“STO MOLTO MEGLIO E SONO FIDUCIOSO DI POTER RECUPERARE AL CENTO PER CENTO” - SINNER PIU’ FORTE DI DE MINAUR E DEL VIRUS PRESO A MELBOURNE CHE GLI HA CAUSATO UN MALORE NELLA PARTITA (POI VINTA) CONTRO RUNE - LE INSENSATE VOCI DI POLMONITE E IMMINENTE RITIRO MESSE IN CIRCOLO AD ARTE, DJOKOVIC CHE SPALLEGGIA KYRGIOS NELLA CROCIATA PER CREARE UN CLIMA OSTILE, IN VISTA DELLA SENTENZA DEL TAS DI APRILE SUL CASO DOPING, NON SCALFISCONO JANNIK ATTESO IN SEMIFINALE DA BEN SHELTON, L’ARROTINO DELLA FLORIDA…
Gaia Piccardi per corriere.it - Estratti
La strategia della tensione, le insensate voci di polmonite e imminente ritiro messe in circolo ad arte, Djokovic che spalleggia Kyrgios nella crociata per creare un clima ostile in vista della sentenza del Tas di aprile sul caso clostebol, non lo scalfiscono.
E quando è un malessere passeggero a mettersi tra Sinner e l’obiettivo, Jannik si prende ventiquattr’ore di vacanza dall’obbligo di essere perfetto e torna guarito e più forte di prima. «Ho riposato bene le ultime due notti. Gli esami del sangue che ho fatto dopo il match con Rune erano okay. La mattina mi sveglio ancora un po’ così ma sto molto meglio e sono fiducioso di poter recuperare al cento per cento».
Un virus beccato a Melbourne, la diagnosi è questa. Mal di testa, mal di pancia, debolezza diffusa. Né attacchi d’ansia né mali misteriosi. In ogni caso, tutto alle spalle. Se n’è accorto Alex De Minaur, l’idolo di casa, che sul suo campo, il centrale dell’Australian Open, ha incassato con il numero uno del mondo in prime time la sconfitta più dolorosa.
La decima su dieci sfide. Dieci punti persi dal barone rosso (giallo, per l’occasione, con doppia mise: polo con il buio, girocollo con la luce, coccole dello sponsor americano insieme alle scarpe customizzate) in tre set, l’84% di punti sulla prima (81% sulla seconda), sei palle break convertite, appena sei game ceduti. Se De Minaur non meritasse rispetto, potremmo parlare di una spietata esecuzione.
Sinner torna Sinner quando il momento lo richiede, in vista di una semifinale che si preannuncia spumeggiante contro Ben Shelton, l’arrotino della Florida capace di mille tagli: mancino, arruffato e caotico, genio e sregolatezza, killer di Lorenzo Sonego nei quarti, qui a Melbourne alla seconda semifinale Slam della carriera. Sarà Cartesio contro Caos, il dio del disordine primordiale.
jannik sinner si sente male all'australian open
Quindi, affascinante. «Lui è uno dei migliori battitori del circuito, non ti fa appoggiare sullo scambio, porta in campo una grande energia» riflette Sinner, che con Crazy Ben ha perso il primo dei cinque confronti diretti, nel 2023 a Shanghai, quando erano un altro mondo e un altro Jannik.
Gli allenamenti di Sinner rigorosamente indoor
Ci sono stati momenti, durante l’incontro con De Minaur, in cui è sembrato che i due giocatori fossero impegnati in sport diversi. Sono queste emozioni che il campione in carica si porterà in tasca venerdì con Shelton (alle 9.30 italiane), insieme a una serie di piccoli accorgimenti, ciascuno dei quali è la tessera di un puzzle più complesso.
sinner si sente male nel match contro rune
Gli allenamenti indoor a porte chiuse, per esempio. Sempre per un valido motivo: una volta per il caldo umido, un’altra per il vento (ieri ce n’era, e la temperatura a Melbourne è precipitata). E per una ragione sottile che spiega Jannik: «Con l’aria ferma, senza fattori esterni, sento meglio la palla. È importante perché poi queste sensazioni le riverso nel match. Comunque meno casino ho intorno più sono contento, perché riesco a lavorare meglio».