paul baccaglini

MA ‘STO BACCAGLINI, CHI CAZZO È? - IL NUOVO PRESIDENTE DEL PALERMO HA UNA SOCIETÀ CON MILLE STERLINE DI CAPITALE: ‘LA CIFRA ESATTA? NON LA SO. CHI C'È DIETRO DI ME? NEL MONDO DELLA FINANZA CI SONO PERSONE CHE HANNO COSTRUITO IMPERI MA VOGLIONO RIMANERE ANONIMI" - ZAMPARINI: "A QUANTO HO VENDUTO? CAZZI MIEI” - IL DOSSIER DEL ‘FATTO’

 

 Giuseppe Pipitone per www.ilfattoquotidiano.it

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/13/paul-baccaglini-tutti-i-dubbi-sul-nuovo-presidente-del-palermo-societa-inattive-omonimie-e-il-mistero-sui-fondi/3438642/2/

 

 

 

paul baccaglinipaul baccaglini

Due società con meno di tremila sterline di capitale, una cifra misteriosa che dovrà in qualche modo passare di mano per la cessione, un nuovo presidente con un effervescente passato da uomo dello spettacolo e un curriculum da uomo d’affari sul quale pesa più di un’incognita. Sembra uno scherzo televisivo, una boutade ben organizzata a favore di telecamera, una situazione paradossale che poteva andare in scena soltanto nella città che ha dato i natali a Giuseppe Balsamo, e cioè il fantomatico conte di Cagliostro.

 

BACCAGLINIBACCAGLINI

E invece è la mera cronaca di quello che sta succedendo a Palermo, dove qualche settimana fa Maurizio Zamparini aveva annunciato di essersi dimesso da presidente della squadra di calcio cittadina. “Entro quindici giorni verrà nominato un nuovo numero uno, che è membro e rappresentante di un fondo anglo-americano“, faceva sapere la società siciliana con una nota del 27 febbraio. Un buon segnale per la tifoseria rosanero, da tempo in guerra con il patron della squadra, che sembra ormai destinata alla retrocessione in serie B.

BACCAGLINI ZAMPARINIBACCAGLINI ZAMPARINI

 

 

Il nuovo presidente: Baccaglini chi? – E invece a quelle ore di ottimistiche speranze sono immediatamente seguiti giorni avvolti dagli interrogativi. Sì, perché al momento della presentazione dei nuovi proprietari, a Palermo non si è materializzato un finanziere cresciuto nella city londinese e nemmeno un avvocato con studio a Wall Street.

 

Al contrario il nuovo presidente della squadra siciliana è Paul Baccaglini, italo americano di 33 anni, ex giocatore di basket, noto fino a quel momento solo per la sua esperienza alle Iene, la trasmissione di Mediaset che lo inviava in piazza Montecitorio a prendere in giro parlamentari rei di non conoscere lo slang giovanile. Unanimi le domande che si sono sollevate in città: che c’entra questo giovane collezionista di tatuaggi – dice di averne più di sessanta- con un’operazione finanziaria che secondo indiscrezioni vale almeno 200 milioni di euro?

PAUL BACCAGLINIPAUL BACCAGLINI

 

Che c’entra questo ex dj, noto per la sua relazione con l’ex velina Thais Wiggers, con la presidenza di una squadra di calcio di serie A? Ma soprattutto: questo Baccaglini come intende finanziare la società rosanero, che soltanto di stipendi dei calciatori spende venti milioni di euro all’anno?

 

I soldi della cessione? “Sono cazzi miei” – Dubbi legittimi, sollevati dagli addetti ai lavori ma anche da tanti tifosi, che non hanno ancora trovato alcun riscontro.“Baccaglini? Per ora si viaggia nel buio. È importante di capire meglio in questi casi, è giusto che la Lega faccia dei controlli per certificare il tutto. Speriamo di avere più risposte possibili quanto prima agli interrogativi”, ha commentato persino Ilaria D’Amico, volto calcistico di Sky.

PAUL BACCAGLINIPAUL BACCAGLINI

 

“A quanto ho venduto? Sono cazzi miei”, ripete invece Zamparini ai cronisti, mentre su internet circola un video che lo immortala mentre comunica – soddisfattissimo – la notizia della cessione al ct della nazionale, Giampiero Ventura. Più elegante, ma non per questo meno oscura, la risposta del diretto interessato, che intervistato da Un giorno da pecora su Radio 1 ha dovuto smentire di essere il protagonista di uno scherzo delle Iene.

 

“Non è uno scherzo – ha detto – è una trattativa lunga, io sono socio di un fondo. Il mondo della finanza non si può sovrasemplificare (sic)” . Ma quanto ha sborsato per acquistare la squadra? “Questo – ha risposto – fa parte della confidenzialità dell’accordo che è stato raggiunto. La cifra esatta non la so quantificare, perché l’operazione che abbiamo messo su sul gruppo Zamparini per me è un’operazione giusta”.

 

 

PAUL BACCAGLINIPAUL BACCAGLINI

“Dietro di me? Imperi finanziari che vogliono rimanere anonimi” – Insomma il nuovo proprietario del Palermo calcio non riesce a quantificare quanto ha sborsato per acquistare la società. O meglio quanto sborserà. Sì, perché formalmente Baccaglini ha tempo fino al 19 aprile prossimo per indicare la società che acquisterà il 100% delle quote del Palermo Calcio, il cui trasferimento avverrà entro il 30 di aprile. “Voglio rassicurare tutti: alla fine i risultati concreti arriveranno presto. Capisco che ci siano degli interrogativi ma verranno tutti sciolti”, dice al fattoquotidiano.it il neo numero uno della società di viale del Fante, consapevole del fatto ci siano ancora molti tasselli da mettere a posto nel complesso puzzle della cessione del Palermo.

paul baccaglinipaul baccaglini

 

 A cominciare da un interrogativo: da dove prenderà i soldi per acquistare la società rosanero? Li ha davvero? “Capisco che quando non ci sono subito dei nomi altisonanti si creino sospetti e il sospetto porta spesso a teorie cospirazionistiche – dice Baccaglini – Noi stiamo lavorando sull’intero portafoglio del gruppo Zamparini ma il mondo della finanza è un mondo complesso. Ed è un mondo dove hai più mercato se puoi garantire privacy“.

 

Chi c’è dunque dietro all’operazione? “Dietro di me c’è soltanto un nuovo modo di fare finanza. Bisogna considerare che ci possono essere una serie di clienti che non hanno interesse a essere coinvolti pubblicamente in operazioni simili. Capisco che detta così sembra che io stia coprendo persone che hanno traffici poco chiari ma ovviamente non corrisponde al vero. Semplicemente bisogna considerare che il diritto all’oblio è una cosa fondamentale, ci sono persone che hanno costruito imperi finanziari importanti ma vogliono continuare a condurre esistenze anonime”.

 

Qui il resto dell’articolo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/13/paul-baccaglini-tutti-i-dubbi-sul-nuovo-presidente-del-palermo-societa-inattive-omonimie-e-il-mistero-sui-fondi/3438642/2/

 

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO