DOLCE STIL VECCHIO - LA TURBOCULTURA DI RENZI: LA 26ENNE CURATRICE DELLA MOSTRA ‘POLLOCK E MICHELANGELO’ A FIRENZE NON HA ESPERIENZA MA È IN PROCINTO DI DIVENTARE MOGLIE DI CARRAI, IL GIANNI LETTA DEL PREMIER - È STATA SCELTA PERCHÉ CONOSCE QUALCOSA O QUALCUNO?

Tommaso Montanari per ‘Il Fatto Quotidiano'

Nella mozione con cui Matteo Renzi si è candidato alla guida del Pd si legge che "vanno cambiati i centri per l'impiego, in un Paese dove si continua a trovare lavoro più perché si conosce qualcuno che perché si conosce qualcosa: la raccomandazione più che il merito". Una frase che non fa una piega. Proviamo ad applicarla al mondo -mai molto chiaro - dei rapporti tra pubbliche amministrazioni ed eventi culturali.

Se una ragazza di 26 anni, laureata in Filosofia e senza alcuna esperienza curatoriale, riceve l'incarico di curare la principale mostra di un grande comune italiano è perché conosce qualcuno o perché conosce qualcosa? È questa la domanda che due consiglieri di opposizione, Ornella De Zordo (Per un'altra Città) e Tommaso Grassi (Sel), hanno formalmente rivolto alla città di Firenze, ora retta dal vicesindaco Dario Nardella. In un articolo apparso il giorno prima sul Corriere Fiorentino si era, infatti, letto che la ragazza in questione (che si chiama Francesca Campana Comparini), è in procinto di sposare Marco Carrai, uno dei membri più importanti del cerchio magico di Renzi.

CARRAI - vicino a Cl - è presidente dell'Aeroporto di Firenze e membro del cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, e di quello del Gabinetto Viesseux, oltre a essere stato presidente della cruciale Firenze Parcheggi. Carrai è socio della Holden srl di Baricco, ed è - per dire - tra i soci della ditta che ha trasformato la Libreria Marzocco nel nuovo Eataly Firenze. Ed è, naturalmente, il direttore generale della Fondazione Big Bang, la cassaforte della macchina politica di Renzi.

In questi giorni, infine, Carrai è sotto i riflettori per aver ospitato per tre anni a titolo gratuito l'amico Matteo in un suo appartamento nella centralissima via degli Alfani a Firenze. Una serie di circostanze che spiega perché l'opposizione chieda di chiarire formalmente "se la mostra di Pollock ha superato una valutazione tecnico amministrativa ed eventualmente da chi è stata svolta prima di ricevere il sostegno del Comune di Firenze attraverso la delibera di Giunta e se si può ravvisare in questo intreccio un apparente conflitto d'interessi o almeno un inopportuno favoritismo verso la futura moglie di un personaggio assai vicino al sindaco Renzi".

Moglie di Carrai o no, il punto è: Francesca Campana Comparini ha i titoli per curare una mostra di questa ambizione? Nella principale banca dati del settore, sono presenti 62 titoli dell'altro curatore (Sergio Risaliti), e uno solo (e su un tema del tutto diverso) della Comparini, che esattamente due anni fa veniva intervistata sempre dal Corriere Fiorentino per aver esposto alcune sculture contemporanee fuori del negozio di famiglia, in via Tornabuoni.

Un'iniziativa certo lodevole, ma non esattamente un titolo scientifico. Nel frattempo, bisogna riconoscerlo, la giovane filosofa ha firmato un saggio nel catalogo della mostra sullo scultore Zhang Huan a Forte Belvedere. Ma poiché anche quella è stata una commissione dello stesso Comune di Firenze, è purtroppo assai poco utile a chiarire il dubbio instillato da De Zordo e Grassi.

Avrebbe i titoli per rispondere l'assessore alla cultura Sergio Givone, il quale ha incontrato la curatrice intervenendo a un ciclo di conferenze da lei organizzato presso lo Studio Teologico di Santa Croce: e il tema ("Il Dono: sorgente del vivere e del pensare") potrebbe essere perfino la chiave concettuale della vicenda, assai illuminante circa il verso che prende l'Italia di Renzi.

Nulla si è detto finora della mostra, della quale il Fatto si è già occupato quando fu annunciata: si tratta del tentativo di far dimenticare la fallimentare e tragicomica caccia all'inesistente Leonardo della Battaglia di Anghiari ospitando nello stesso Salone dei Cinquecento un confronto tra Michelangelo e Jackson Pollock.

Sì, avete capito bene: appoggiandosi sul fatto che Pollock da giovane ha copiato qualche opera di Michelangelo (come è capitato a ogni artista da cinque secoli in qua), si è deciso di stupire i borghesi appaiando ai marmi del Buonarroti le gocciolature del pittore americano. Purissimo marketing, dal valore culturale prossimo allo zero. Un dettaglio.

 

RENZI E CARRAI LA REGISTRAZIONE DEL CONTRATTO DELLA CASA A VIA DEGLI ALFANI A FIRENZE RENZI E CARRAI CONTRATTO DI AFFITTO PER LA CASA A VIA DEGLI ALFANI A FIRENZE francesca campana comparini francesca campana comparini michelangelo mosemichelangelo buonarroti Jackson Pollock con Ruth Kligman Rosso Nero Argento JACKSON POLLOCK

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….