gravina

LA SITUAZIONE E’ GRAVINA MA NON SERIA – IL CANDIDATO UNICO ALLA PRESIDENZA FIGC CENTRA L'OBIETTIVO ALLA PRIMA VOTAZIONE CON PERCENTUALI BULGARE (IL 97,2% DEI VOTI) – MALAGO’ RICORDA IL RECORD DI COMMISSARIAMENTI DELLA FEDERCALCIO: "BISOGNA INTERROGARSI SU QUESTO. MA ORA STOP AI LITIGI, SI PENSI AL BENE COMUNE” – VIDEO

 

gravina

Alessandro Catapano per gazzetta.it

Sbaraglia il campo al primo turno Gabriele Gravina, poco dopo le 14 di un giorno che, auspicano, rappresenterà la svolta per il calcio italiano, diventa il quarantaduesimo presidente della Figc con il 97,2% dei voti, un plebiscito che non ha precedenti nella storia delle elezioni della Federcalcio. “Ringrazio tutti, per il sostegno umano e io supporto di idee. Grazie per la fiducia, con voi voglio cambiare verso e direzione al calcio”. A livello personale, “è il completamento di un percorso umano e sportivo”, dice emozionato. Un’elezione all’insegna dell’unità, “e ora - sottolinea -, per realizzare un progetto che molti hanno definito ambizioso serve la collaborazione di tutti”.

 

giovanni malago foto mezzelani gmt107

NON C’È PIÙ TEMPO — Standing ovation della sala dell’hotel Hilton a Fiumicino, come in certi passaggi del suo discorso programmatico, quando aveva parlato di un “calcio servito”, di una “maglia azzurra sogno di ogni bambino, per me sarà un onore rappresentarla”. “Siamo finalmente compatti”, aveva detto guardando alleati e rivali di un tempo, ora tutti per lui. Una candidatura forte e credibile, anche nel panorama internazionale. “Con Infantino mi lega un’amicizia ventennale”. E l’impegno di partire subito. “Il calcio non può aspettare - dice -. È ora che bisogna dare il massimo, mettere idee al servizio del calcio. Il nostro mondo può tornare magnifico. Siamo reduci da un anno di segnali di instabilità e frammentazione. Non è questo il calcio che vorrei”.

 

I PUNTI — E cita i punti programmatici della sua presidenza. “Il calcio che vorrei punta sui giovani, non fa differenze di genere, è sostenibile, è aperto al coinvolgimento delle famiglie, è in grado di fare impresa, è attento alla tecnologia, ha una Nazionale competitiva. Oggi dobbiamo fare squadra tra noi e con Coni e Governo. Il calcio non si gioca senza riforme di sistema. Ognuno ha la propria ricetta, ma quante di queste indizioni possono diventare soluzioni?”

 

gravina

PAROLA CHIAVE — La parola chiave del suo programma sarà: “Sostenibilità. Il nostro sistema deve essere in grado di sostenere i suoi uomini e le sue società. Le uniche porte che chiuderemo saranno quelle ad avventurieri e speculatori”. Applausi, anche quando dice: “Prima di un presidente che parli, c’è bisogno di un presidente che ascolti. Non basta più contare le quantità, ma vanno misurate le qualità del nostro sistema. Almeno una in questo anno la abbiamo messa in campo: la tenacia con cui abbiamo voluto queste elezioni. La strada non sarà facile, si presenteranno quando arriverà il momento di scelte difficili. Il nostro riscatto comincia oggi. La nostra squadra federale sarà la prima Nazionale, alziamo la testa, apriamo gli occhi e puntiamo al risultato”.

 

MALAGO'

Da www.ilgiornaledivicenza.it

giovanni malago foto mezzelani gmt109

 

"Non è stato facile, ma Roberto (Fabbricini, ndr) è un servitore del sistema sportivo. Si può criticare il suo operato, nessuno però può sostenere la sua onestà intellettuale e il suo spirito di servizio allo sport in assoluto". Sono le parole di Giovanni Malagò in difesa del commissario uscente della Figc, Roberto Fabbricini. "Non posso che essere grato al calcio italiano - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano rivolgendosi ai delegati dell'assemblea elettiva della Federcalcio - perché se il Coni gode di questa credibilità è soprattutto grazie al calcio italiano.

