pioli ancelotti mourinho allegri klopp

SUPERBONI NEL PALLONE - PAOLO CONDÒ: “LA 2021-22 CI È SEMBRATA UNA STAGIONE NELLA QUALE L'UMILTÀ HA PREVALSO SULLA SUPERBIA. CON L'ATTEGGIAMENTO DI UN AMICO DI FAMIGLIA, ANCELOTTI EVITA DI PRENDERSI TROPPO SUL SERIO. PIOLI HA PORTATO IL MILAN OLTRE LE NUVOLE SENZA MAI CALARE DALL'ALTO IL SUO MAGISTERO. PERFINO MOURINHO HA PUNTATO FIN DALL'INIZIO LA COPPA ULTIMA NATA, QUELLA MENO IMPORTANTE, PER FARNE LA BASE DEL RIUSCITISSIMO RILANCIO POPOLARE DELLA ROMA. IL GIRONE DEI SUPERBI È DOMINATO DAL PARIS ST. GERMAIN. HA AVUTO TRATTI DI SUPERBIA GUARDIOLA. HA PERDUTO L'UMILTÀ MAX ALLEGRI…"

Paolo Condò per “la Repubblica

 

carlo ancelotti esulta con modric

La finale di Champions ha chiuso la stagione dei club con una nuova vittoria del Real Madrid guidato da Carlo Ancelotti. La sottolineatura sul tecnico non è sciovinismo, o almeno non solo, perché quest' anno ha completato il suo palmarès rendendolo inavvicinabile: con la Liga ha vinto i 5 campionati major, mentre la quarta Champions lo pone un gradino sopra Paisley e Zidane. 

 

liverpool real

Sono risultati che nessuno replicherà per tantissimo tempo ma che non faranno scuola, dando vita a un - ismo , perché la duttilità tattica intrecciata all'approccio umano non si può copiare. Si può copiare - di solito male - il calcio posizionale iperoffensivo di Guardiola, il bunker attivo di Simeone oppure il gegenpressing di Klopp. 

 

liverpool real ancelotti

Non è semplice, ma ormai lo trovi stampato sui manuali: replichi moduli, movimenti e principi di gioco, e tanti auguri. La capacità di mettere i giocatori a loro agio ottenendone il massimo è un'arte, invece. Non è scritta sui libri, devi svilupparla nel tempo imparando ogni aspetto del gioco - in modo meno specialistico, per forza di cose - e soprattutto il contesto adatto alle varie applicazioni.

 

Sabato sera Ancelotti ha spiegato che la difesa così bassa ha tolto ai velocisti del Liverpool lo spazio nel quale lanciarsi e travolgere tutto: una strategia di grande umiltà, specie se ti chiami Real Madrid, perché partiva dal riconoscimento che l'idea forte in campo era quella inglese, e lui per prevalere doveva neutralizzarla. 

 

jurgen klopp

Sapeva di aver bisogno di alcune prestazioni individuali supreme, da Courtois a Casemiro, ma l'empatia ben percepibile con la squadra gli diceva che sarebbero venute, e così è stato. Da parte sua il Liverpool ha giocato una partita coraggiosa e coerente. Ha perso perché si è lasciato colpire lì dove tutti sapevano che il Real ci avrebbe provato, ovvero lo spazio alle spalle di Alexander-Arnold. 

 

klopp

Klopp ha pensato che il gioco valesse la candela, perché le discese del suo terzino sono parte integrante del piano tattico, e non vediamo superbia in questa scelta perché scelta in fondo non è: i Reds giocano sempre così. La superbia sta nell'aver riproposto per la terza volta in tre finali (Champions, coppa di Lega, Fa Cup) un tridente nel quale il magnifico Luis Diaz, acquisto-boom di gennaio, ha costretto Sadio Mané a traslocare dalla corsia sinistra al centro, dove rende molto meno.

 

Il Liverpool aveva vinto le coppe inglesi ai rigori dopo due 0-0 al 120'. Con la partita di Parigi fanno quindi tre finali (totale 330 minuti) senza lo straccio di un gol, e questo da parte di una squadra che in stagione ne ha segnati 147. Ragionando sui precedenti, forse Klopp avrebbe fatto meglio a partire con Firmino o Jota centravanti, per mettere a proprio agio Mané e riservare a Diaz la ripresa. Forse. Di certo Mané ha annunciato ieri l'addio al Liverpool, e per quanto fatto dal senegalese in questi anni è una notizia pesante.

 

JURGEN KLOPP

Da tempo abbiamo superato la fase nella quale il risultato di ogni partita segna un cambio di stagione, e quindi occorre trarre leggi generali un paio di volte alla settimana: il tramonto della scuola spagnola, l'affermazione del modello tedesco, lo strapotere del calcio inglese e così via. Scemenze. La possibilità di vincere in molti modi è il segreto che rende il pallone così godibile e la distinzione avviene tra chi lavora seriamente o meno, a prescindere dai fondamentali che applica. 

 

jose mourinho

Delle varie stagioni ci piace al più provare a cogliere qualche tendenza, qualche ricorrenza che non è mai perfettamente coerente - è impossibile - ma disegna una strada più battuta di altre. Ecco, in quest' ottica la 2021-22 ci è sembrata una stagione nella quale l'umiltà ha prevalso sulla superbia.

 

Il modo in cui Ancelotti evita di prendersi troppo sul serio è sotto gli occhi di tutti: i risultati di una leggenda ottenuti con l'atteggiamento di un amico di famiglia. Pioli ha portato il Milan oltre le nuvole senza mai calare dall'alto il suo magistero, come un insegnante in gita scolastica (tanto a riprendere i reprobi ci pensava Ibra). Lo stesso Mourinho, che dell'umiltà - ehm - ha sempre avuto un concetto molto Special, ha puntato fin dall'inizio la coppa ultima nata, quella meno importante, per farne la base del riuscitissimo rilancio popolare della Roma.

 

stefano pioli

Il girone dei superbi è dominato dal Paris St. Germain, il cui progetto stellare è naufragato agli ottavi di Champions tra i fischi della tifoseria: persino un totem come Messi ne esce con l'immagine acciaccata. 

 

Ha avuto tratti di superbia Guardiola, nella contesa con Simeone: Pep è talmente grande da aver comunque portato a casa un'altra Premier, ma alcuni toni sono stati esagerati, ed è doveroso dirlo. È stato superbo Cristiano Ronaldo, che ha pensato di lasciare la Juve per migliorare il proprio destino, e l'ha invece peggiorato uscendo dal giro Champions. Ha perduto l'umiltà Max Allegri, disperso nell'ormai stantia polemica sul gioco che non conta niente della quale si è fatto paladino, mentre nel secondo anno di rebuilding della Juve ce ne sarà un gran bisogno.

 

massimiliano allegri

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

“QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…