allegri juventus elkann agnelli

"LA STAMPA" DI ELKANN SPARA UN SILURO SU ALLEGRI: ANCHE LA FAMIGLIA AGNELLI SI È ROTTA DI "ACCIUGHINA"? - PERSINO IL QUOTIDIANO TORINESE SI È ACCORTO DEL FALLIMENTO DELLO STRAPAGATO ALLENATORE: "NELL'ARIA SI RESPIRA PESSIMISMO PER UNA SQUADRA SENZA CAPO NÉ CODA. LA JUVE DI PIRLO VINSE LA SUPERCOPPA, AVEVA PIÙ PUNTI IN CAMPIONATO (42 CONTRO 38), SEGNAVA MAGGIORMENTE (41 CONTRO 32)" - LA SBROCCATA DI MAX CONTRO IL NAPOLI CHE GLI È COSTATA LA SQUALIFICA: "L’ARBITRO È UN COGLIONE, FANNO LE SCENEGGIATE NAPOLETANE"

1 - IL PARAGONE TRA ALLEGRI E PIRLO È SCOMODO

Gianluca Oddenino per "La Stampa"

 

il tecnico della juve massimiliano allegri 5

Non è mai stata un'ancora di salvezza o un grande obiettivo stagionale, ma alla Juventus in questo momento storico manca anche la possibilità di potersi aggrappare alla Supercoppa per ritrovare il sorriso e scacciare qualche tensione di troppo.

 

john elkann e andrea agnelli 2

Abituati a conquistare titoli su titoli in Italia, ben 19 trofei tra scudetti e coppe nazionali in questi dieci anni, i bianconeri hanno assaggiato il gusto della sconfitta nel modo peggiore (un gol al 121° minuto) e contro la rivale di sempre.

 

john elkann e andrea agnelli 1

Il passaggio di testimone con l'Inter rischia di lasciare scorie pesanti in un club dove «Vincere è l'unica cosa che conta» e dove allenatori che hanno conquistato uno scudetto (Sarri) o due coppe (Pirlo) sono stati esonerati a fine stagione.

 

simone inzaghi e max allegri

Massimiliano Allegri ha le spalle larghe e una storia piena di allori nelle sue 299 panchine juventine, ma anche un contratto lungo così dopo essere stato richiamato per rifondare la squadra e riavviare il ciclo d'oro.

 

MASSIMILIANO ALLEGRI CON JOHN ELKANN E ANDREA PIRLO SULLO SFONDO

Quindi il tecnico livornese non ha fatto drammi dopo il 2-1 di San Siro e pensa all'Udinese (domani allo Stadium), però nell'aria si respira pessimismo per una squadra senza capo né coda e adesso inizia ad aleggiare uno scomodo paragone con il suo predecessore.

 

juve inter cr7 pirlo

E non solo perché Andrea Pirlo, per altro ancora a libro paga, la Supercoppa l'ha vinta al primo colpo battendo il Napoli (2-0) nella finale di Reggio Emilia di un anno fa: quella Juve aveva più punti in campionato (42 contro gli attuali 38 dopo 21 giornate), era stabilmente in zona Champions, segnava maggiormente (41 contro 32) e a gennaio aveva vissuto un mese d'oro con 8 successi in 9 partite (un solo ko, sempre contro l'Inter).

 

john elkann e andrea agnelli 3

È evidente che la differenza la faceva Cristiano Ronaldo, miglior marcatore con 20 gol e catalizzatore assoluto di attenzioni. CR7 è andato via all'ultimo, ma la Juve non ha fatto nulla per tenerlo - causa stipendio ingombrante quanto il suo ego - e soprattutto per trovare un'alternativa d'alto livello.

 

Per questo Allegri sta pagando a caro prezzo le difficoltà dell'attacco, si cerca sempre una nuova punta (Icardi è dura e può arrivare Aubameyang in prestito dall'Arsenal in cambio di Arthur), mentre l'attuale bomber è al centro di un nuovo caso.

 

Paulo Dybala, 9 gol nei 1342 minuti giocati (600 in meno di Locatelli, uno dei più utilizzati), non ha ancora firmato il rinnovo di un contratto in scadenza a fine giugno e continua ad essere "punzecchiato" da Maurizio Arrivabene.

 

pavel nedved, andrea agnelli, maurizio arrivabene e federico cherubini

Anche prima di Inter-Juve l'ad bianconero ha provato a stimolarlo a modo suo («Chi porta il 10 deve rendersi conto del peso che ha questo numero per noi»), però la Joya è partito dalla panchina, ha reso poco o nulla nei supplementari e alla fine non ha nascosto rabbia e delusione per il momento che sta vivendo sia dentro che fuori dal campo.

 

L'argentino cerca continuità, ma anche serenità: l'accordo con la Juve c'è da tempo, ma la firma continua a slittare tra voci di tagli allo stipendio o sue firme con altre squadre. Ipotesi già smentite e a fine mese tornerà a Torino il suo agente per chiudere l'infinita telenovela. I tempi supplementari non portano bene a questa Juve.

 

2 - ALLEGRI DOPO JUVE-NAPOLI: «L’ARBITRO È UN COGLIONE, FANNO LE SCENEGGIATE NAPOLETANE, VI FATE PRENDERE PER IL CULO»

Da www.ilnapolista.it

 

il tecnico della juve massimiliano allegri 2

Il giudice sportivo ha spiegato in burocratese il motivo della squalifica di Massimiliano Allegri dopo Juve-Napoli dell’Epifania, così: “per avere, al termine della gara, mentre abbandonava l’impianto di gioco, indirizzato a voce alta espressioni gravemente offensive nei confronti del Direttore di gara; infrazione rilevata anche dal collaboratore della Procura federale”. L’arbitro del match era Simone Sozza.

 

il tecnico della juve massimiliano allegri 4

Oggi Il Tempo pubblica la versione integrale delle “espressioni gravemente offensive” trascritte nel rapporto degli ispettori federali presenti allo Stadium, che Allegri ha urlato contro Andrea Gervasoni, vice commissario designatore della CAN di Serie A e B.

 

il tecnico della juve massimiliano allegri 1

“È un coglione, diglielo, testa di cazzo deve recuperare 12 minuti, non 5. Vi fate prendere per il culo, stavano sempre a terra, hanno fatto le sceneggiate napoletane. Ora basta, anche se mi squalificano tre mesi”.

 

il tecnico della juve massimiliano allegri 3

Poi Allegri, furioso, ha atteso l’uscita della terna arbitrale dallo spogliatoio e si è nuovamente scagliato contro Sozza: “Sei un coglione, non mi faccio prendere per il culo da un coglione”.

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME