messi suarez neymar

IL BARCELLONA A CACCIA DELLA “REMUNTADA” – TRAVOLTI 4-0 ALL’ANDATA DAL PSG, MESSI E COMPAGNI A PETTO IN FUORI PER LA SFIDA IMPOSSIBILE: “POSSIAMO SEGNARNE SEI. FACCIAMO LA STORIA” – IL TITOLO SPREZZANTE DE “L'EQUIPE”

PSG BARCELLONA PSG BARCELLONA

Giulia Zonca per la Stampa

 

Il Barcellona mette su la faccia arrogante e stavolta non ha proprio alternative. L' unico modo di affrontare una partita impossibile è ignorare la logica e contare i gol.

 

I blaugrana ne hanno rimediati quattro all' andata contro il Psg ma ne hanno segnati molti dopo, 11 nelle ultime due giornate e non è solo grazie al campionato spagnolo che offre diverse squadre materasso. Sono cambiati, soprattutto perché Luis Enrique li ha costretti a farlo e non è stata una mossa tattica ma un golpe. Il tecnico ha annunciato con grande anticipo che se ne andrà a fine stagione: una rivelazione spiazzante declamata nel mezzo di una crisi è quello che si chiama terapia choc.

 

MESSIMESSI

Ha spostato l' attenzione e liberato la mente di chi non gli deve più dimostrare nulla.

Nessuno si sentirà limitato da eventuali consegne sgradite e non ci sono alibi perché il tecnico si è già tolto di mezzo, non lo si può cacciare. E poi è già scattato l' effetto nostalgia e va rispettato. Messi è tornato a segnare a raffica, 6 reti nelle ultime 4 partite, e Busquets ha ripreso a girare al meglio. Solo che davanti c' è il Psg, non il Celta Vigo.

 

Luis Enrique spara alto: «possiamo segnarne sei», Suarez carica, «se c' è una squadra che può rimontare 4 reti quelli siamo noi, facciamo la storia». E di questo si tratterebbe perché nessuno è tornato vivo dal risultato rimediato all' andata. A Parigi si sono mossi con discrezione, solo l' Equipe ha azzardato con il titolo, «Gonflés a Bloc» che ironizza sull' atteggiamento degli avversari. Un po' gonfiati, sì, ma non ci sono alternative anche se la «Remuntada», sventolata a vuoto nel 2010 contro l' Inter, non è proprio l' urlo del Camp Nou.

suarezsuarez

 

I tifosi non ci credono troppo, conoscono bene il tecnico del Psg, il basco Emery, grande conoscitore del gioco del Barcellona. Lui, imperturbabile, non usa un filo di sarcasmo davanti alle molteplici provocazioni e ha probabilmente obbligato i suoi al più stretto rigore. Non cadrà in tentazione: «Sappiamo che dobbiamo soffrire in questa sfida», come se le vittime fossero loro.

 

L' unica volta in cui il Psg ha eliminato il Barcellona in Champions è stato 22 anni fa, ai quarti di finale nel 1992. Da allora, i blaugrana hanno vinto tutte le sfide a eliminazione ed è forse il motivo per cui sono stati travolti il 14 febbraio, pur sempre l' anniversario di un massacro. Troppa convinzione, solo che ora se vogliono per lo meno provarci devono alimentare la sensazione di superiorità. Non hanno nulla da perdere e possono fingersi indistruttibili. Anche se qualcuno guarda avanti.

suarez neymarsuarez neymar

 

È un ex, Xavi, non dovendo giocare può arrendersi: «Se vogliamo rimanere fedeli al nostro stile e rinnovarci dobbiamo prendere Verratti». Verratti è il perno del Psg, nella serata del 4-0 ha sfoderato la sua miglior partita e ieri a pranzo, in una conversazione registrata, ha chiesto a Draxler: «Ma se passassimo per 5-1 saresti contento? Io sarei nero». E avanti a contare.

MESSIMESSIEQUIPEEQUIPEPSG BARCELLONA SPORTPSG BARCELLONA SPORT

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)