“SPALLETTI HA FATTO L’IMBONITORE E HA FALLITO, UN PO’ DI UMILTÀ NON SAREBBE GUASTATA NEGLI ATTEGGIAMENTI” – “LA STAMPA”: “QUALCHE GIORNO FA IL PRESIDENTE FEDERALE GABRIELE GRAVINA, COME A VOLER METTERE LE MANI AVANTI, DICEVA: ‘SI VA AVANTI CON SPALLETTI’. POLITICAMENTE SOPRAVVISSUTO AL FLOP PRE QATAR INVECE DI DIMETTERSI, ADESSO CI ILLUMINERÀ SU COME UNA SCOPPOLA SIMILE SIA UN PASSAGGIO OBBLIGATO VERSO UN FUTURO MIGLIORE. GIÀ AI MARGINI DEL CALCIO MONDIALE, ORA SIAMO IN PERIFERIA PURE DI QUELLO EUROPEO. UNA SQUADRA FLACCIDA, CHE GIOCA MALE ED È PREPARATA PURE PEGGIO. IL CALCIO ITALIANO SCOMPARE UN’ALTRA VOLTA”
Estratto dell’articolo di Paolo Brusorio per www.lastampa.it
Cronaca di un disastro che così fragoroso non era nemmeno annunciato. L’Italia esce meritatamente dagli Europei in coda a una prestazione sconcertante nel primo tempo e appena sufficiente nella ripresa. Risultato: una pena. Umiliati dalla Svizzera che ha fatto un figurone, che ci ha messo sotto il naso la faccia moderna del pallone, che ci ha spiegato che cosa significhi avere una nazionale organizzata, moderna, vivace e in fiducia.
luciano spalletti e gabriele gravina foto mezzelani gmt088
La Nazionale rimedia l’ennesima pessima figura, se escludiamo l’epifania del 2021 e che il dio del pallone abbia in gloria quell’anno, dal 2006 (noi campioni del mondo) abbiamo raggiunto una finale europea nel 2012, un quarto di finale agli Europei del 2016 e due imbarazzanti prestazioni mondiali in Sudafrica (2010) e Brasile (2014) più due mancate partecipazioni alla coppa del mondo in Russia e Qatar. […]
[…] Spalletti ha fatto l’imbonitore e ha fallito, un po’ di umiltà non sarebbe guastata negli atteggiamenti: «Il calcio relazionale»? Non pervenuto, posto di aver capito che cosa mai abbia mai voluto dire il ct. Ma siamo questi, sparpagliati sul campo e nelle idee. «Si va avanti con Spalletti, il progetto è a lunga gittata» diceva qualche giorno fa il presidente federale Gabriele Gravina come a voler mettere le mani avanti. Gravina, già.
Politicamente sopravvissuto al flop pre Qatar invece di dimettersi (lui e Roberto Mancini, l’allora ct), adesso ci illuminerà su come una scoppola simile sia un passaggio obbligato verso un futuro migliore. Su come dal fango possa nascere un fiore.
Ci dirà, ci diremo che a livello giovanile le nostre nazionali dettano legge ma questa è pure un’aggravante se il sistema non è in grado di proteggere quello che ha prima seminato e poi coltivato. Dopo un’ora di gioco i tiri in porta o anche fuori stavano a zero, ma di che cosa stiamo parlando? […] Già ai margini del calcio mondiale, ora siamo in periferia pure di quello europeo. Una squadra flaccida, che gioca male ed è preparata pure peggio. Signori si chiude, il calcio italiano scompare un’altra volta prima del previsto. Torniamo al buio. E forse è meglio starci per un po’ piuttosto che uscire alla luce del sole per fare queste figure.