E SE LA SOLUZIONE AL “PROBLEMA GOL” DELL’ITALIA FOSSE JOAO PEDRO? – L’ATTACCANTE BRASILIANO DEL CAGLIARI HA OTTENUTO LA CITTADINANZA ITALIANA NEL 2017 E NON HA MAI GIOCATO CON LA SELECAO (È STATO CONVOCATO NELL’UNDER 17) – MA C’È UN PRECEDENTE CHE NON FA BEN SPERARE: NEL 2016 GLI AZZURRI CERCARONO DI CONVOCARE PAPU GOMEZ, MA L'OPERAZIONE FU BLOCCATA DALLA FIFA PERCHÉ...
Joao Pedro nuovo attaccante dell’Italia? Sì, no, forse. A lanciare la proposta è Stefano Capozucca, d.s. del Cagliari, dai microfoni di Radiolina: “Ho parlato con Joao Pedro stamattina e gli ho detto: ‘Il tuo obiettivo è salvare il Cagliari e andare in nazionale. Magari nell’Italia’. Ho già parlato con qualcuno ricordandogli che Joao è anche italiano”.
E pare che il capitano dei sardi ci stia pensando. Il 29 enne attaccante brasiliano è arrivato in Italia nel 2010, a Palermo, dove ha conosciuto Alessandra che ha sposato e dalla quale ha avuto due figli. Dunque Joao Pedro ha la cittadinanza italiana per matrimonio, e non da ieri. Tutta la documentazione risale al 2017.
Il suo obiettivo è sempre stato quello di giocare nella nazionale verdeoro (è stato convocato fino all’Under 17 dalla Seleçao), ma ormai si sente anche molto italiano e Roberto Mancini è a caccia di un numero 9 per gli spareggi di marzo. Chissà...
Estratto dell’articolo di Francesco Velluzzi per “La Gazzetta dello Sport”
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Il parco punte a disposizione di Mancini non ha fino a questo momento prodotto valanghe di gol. Ma l'operazione Joao non si presenta semplice. C'è un precedente che riguarda Papu Gomez, finito nel mirino del club Italia quando era ancora all'Atalanta. Ma il Papu nel 2007 aveva pure lui giocato un Sudamericano, ma Under 20 con l'Argentina. Per questo motivo non fu possibile tesserarlo con l'Italia.
In quel momento Gomez non possedeva la doppia cittadinanza che oggi ha. Stessa situazione del capitano del Cagliari (diversa da quella di Emerson che era «nato» italiano). Che la cittadinanza l'ha ottenuta nel 2017. Se la pratica si potesse sbloccare, la Fifa darebbe l'ok in breve tempo dopo aver ricevuto la documentazione dall'Italia e la dichiarazione di volontà da parte del calciatore.
Non è un'impresa semplice. Ma da oggi comincia il lavoro diplomatico. Te lo do io il Brasile, Joao... c'è l'Italia che ti accoglie a braccia aperte.
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