sgarbi caso canaletto mostra padova

“CI SONO TROPPI QUADRI FALSI. LO STATO NON PUO' CONSENTIRE UNA COSA DEL GENERE...” - VITTORIO SGARBI RITIRA UN CANALETTO IN MOSTRA DAL 6 MAGGIO A PADOVA AL MUSEO DEGLI EREMITANI: “INSIEME AL CAPOLAVORO SONO ESPOSTI DEI FALSI. LO STATO NON PUÒ CONSENTIRE UNA COSA DEL GENERE. TUTTO CIO’ DANNEGGIA ANCHE IL COMUNE DI PADOVA, CHE DOVREBBE CHIEDERNE CONTO, INVECE DI COMPIACERSENE…"

Estratto dal “Corriere della Sera”

 

sgarbi

Il dipinto del Canaletto in mostra dal 6 maggio a Padova al Museo degli Eremitani sarà ritirato. Lo ha deciso il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi dopo aver constatato che ci sarebbero dei falsi esposti nelle collezione che si intitola «All’ombra del Canaletto».

 

«Nessuna polemica ma un fatto — spiega Sgarbi —: in cielo e in terra ci sono falsi dipinti di Francesco Guardi in una mostra di un Ente pubblico, non in una galleria privata. E questo danneggia anche il Comune di Padova, che dovrebbe chiederne conto, invece di compiacersene. Insieme al capolavoro sono esposti dei falsi. Lo Stato non può consentire una cosa del genere».

 

Il sottosegretario Sgarbi fa sapere che la vicenda nasce da una «impeccabile e coraggiosa recensione della più importante studiosa di Canaletto e Bellotto riconosciuta nel mondo, Anna Bozena Kowalcic. 

 

(...)

 

CANALETTO MOSTRA PADOVA

 

Per questo Sgarbi osserva che, «dopo avere ricevuto una lettera di chiarimenti da parte del direttore dell’Accademia di Venezia (proprietaria del dipinto, ndr ), che non aveva verificato il progetto e i contenuti della mostra, ho convenuto di far ritirare il capolavoro i primi giorni di agosto, evitando uno scontro tra istituzioni».

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