SETTEBELLO REAL – IL PESO DELLA STORIA SULLE SPALLE DI MARIANO DIAZ: DOPO BUTRAGUENO, RAUL E CRISTIANO RONALDO, LA ‘CASA BLANCA’ SCOPRE UN ALTRO NUMERO 7 – L’ATTACCANTE VOLUTO DA LOPETEGUI HA INCANTATO IL BERNABEU CON UN GOL ALLA DEL PIERO CONTRO LA ROMA: “IL SETTE LO HANNO AVUTO LEGGENDE COME JUANITO, EL BUITRE E RAUL…” E RONALDO? AMNESIA VOLUTA? – VIDEO DI TUTTE LE LEGGENDE BLANCOS COL 7
Guglielmo Buccheri per la Stampa
Nella notte dei trenta tiri verso la porta della fragile Roma ce n' è uno che ha fatto sobbalzare il Santiago Bernabeu come si fa quando a calciare è un predestinato. La parabola è ad effetto, il colpo rapido e velenoso: Mariano Diaz mette la ciliegina sulla torta («Mariano puso la guinda», titolava ieri As) su un duello Real.
Primo gol in Champions e, subito, prime suggestioni, forza di un numero che a Madrid gioca con la leggenda. Mariano Diaz viaggia con il 7 sulle spalle e, il 7, nel mondo blancos ha fatto innamorare e, da quello che si è capito nel momento in cui il 25enne spagnolo di mamma dominicana ha preso il posto di Bale, lo farà ancora: un' ovazione, qualcosa di più, ha accompagnato il riscaldamento del ragazzo tornato a casa e un' ovazione ne ha accolto l' ingresso in campo.
Rientrato dal Lione «Era libero e l' ho scelto. Mi è sempre piaciuto...». Libero era il numero delle favole, quelle raccontate da Cristiano Ronaldo e quelle fatte vivere, per rimanere ai tempi meno remoti, da Raul e, ancora prima, da Butragueño. Tutte storie legate al 7, tutte belle e vincenti.
Madrid, e non solo, è come se si sentisse legata per sempre alla sorte di chi indossa quella «camiseta» e ora la numero sette è di Mariano Diaz.
L' attaccante nato a Barcellona è rientrato alla base per volontà, espressa e inattaccabile, di Lopetegui, nuovo tecnico dei campioni d' Europa da tre stagioni consecutive. «La sua telefonata è stata decisiva.
Mi ha fatto sentire importante, mi ha garantito spazio e considerazione», dice Mariano Diaz. Quello spazio che, per l' inevitabile forza d' urto della BBC (Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo) e con la presenza in organico di Morata, l' attaccante dagli scatti fulminanti non poteva avere ai tempi di Zidane in panchina: solo 114 minuti sotto i riflettori in Liga e trasloco a Lione dove, la passata stagione, ha segnato con la media di un gol ogni due partite. «È lui il rinforzo che voglio ora che è partito Ronaldo», la richiesta di Lopetegui al presidentissimo Florentino Perez, deciso a investire 22 milioni dopo averlo ceduto per 8.
«Rispetto per Cristiano» Butragueño, Raul, CR7. Ed ora Mariano. Nel giorno della sua presentazione, a fine agosto, l' amnesia (voluta?) che fece rumore. «Onorato di indossare una maglia portata da Butragueno...», disse. E Ronaldo? Una settimana fa il bis in una chiacchierata radiofonica. «Il sette lo hanno avuto leggende come Juanito, Butragueño, Raul», la sua riflessione. Il recente passato, quello a firma CR7, è tornato nell' euforia del dopo Roma.
«Massimo rispetto per Cristiano Ronaldo. Per chi ha fatto la storia», così a pochi minuti dal sigillo del 3 a 0 ai giallorossi. Madrid ed il 7: un rapporto infinito. La sensazione è che ne stia per nascere, o forse è già nato, un altro. Quando Mariano si è alzato dalla panchina, nella prima notte di Champions, il Bernabeu ha vissuto un lungo, lunghissimo sussulto.
tributo del bernabeu a juanitobutragueno 1mariano diaz