yann sommer

SOMMER-TIME! – IL PORTIERE SVIZZERO, PROTAGONISTA A EURO 2020 GRAZIE AL RIGORE PARATO A MBAPPÉ CHE È COSTATO L’ELIMINAZIONE DELLA FRANCIA, PARLA DELLE PRESE IN GIRO DEI COMPAGNI CHE LO CHIAMANO TOM CRUISE E DELLA SFIDA CONTRO L’ITALIA: “UNA MISSION IMPOSSIBLE BATTERLA? ASSOLUTAMENTE NO, E' TUTTO POSSIBILE" – L'IDOLO BUFFON, GLI OCCHIALI IN ALLENAMENTO, DONNARUMMA E LA SUA “CARRIERA” DA MODELLO…

YANN SOMMER PARA IL RIGORE A MBAPPE

Paolo Tomaselli per www.corriere.it

 

Yann Sommer, pararigori della Svizzera e del Borussia Moenchengladbach, è stato decisivo su Mbappé all’Europeo e su Jorginho all’andata: chitarrista, amante della cucina, uomo copertina della Nati, è un portiere esplosivo, che vuole sbarrare la strada agli azzurri verso il Mondiale.

yann sommer 7

 

I suoi compagni la chiamano Tom Cruise per le sue foto in posa, ma per la Svizzera è una «Mission Impossible» battere l’Italia?

«Assolutamente no, tutto è possibile e lo abbiamo già dimostrato contro la Francia. Sappiamo le qualità dell’Italia, ma vogliamo vincere. Sarà una grande sfida per noi. E proveremo in ogni modo a prenderci i tre punti».

 

Pensa che l’Italia possa pagare la tensione per questa sorta di spareggio per il Mondiale, dopo il playoff perso nel 2017?

«Non credo, perché sono trascorsi un po’ di anni, gli azzurri hanno ricostruito una bella squadra, con tanta qualità: scenderanno in campo con tanta fiducia».

yann sommer 10

 

Donnarumma è stato eletto miglior giocatore dell’Europeo: una soddisfazione anche per voi colleghi?

«Se l’è meritato, non c’è dubbio. È ancora molto giovane, ma ha già accumulato parecchia esperienza, tra Milan, Nazionale e ora Psg. L’ho sempre seguito, mi piace il suo stile coraggioso, mai attendista: è un grande portiere ed è una sfida ulteriore quella di giocare contro di lui».

 

YANN SOMMER PARA IL RIGORE A MBAPPE

L’Italia ha uno stile più offensivo. Che ne pensa?

«Ce ne siamo accorti all’Europeo. Ma l’aspetto che mi ha colpito di più è stato vedere che ognuno gioca per il compagno, come una vera squadra: un aspetto decisivo».

 

La Svizzera è una nazionale multirazziale: una ricchezza per il vostro calcio?

«Sì. È un aspetto importante per noi, perché è più interessante e stimolante creare una squadra quando ci sono diversi modi di pensare, diversi stili di vita e modi di giocare. Viviamo molto bene questa varietà di culture al nostro interno e ci sentiamo una squadra di successo anche grazie a questo».

yann sommer 11

 

Verratti è infortunato, il titolare sarà Locatelli: brutta notizia per lei vista la doppietta all’Europeo?

«Ma no, non vedo l’ora di giocare. E non importa chi scende in campo per l’Italia: in ogni posizione ci sono due-tre alternative forti».

 

YANN SOMMER PARA IL RIGORE A MBAPPE

Con la sua parata su Mbappé anche lei ha aiutato gli azzurri nel loro cammino: è stato il momento più alto della sua carriera?

«Uno dei più importanti. È stato emozionante, contro una delle squadre più forti. Peccato che con la Spagna non si sia ripetuta la magia, dopo un’altra gran partita».

 

Che ne pensa di Buffon ancora in campo a 43 anni?

«Gigi è ancora uno dei miei idoli: portiere completo, stile accattivante, grande personalità. Da ragazzino dicevo a me stesso che un giorno avrei voluto diventare come lui. È bello che giochi ancora».

 

yann sommer 12

Suo padre era tra i pali ed è pittore, lei suona e canta: il portiere è anche un artista?

«Devi esser un po’ speciale, perché c’è una pressione differente, non puoi fare errori. Ma la nuova generazione è fatta di ragazzi normali. Per me è il lavoro più bello».

 

Para, suona e cucina per passione: le sue mani sono assicurate?

«No, ma sto molto attento a proteggerle, questo sì».

 

yann sommer 9

Non dica che mangia gli spaghetti col cucchiaio.

«No! E non li spezzo nemmeno per cucinarli».

 

Che musica ama suonare?

«Quella di Springsteen».

 

Il portiere è un po’ rocker?

«Bella domanda. Ci sono analogie, a partire dal fatto che siamo da soli davanti a un grande pubblico».

 

Usa sempre i suoi occhiali speciali per allenarsi?

«Li ho usati per anni: è un allenamento per gli occhi, che ho sempre trovato utile».

 

Lei fa parecchi servizi di moda e pubblicità, è stato anche eletto tra i giocatori più sexy del Mondiale 2018. Sua moglie è gelosa?

«No, non lo è. Abbiamo un rapporto molto bello e due figlie. Ma fa sempre piacere leggere qualcosa di gratificante su se stessi e credo che sia felice anche lei per me».

yann sommer 5

 

Dato che è un avvocato la aiuta nei contratti?

«No, ho un agente: cerchiamo di non mischiare la vita privata e il lavoro».

 

Si sente sottovalutato per via della sua altezza?

«Per tutta la mia carriera ho dovuto fare i conti con questo pregiudizio, dicevano che con 183 centimetri non ero abbastanza alto e lo dicono ancora. Ma a me non interessava e nemmeno ai miei allenatori».

yann sommer 3

 

Come ha compensato i centimetri «mancanti»?

«Cercando di essere super esplosivo, di saltare ancora meglio, curando molto lo stacco da terra, di scegliere sempre il tempo giusto per i tuffi, di crescere nel gioco di piede. Ci sono tanti giovani portieri dell’età di Donnarumma, ma non alti come lui, che hanno tutte le altre qualità».

 

Eppure fanno più fatica.

«Se uno ha potenziale deve cercare di svilupparlo in tutti i modi, a prescindere dall’altezza. Se guardiamo solo a quella già tra i ragazzini, rischiamo di perdere anche chi ha passione e talento: è un peccato»

yann sommer 1yann sommer 8YANN SOMMER PARA IL RIGORE A MBAPPE yann sommer 4yann sommer 6yann sommer 2

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...