SPADAFORA SUONATO DA BACH: "LA RIFORMA DELLO SPORT? NOI ABBIAMO ESPOSTO LE NOSTRE POSIZIONI IN UNA LETTERA AL MINISTRO E NON ABBIAMO RICEVUTO RISPOSTA" – IL PRESIDENTE DEL CIO PARLA DELL'EVENTUALITÀ CHE L'ITALIA ALLE PROSSIME OLIMPIADI ABBIA I SUOI ATLETI SOTTO LA BANDIERA DEL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE: "IL CONI CI HA CHIESTO DI ASPETTARE. VEDIAMO QUELLO CHE SUCCEDERÀ CON IL GOVERNO" – POI ASSICURA SULLO SVOLGIMENTO DEI GIOCHI OLIMPICI: “NON ABBIAMO UN PIANO B”
"Noi abbiamo esposto le nostre posizioni in modo molto preciso. Lo abbiamo fatto anche in una lettera al Ministro dello Sport italiano e non abbiamo ricevuto risposta". Sono le parole di Thomas Bach, presidente del Cio, riferimento alla missiva inviata a Vincenzo Spadafora manifestando le sue preoccupazioni per la riforma dello sport. L'intervento è avvenuto durante SportLab, la maratona digitale di Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport per festeggiare i 75 anni della testata torinese e di Stadio.
Sull'eventualità che l'Italia alle prossime Olimpiadi abbia i suoi atleti sotto la bandiera del Cio aggiunge: "D'altro canto il Coni ci ha chiesto di aspettare e di concedere al Governo italiano l'occasione di raggiungere una soluzione pragmatica. Per questo abbiamo sospeso ogni discussione e stiamo aspettando di vedere quello che succederà tra Coni e Governo".
BACH
«Siamo certi di poter disputare le Olimpiadi di Tokyo in totale sicurezza, perché gli sviluppi in ambito sanitario ci rendono via via sempre più fiduciosi: i Giochi si disputeranno regolarmente e la cerimonia di apertura si terrà il 21 luglio 2021». L’ha dichiarato il presidente del Cio, Thomas Bach, intervenendo a SportLab, la maratona digitale organizzata da Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio per celebrare i 75 anni di Tuttosport e Stadio. «Non abbiamo un “piano b”: Tokyo è la luce in fondo al tunnel di questo difficile periodo, un messaggio importante per il mondo intero – ha proseguito Bach –.
La situazione in Italia? Provo una profonda ammirazione nei confronti del Coni, per il lavoro che sta svolgendo e per quello che ha saputo fare durante il periodo più duro della pandemia: l'organizzazione dei Mondiali di ciclismo a Imola ne è la dimostrazione. I problemi con il Governo sono evidenti e li abbiamo illustrati al Ministro dello Sport, senza ricevere alcuna risposta: attendiamo che si trovi una soluzione pragmatica».
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