simone inzaghi inter manchester city.

SIMONE INZAGHI HA PERSO LA COPPA E HA TROVATO UN PO' DI CONSIDERAZIONE - NONOSTANTE LA SCONFITTA IN FINALE DI CHAMPIONS CONTRO IL CITY, L'ALLENATORE DELL'INTER È RIUSCITO A FAR RICREDERE I SUOI DETRATTORI - I MEDIA INGLESI RIPETONO "RISPETTO PER INZAGHI" E ANCHE PEP HA DOVUTO AMMETTERE LA LEZIONE DI TATTICA DEL TECNICO NERAZZURRO - SOLO NOI ITALIANI SIAMO RIMASTI GLI UNICI A SPERNACCHIARLO…

Estratto dell'articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

SIMONE INZAGHI INTER MANCHESTER CITY.

Per una volta si comincia dalla fine. Dai colleghi inglesi che lasciano la sala stampa dello stadio Ataturk e ripetono con tono ammirato una frase, […] agli […] italiani. «Put some respect on Inzaghi’s name». Lo chiamavano Limone. Oppure Spiaze, con riferimento a un accenno di zeppola neppure troppo accentuato nella pronuncia. Anche i suoi stessi tifosi, quelli che sabato sera lo hanno ringraziato sotto la Curva dell’Ataturk. Accadeva poco tempo fa. Non sono neppure passati tre mesi da quando lo Spezia gli mangiò il tredicesimo punto su 15 disponibili nel 2023. Uomo da coppa, anzi da coppetta, uno specialista.

 

SIMONE INZAGHI INTER MANCHESTER CITY.

[…] L’allenatore inodore e insapore, pure questo è stato detto e scritto, ha fatto un capolavoro, che non gli verrà riconosciuto fino in fondo, perché il vincitore prende tutto. […] ’ha incartata all’Einstein del calcio. A Pep Guardiola, che per 60 minuti buoni non ci ha capito niente, e lo ha pure riconosciuto. Lui invece non ha sbagliato nulla, sfiorando una delle più grandi imprese calcistiche di sempre. Ma […]Quando hai una etichetta sulla schiena, l’Italia è il posto peggiore per scucirtela.

 

SIMONE INZAGHI INTER MANCHESTER CITY.

Se davvero questo gioco insegna l’arte della vita, nulla come la parabola di Simone Inzaghi può spiegarci come chiunque può esserci maestro, e che l’unico scandalo sta nell’arroganza di chi giudica esercitando il pregiudizio. Noi siamo quelli che andarci vicino non conta, vale solo per le bocce, come sostengono tanti slogan crudeli che in queste ore prendono in giro l’Inter. E lo sappiamo che è sbagliato, eppure perseveriamo, è un nostro problema.

SIMONE INZAGHI INTER MANCHESTER CITY.

 

[…] Per una impresa che non verrà dimenticata, anche se non rimarrà negli albi d’oro. Inzaghi è cresciuto in questo ambiente nostrano, a suo modo ne è un prodotto. Sa che i quarti di nobiltà arrivano solo con la vittoria piena.  La scorsa notte, quando infine gli è stato chiesto se si sente di essere diventato un allenatore di spessore internazionale dopo aver subito tante critiche, ha risposto con una sorta di rassegnata umiltà. Lo dirà il tempo, e lo direte voi giornalisti, ha detto. […]

 

SIMONE INZAGHI INTER MANCHESTER CITY.

l’allenatore catalano, che più di ogni altro incarna la superiorità di un certo modo di intendere il calcio, ha ricevuto una lezione di tattica, impartita da una squadra più debole, che ha saputo però gettare sabbia nei raffinati ingranaggi del City. Mancò la fortuna. Non Simone Inzaghi da Piacenza, che ieri ha mostrato anche quello spessore umano che talvolta non gli viene riconosciuto. […]

 

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI