dazn

SIAMO SICURI CHE TUTTI GLI ITALIANI POTRANNO VEDERE IL CALCIO IN STREAMING GIÀ DA AGOSTO? PORTARE LA BANDA LARGA IN BARBAGIA NON E' UNO SCHERZO... - DAZN SI E’ PRESA I DIRITTI DELLA SERIE A CON L’AIUTO DI TIM (ED È STATO PROPRIO L'APPOGGIO DELL' EX MONOPOLISTA A INGOLOSIRE I PRESIDENTI DEI CLUB DI SERIE A) - I TIMORI SULLE CAPACITÀ FINANZIARIE DELLA TV DEL MAGNATE UCRAINO LEV BLAVATNIK DI SOSTENERE L’INVESTMENTO (840 MILIONI). UNA CIFRA CHE SUPERA QUELLA DELL' INTERO FATTURATO DELL'AZIENDA A LIVELLO GLOBALE. LA GARANZIA DOVREBBE VENIRE DALLA …

Matteo Pinci e Franco Vanni per “Affari & Finanza - la Repubblica”

 

LEONARD BLAVATNIK 3

In Italia Dazn ha la voce e il volto di Diletta Leotta, pronta tre anni fa a capire che la tv in streaming poteva fare concorrenza a Sky. E ha il tono caldo delle telecronache di Pierluigi Pardo, familiare per milioni di italiani. Se gli ambasciatori sono noti, il business di Dazn è invece relativamente nuovo e per certi versi ancora ignoto. L' emittente streaming, che ha conteso con successo alla tv satellitare i diritti di trasmissione della Serie A per il prossimo triennio si pone un obiettivo ambizioso: "Accelerare il processo di digitalizzazione del Paese", come si legge in una nota della società. E proprio dalla velocità dell' alfabetizzazione digitale dei telespettatori italiani dipenderà il successo dell' operazione.

LEONARD BLAVATNIK 1

 

Dopo avere rastrellato i diritti di tornei sportivi all' estero - dalla Bundesliga in Germania alla MotoGp in Spagna, fino alla F1 in Giappone - in Italia la tv del magnate ucraino Lev Blavatnik si è giocata l' all-in: per trasmettere tutte e 10 le partite di ogni giornata di campionato, di cui 7 in esclusiva, ha offerto 840 milioni a stagione. Una cifra che supera quella dell' intero fatturato dell' azienda a livello globale.

diletta leotta

 

Nel 2019 la streaming tv ha visto crescere le proprie entrate a 740 milioni di euro, un bel salto in avanti rispetto ai 419 del 2018. Ma (anche) a causa di investimenti in diritti internazionali a lungo termine (quelli per il campionato giapponese di calcio scadranno nel 2028), ha perso 1,18 miliardi. La crescita dei ricavi è guidata dalla pubblicità, che ha superato per la prima volta i 100 milioni di dollari (84 milioni di euro), e da un numero di abbonati che alla fine del 2019 si avvicinava agli 8 milioni. Di questi, secondo la stima di EY, 1,6 sarebbero in Italia.

 

Dal 2018 Dazn trasmette tre partite di ogni giornata di Serie A. Il calcio è stato il driver che ha consentito all' emittente di affermarsi come quarta tv in streaming a pagamento nel Paese dietro a Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Ed è proprio Tim il partner tecnologico con cui Dazn ha deciso di dare l' assalto ai diritti della Serie A. L' accordo prevede che la telco, oltre a infrastrutture e know how, metta 340 milioni, cifra mai confermata ufficialmente. Ed è stato proprio l' appoggio dell' ex monopolista a ingolosire i presidenti dei club di Serie A (16 su 20 hanno votato a favore) che in periodo di Covid mai si sarebbero aspettati un' offerta simile.

dazn pardo guidolin

 

Quando lo scorso 28 gennaio l' amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, disse che "Dazn è pronta a prendere il posto di Sky", l' annuncio generò stupore e qualche perplessità. Il colosso del satellite, oggi controllato da Comcast, è partner del calcio italiano da 18 anni. E nonostante la velocità a cui procede la diffusione della streaming tv in Italia - a gennaio 2021 le piattaforme a pagamento avevano 11 milioni di abbonati, in crescita di 6,5 rispetto al 2018, mentre Sky ne ha 5 milioni - la domanda che si fanno in molti è: siamo sicuri che in tutte le case degli italiani si potrà vedere il calcio in streaming già il prossimo agosto? La risposta che verrebbe da dare è: sì, se davvero ci sarà la corsa a connettersi alla rete veloce.

dazn squadra

 

La possibilità c' è. A inizio 2020 in Italia erano attive 19,5 milioni di linee telefoniche domestiche in grado di garantire il traffico dati. Di queste, 16,8 milioni sono in mano al gruppo telefonico il cui primo socio è Vivendi. E sarebbero appena 70mila in Italia le famiglie non raggiungibili dal segnale video in full hd. Per loro Dazn e Tim dovranno creare accessi ad hoc tramite la tecnologia Fixed wireless access: piccole parabole che rimandano a una centralina locale. In ogni caso, Dazn sta lavorando per trasmettere anche sul digitale terrestre.

diritti tv dazn

 

Per quanto riguarda i timori sulle capacità finanziarie di Dazn di sostenere l' investimento per l' acquisto dei diritti della Serie A, la garanzia dovrebbe venire dalla solidità del gruppo che controlla l' emittente. Access Industry, proprietaria del 77% di Dazn (il secondo socio è il colosso giapponese della pubblicità Dentsu), ha un volume complessivo degli investimenti intorno a 20 miliardi di sterline e opera in 30 Paesi nei settori media, chimica, immobiliare e biotecnologie. Il proprietario è Len Blavatnik, nato in Ucraina nel 1957 e trasferitosi negli Stati Uniti da ragazzo. Laureato alla Columbia University, è attualmente il 22esimo uomo più ricco del mondo secondo Forbes. La fortuna che ha costruito con gas e alluminio l' ha investita in modo eclettico, compreso l' acquisto nel 2016 per 3,3 miliardi Warner Music. Altri soldi, molti, li ha regalati.

SALVATORE ROSSI LUIGI GUBITOSI

 

Soprattutto nel Regno Unito, di cui è cittadino dal 2010: 75 milioni di pound all' università di Oxford, dove oggi esiste una Blavatnik School of Government, 25 alla Carnegie Hall, 50 alla Tate Gallery, altrettanti ad Harvard negli Stati Uniti, dove ha conseguito un MBA. Finanziatore di campagne elettorali americane - per i democratici come per i repubblicani - tiene molto al titolo di Sir che si è conquistato a Londra, a suon di donazioni.

TIM DAZN

 

Oltre che per la performance delle sue aziende, è noto per le massime filosofeggianti con cui affascina le platee universitarie. Fra le più pop c' è questa: "L' attività più impegnativa in cui si trovano coinvolti gli esseri umani è l' amore". Ma anche portare la banda larga nella Barbagia superiore e nell' entroterra del Ponente ligure non scherza. Bisogna vedere se il calcio, killer application nel mercato televisivo di tutta Europa, aiuterà nell' impresa.

"Access Industries investe nella certezza che il futuro degli eventi sportivi passi attraverso una modalità di visione semplice, accessibile e moderna", dice Veronica Diquattro, responsabile dell' innovazione di Dazn.

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