualdo Tadino e censurato da Facebook, è partita la disputa. Francesco Bonami, in un intervento su Dagospia, ha censurato la censura ma, pur riconoscendo «l' eccezionale abilità pittorica» di Ventrone, l' ha liquidata come sostanzialmente inutile, una forma di «pornografia artistica».

 

luciano ventrone

Gli ha risposto Vittorio Sgarbi co-curatore della rassegna, sostenendo che «l' unico scandalo è trovarsi davanti a un pittore che sa dipingere []. Le persone sono attratte dalla bellezza e dalla capacità di riprodurre la realtà che questo artista racconta».

Posizioni antitetiche, che sottendono questioni cruciali sullo statuto dell' arte oggi. Abbiamo chiesto ai due critici di sviluppare qui le loro tesi.

'il filo di perle' luciano ventrone

 

UNO SFORZO ENCOMIABILE MA STERILE, DELLA BELLEZZA SI PUÒ FARE A MENO

francesco bonami

Francesco Bonami per la Stampa

 

Della bellezza nell' arte, a differenza della libertà nella vita, si può anche fare a meno. Anzi, se l' arte non avesse a volte abbandonato l' idea di bellezza, non sarebbe riuscita a dire al mondo tante cose importanti che invece è riuscita a dire proprio sfidando il mito del bello. Questo non significa che un artista non possa considerare la bellezza o la perfezione strumenti per dire cose piene di significato. Ma perseguire la perfezione estetica fine a sé stessa è a mio parere inutile sia all' arte sia alla vita.

 

francesco bonami e vanessa riding bonami

Tanto quanto in un' epoca con immense possibilità tecnologiche inseguire il mito della manualità a tutti i costi come se il «fatto in casa» o il «fatto a mano» fossero garanzia assoluta di qualità.

Un' opera d' arte non è un' automobile che non dovrebbe rompersi. L' arte può permettersi di essere imperfetta e pure sbagliata. Imperfezione e sbagli sono alla base della nostra umanità e l' arte oggi deve parlare a noi esseri umani non come accadeva un tempo a Dio.

 

VITTORIO SGARBI

Non è una questione personale né gratuita polemica sottolineare che chi è capace di dipingere un cesto di frutta meglio di Caravaggio non produce necessariamente un' opera d' arte. Quando Vittorio Sgarbi afferma che il pittore Ventrone con la sua maestria pittorica crea una bellezza che racconta la realtà commette un errore. Ventrone riproduce , non racconta la realtà.

 

MASSIMILIANO GIONI FRANCESCO BONAMI

Non crea una storia e non spinge lo spettatore oltre ciò che vede. I suoi quadri meravigliano come meraviglia il trucco di un prestigiatore.

Ma all' arte non va chiesto come è fatta, va chiesto cosa sta tentando di dirci. Se un quadro o una persona vogliono solo informarci di quanto siano belli, quasi sicuramente non saranno interessanti e ci annoieranno.

 

la casa museo di sgarbi a ro ferrarese

Lo sforzo di Ventrone è encomiabile ma sterile, come qualcuno che con le mani scavasse senza motivo una fossa di dieci metri avendo una ruspa a disposizione. Per fare quello che fa Ventrone esiste da tempo una ruspa che si chiama fotografia, mezzo non meno complicato da usare della pittura se chi la usa vuol davvero raccontare qualcosa. Detto questo, importante è far capire allo spettatore di essere assolutamente libero di ammirare i dipinti di Ventrone come Ventrone di farli, ma è altrettanto importante ricordargli che la perfetta riproduzione fatta a mano di una cosa o di una persona non è necessariamente una bella opera d' arte.

GUERNICA PICASSO

 

La perfetta esecuzione del Concerto n. 21 di Mozart non fa diventare il pianista un Mozart. L' opera d' arte consiste nella musica scritta dal compositore e rimane tale anche se il compositore non è in grado di suonarla. La grande tela Guernica di Picasso è un capolavoro, non particolarmente bello, dipinto da Picasso.