 

Quattro mondiali non li ha mai vinti nessuno sport di squadra, la prima medaglia olimpica nel 1936 fu vinta dalla nazionale di calcio. Ma non può essere casuale che delle 44 federazioni e 19 discipline sportive associate del mondo Coni, in assoluto la federazione che in 120 anni ha avuto più commissari è stata proprio la federcalcio: 11 volte, cinque negli ultimi undici anni. Bisogna interrogarsi su questo".

gravinagravina

Ultimi Dagoreport

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...

mauro crippa nicola porro bianca berlinguer pier silvio berlusconi paolo del debbio

DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER DETRONIZZARLA: STAREBBERO RACCOGLIENDO UN “PAPELLO” CON LAGNANZE E MALCONTENTI VERSO LA GIORNALISTA DA SOTTOPORRE A PIER SILVIO BERLUSCONI – GLI ANTI-BIANCHINA SONO STATI "INCORAGGIATI" ANCHE DAI FISCHI RISERVATI ALLA CONDUTTRICE AD "ATREJU" DAL POPOLO DI FRATELLI D'ITALIA CHE INVECE HA OSANNATO PAOLO DEL DEBBIO COME LEADER DI FORZA ITALIA IN PECTORE (TE CREDO, DEL DEBBIO E' PIU' ''MORBIDO'' DI TAJANI CON LA MELONI) – TRA I PIU' INSOFFERENTI (EUFEMISMO) VERSO BIANCA IL DUPLEX CONFALONIERI-CRIPPA, CAPO DELL'INFORMAZIONE MEDIASET (PORRO, DEL DEBBIO, GIORDANO, SALLUSTI): TUTTI INSIEME NON HANNO MAI DIGERITO CHE L'EX "ZARINA" DI RAI3 INTERLOQUISCA DIRETTAMENTE CON PIER SILVIO

giovanni caravelli giorgia meloni francesco paolo figliuolo

DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE. PRENDERÀ IL POSTO DI NICOLA BOERI (CHE FU SCELTO DALLA CAPA DEL DIS, ELISABETTA BELLONI, IN CHIAVE ANTI-CARAVELLI) – PARE CHE LA DUCETTA SIA RIMASTA STREGATA DAL PIGLIO MARZIALE DI FIGLIUOLO, AL PUNTO DA PIAZZARLO SULL’IMPORTANTE POLTRONA GIUSTO PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO POST-ALLUVIONE IN EMILIA E ROMAGNA (26/12/24) – LA NOMINA, ''VOLATA'' SOPRA CARAVELLI E MANTOVANO, FA STORCERE IL NASO ANCHE A VARIE FORZE MILITARI: NON ERA MAI ACCADUTO CHE AI VERTICI DELL’AISE CI FOSSERO TRE GENERALI DELL’ESERCITO (CARAVELLI, FIGLIUOLO E ZONTILLI)...

giorgia meloni matteo salvini luca zaia vincenzo de luca tribunale

DAGOREPORT - SE DOMANI SALVINI SARÀ CONDANNATO, CHE FARÀ LA DUCETTA DEI DUE MONDI? CHIEDERÀ AL LEADER DELLA LEGA DI DIMETTERSI, RISCHIANDO DI FAR CADERE IL GOVERNO, O ATTACCHERÀ LA MAGISTRATURA ACCUSANDOLA DI AVER SFORNATO UNA “SENTENZA POLITICA”? LA SECONDA CHE HAI DETTO! - A QUEL PUNTO, "TOGHE ROSSE" VARRÀ ANCHE PER SANTANCHÈ, CHE RISCHIA IL RINVIO A GIUDIZIO? – ANNO NUOVO, ROGNE NUOVE: LE REGIONALI AD APRILE 2025 CON LE GRANE CAMPANIA E PUGLIA E IL CASO VENETO DEL DOPO-ZAIA – MELONI PONTE TRA TRUMP E L’UE? UNA FREGNACCIA CHE FA INCAZZARE FRANCIA, GERMANIA E POLONIA: PER PARLARE CON IL NUOVO BOSS DELLA CASA BIANCA, NON ABBIAMO BISOGNO DELLE SMORFIE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?