noah lyles

"LA DEPRESSIONE? CI SONO PASSATO, MOLTI ATLETI NON TROVANO LA GIUSTA PERSONA CON CUI PARLARE" - LO SPRINTER AMERICANO NOAH LYLES, ORO MONDIALE SUI 100 E 200, VINCE IL PREMIO DI "UOMO DELL'ANNO" DI "WORLD ATHLETICS" E LANCIA LA SFIDA A MARCELL JACOBS PER LE OLIMPIADI: "DAL BRONZO A TOKYO NON HO FATTO CHE PENSARE AL 2024. RANA REIDER È UN OTTIMO COACH. CREDO CHE JACOBS ABBIA PRESO UN'OTTIMA DECISIONE. CAMBIARE È STIMOLANTE, IL PROBLEMA È CHE IL PRIMO ANNO CON UN LAVORO DIVERSO È IL PIÙ DURO, COMPORTA PER FORZA DEI RISCHI…"

noah lyles

Estratto dell'articolo di Giulia Zonca per “la Stampa”

 

Il Natale allo zenzero di Noah Lyles è fatto di competizione. Per un velocista che aggiunge gare a ogni evento globale, pure i dolci delle feste sono sfide: quella dell'anno scorso l'ha vinta, in coppia con la fidanzata, con una casa di simil marzapane. Per la nuova edizione del serissimo confronto lo allena la madre che lo ha accompagna a Monte-Carlo per ricevere il premio di World Athletics come uomo dell'anno […]

noah lyles marcell jacobs

 

Tre ori ai Mondiali di Budapest, è dove voleva essere per prendersi la sua rivincita sulle Olimpiadi?

«Sì. Sono esattamente nel posto migliore per godermi l'anno che verrà. Se raggiungo ciò che voglio bene, altrimenti non avrò rimpianti. Ero già un bravo atleta prima di Tokyo, dal traguardo di quei Giochi, chiusi con un bronzo, non ho fatto che pensare all'estate del 2024. Sono stupefatto di quanto il mio corpo è riuscito a fare nell'ultima stagione e ho più fame di prima».

noah lyles 7

 

Oro nei 100 metri con un personale da 9"83, nei 200 di cui detiene il record Usa (19"31) e nella 4x100. La fame basta per replicare a Parigi?

«Mi piacerebbe arrivare a quattro successi. […]».

 

Nell'autunno molti sprinter hanno cambiato allenatore.

«Succede spesso nell'anno olimpico, proprio perché è il più importante. Vuoi affrontarlo al massimo e se non ti senti più sicuro del progetto in atto, non importa quanto buono sia, trovi il coraggio per provare altro. Se perdi la fiducia vai, rivoluzioni. Specialmente con i Giochi in testa».

 

Non è stupito?

«Per Kerley sì, per gli altri no. Se ci ragioni ha senso: gli allenatori in Europa lavorano in modo molto diverso rispetto agli Usa. […] Approcciare un altro capitolo della vita fa scorrere automaticamente nuova passione».

noah lyles 5

 

Motivazioni che possono valere anche per Marcell Jacobs?

«Rana Reider è davvero un ottimo coach, uno dei migliori e ha sempre gestito atleti di massimo livello il che dà quella convinzione che serve per certi salti. […] Io credo che Jacobs abbia preso un'ottima decisione. Cambiare è stimolante, il problema è che il primo anno con un lavoro diverso è il più duro, comporta per forza dei rischi».

 

[…] Lei è stato uno dei primi atleti a parlare di stress mentale e depressione. Sono stati fatti passi avanti sul tema?

«Abbiamo diffuso il messaggio, ma abbiamo stabilito come risolvere il problema? Non credo. Temo che molti atleti non trovino la giusta persona con cui lavorare su questo ostacolo, hanno capito che va affrontato, ma non basta confessare le proprie paure al migliore amico. E le figure professionali bisogna sceglierle bene».

 

[…] Tommie Smith. in un'intervista a «La Stampa», l'ha citata come unico atleta in grado di prendere la sua eredità.

noah lyles marcell jacobs

«A Eugene mi sono seduto tra lui e Carlos e da lì è partito uno scambio che dura tutt'ora. Li ammiro: quando sono arrivato alle mie prime Olimpiadi ho realizzato che non sarei mai stato in grado di gestire un messaggio in mezzo alla pressione. Poi li ho ascoltati, abbiamo interagito e ho capito che i miei valori sono più importanti del resto».

 

Più di un oro olimpico?

«L'oro arrugginisce, comunque si scorda. Voglio lasciare qualcosa alla prossima generazione, non so se significa raccogliere il testimone di Smith e Carlos, di sicuro non mi tiro indietro».

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