 

luciano ventrone antichi sapori

Rimarrebbe ugualmente un capolavoro anche se lo avessero dipinto altre persone sotto la guida di Picasso. Il quadro racconta la tragedia della guerra meglio di qualsiasi dipinto iperrealista. Arte è saper comunicare anche con una sola pennellata il sapore della mela, non dipingerne la buccia come se fosse vera. La bellezza è molto spesso qualcosa di nascosto, il vero godimento sta nello scoprirla.

L' ossessione del sapere e del saper fare impedisce alla fine di saper dire.

 

3. L' ESPERIENZA ARTISTICA AVANZA ANCHE SENZA PRODURRE FORME NUOVE

Vittorio Sgarbi per la Stampa

 

GINO DE DOMINICIS IL GUERRIERO

Per capire bene l' aporia di Bonami, bisogna retrocedere a un momento nel quale i suoi strumenti di comprensione si riducono fino ad annullarsi, lasciandolo ai margini di un deserto di cui non conosce l' estensione, e che è più ampio dello schema elementare antico/moderno.

 

la casa museo di sgarbi a ro ferrarese

Capisco che sia preso dal panico e reagisca in modo scomposto. Il difetto di prospettiva storica non lo fa riflettere sulla natura dell' arte che, da sempre, si ripiega su sé stessa per trovare nuove energie. Da qui deriva l' essenza stessa del Ri-nascimento e del Neo-classico.

Così come, più tardi, del Post-moderno.

 

Nella sua valutazione della Storia c' è un' equivoca idea di progresso, secondo la quale l' esperienza artistica avanza producendo opere sempre nuove, seguendo un fantomatico «spirito dei tempi». Uno schema che gli impedirebbe di comprendere, fra gli altri, Canova o Ingres (anche se forse non gliene importa molto). E che trascura di considerare che, nel lessico degli storici e nella periodizzazione dei movimenti artistici, quando si parla di «primitivi» si intendono autori come Giotto, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Sassetta. «Primitivi» artisti così sofisticati?

Come si spiega? È semplice.

VITTORIO SGARBI SUL WC

 

Perché vengono prima. Lo aveva bene interpretato Gino De Dominicis, che considerava noi i vecchi rispetto a quelli venuti prima di noi, e dunque più giovani.

Capisco che Bonami sarà sul punto di perdere la testa, ma gli voglio dire che, in arte, non c' è un avanti e un indietro, un moto progressivo e una stasi regressiva, perché l' arte non ha regole, nonostante alcuni ingegni come Masaccio e Caravaggio la spingano molto avanti, con una terapia intensiva.

 

Per uno che avanza, cento restano indietro, e hanno pure diritto di esistenza, senza essere geni rivoluzionari. Così, a fianco di Masaccio, c' è Masolino, più delicato ma non retrogrado. E, dopo Caravaggio, c' è Sassoferrato, che ritorna al Bello ideale di Raffaello, ma non torna indietro: procede, suo malgrado.

 

BALTHUS

In arte non ci sono solo gli innovatori: altrimenti Angelo Morbelli o Giovanni Boldini non sarebbero artisti perché percorrono una strada diversa da quella dei futuristi. Così Antonio Donghi rispetto a Morandi. Ma anche Morandi rispetto a Balla. L' arte non ha una sola direzione, né un punto di arrivo. Non ci spiegheremmo, per stare in America, Edward Hopper o Grant Wood, artisti di incommensurabile modernità, nonostante Pollock. O, per tornare in Europa, Balthus e Lucian Freud, dopo Mondrian.

 

hopper Thyssen Bornemisza

Non tutti gli artisti sono rivoluzionari o geni; e certamente Luciano Ventrone, come Andrew Wyeth, non pretende di cambiare il corso della storia dell' arte, ma semplicemente di avere quel diritto di esistenza che Bonami gli nega, nel suo fanatismo modernista che non consente spazio a chi non si iscrive al corso di sovversione, interpretando forme e visioni nuove. Perché è vero che, in arte, «dire è trasgredire», ma questo non impedisce che qualcuno continui a ripetere parole già dette, in modo originale o personale.

 

Bonami si deve rassegnare: l' arte non è come la vuole lui, ma come gli artisti, a loro modo, la interpretano. Il critico deve prenderne atto.

 

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?