I PALADINI DEL POLITICAMENTE CORRETTO NON TI PERDONANO IL MINIMO ERRORE - IL TELECRONISTA DI "ELEVEN SPORTS", STEFANO CARTA, È STATO LICENZIATO DOPO CHE DURANTE LA PARTITA TRA TRENTO E VICENZA HA DETTO: "NEGRO, CON IL NUMERO 15, ATTENZIONE A NEGRO!" PRIMA DI CORREGGERSI "GRECO, SCUSATE, NON NEGRO" - LA GAFFE NON È PASSATA INOSSERVATA, VISTO CHE IL CALCIATORE IN QUESTIONE, FREDDI GRECO, È DI ORIGINI CAPOVERDIANE - I DUE HANNO CHIARITO DOPO IL LAPSUS, MA L'EMITTENTE TV NON HA ANCORA RIASSUNTO CARTA… - VIDEO
Stefano #Carta è stato punito per questo. Francamente mi sembra un’esagerazione. Chi mi conosce sa che sono poco tenero con i razzisti, ma non è questo il caso. pic.twitter.com/SNEXVm2mTP
— Fausto Mamberti (@faustospuntablu) December 3, 2022
Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”
Succedono cose strane, nel mondo del calcio. Sentite questa. La sera del 1° dicembre Stefano Carta - telecronista per la piattaforma Eleven Sports che trasmette in streaming la serie C - racconta l'incontro Trento-Vicenza e a un certo punto dice: «Negro, con il numero 15, attenzione a Negro!» Un istante dopo si corregge: «Greco, scusate, attenzione a Greco, non Negro».
In effetti il numero 15 di cognome fa Greco. È Jean Freddy Greco, centrocampista del Vicenza, 21 anni, nato in Madagascar e adottato da una famiglia italiana. Greco è un ragazzo di colore. E ovviamente la gaffe del telecronista non passa inosservata. È giusto tenere accesa l'attenzione su possibili episodi di razzismo. Ma stavolta il razzismo non c'entra. Lui si scusa immediatamente in diretta e basta ascoltare l'audio per cogliere il suo stesso imbarazzo.
Il video però fa il solito giro del Web, un senatore di Forza Italia presenta una interrogazione parlamentare ai ministri dello Sport e dello Sviluppo economico, la gaffe diventa un caso. Lui si scusa di nuovo con tutti. Ma non basta. Nell'arco di poche ore la Eleven Sports lo sospende, che in sostanza significa che lo licenzia. L'annuncio è in una nota che il Vicenza rilancia sul suo sito. La nota dice che Stefano Carta «ha confuso il cognome con un altro cognome (comunque frequente fra i club di serie C) chiaramente fraintendibile». Aggiunge che è stata «una gravissima leggerezza», comunque senza «alcuno sfondo razzista».
Parla di «imperdonabile lapsus», di un collaboratore che finora ha sempre «commentato con professionalità e puntualità tante partite di serie C». E conclude: «Pur avendo compreso le sue ragioni e raccolto le sue scuse la collaborazione è stata prontamente sospesa». Quindi: è stato un lapsus, il razzismo non c'entra, lui è un bravo professionista ma noi - la nota si chiude così - abbiamo sempre «condannato qualsiasi discriminazione a difesa dei più sani valori dello sport».
E allora Freddy Greco quali valori difende quando dice: «Può capitare a tutti di sbagliare: succede a me in campo, può succedere anche fuori dal campo confondendo un nome. Speriamo di vedere Carta commentare presto un'altra nostra partita». Il suo è un appello a riassumere il telecronista dopo averlo incontrato, abbracciato, capito. Ora la palla passa a Eleven Sports. Speriamo faccia gol.