TYSON: IL SESSO, UN’OSSESSIONE. FINO A CONDURLO IN CARCERE, PER UNO STUPRO. E POI ORGE, A PIÙ NON POSSO. E RAPPORTI DIETRO LE SBARRE, CON VISITATRICI, PERFINO CON UN’ADDETTA DELL’ANTIDROGA (IN CAMBIO DI 10 MILA DOLLARI)

Ivo Romano per "la Stampa"

Tutta la verità, fuori dai denti. Senza censure, reticenze, omissis. Mike Tyson, com'era e (forse) non è più. Effetto devastante, come uno dei suoi cazzotti alla dinamite. La sua vita, in un libro. Titolo eloquente: «Undisputed Truth», tradotto in «True, La Mia Storia», per l'edizione italiana (in uscita il 19 novembre).

Una storia di successi e cadute, trionfi e bravate. Sul ring, il meglio. Fuori, il peggio. La violenza (e non solo), come denominatore comune. Aveva cominciato a raccontarla nei teatri, tenendo il palcoscenico come un tempo il centro del ring, in autentici one-man show in cui scavava nella sua esistenza. L'ha fatto ancora, mettendo nero su bianco, con l'aiuto di Larry Sloman, riannodando i fili della memoria, magari con sofferenza, per restituirci quella miscela di rabbia, violenza, sesso, alcol, droga, carcere e chi più ne ha più ne metta che è stata la sua vita.

Qualche pagina l'aveva anticipata il «New York Times», partendo da lontano, dal Mike Tyson teppista di strada, membro di una temuta gang, lì a Brownsville, il suo quartiere. Altre le ha anticipate il «Daily Mail», gettando in pasto ai lettori episodi incredibili, brani folli di un'esistenza dannata.

Il sesso, un'ossessione. Fino a condurlo in carcere, per uno stupro che scrive di non aver mai commesso. E poi orge, a più non posso. E rapporti dietro le sbarre, con visitatrici, perfino con un'addetta dell'antidroga (in cambio di 10 mila dollari). Le dipendenze, altra malattia. Alcol e droga, consumati in quantità industriale, fino a dilapidare un patrimonio di 300 milioni di dollari.

E poi, la violenza, benedetta sul ring, maledetta fuori. Ricorda quando picchiò il promoter Frank Warren e le tante volte che lo fece con Don King, fino a pensare di ucciderlo. E mille altri aneddoti: la bugia detta all'ex moglie Monica Turner (le disse di avere l'Aids), Brad Pitt sorpreso in compagnia di Robin Givens, altra ex del campione. Una confessione, cruda e onesta. Quella di un ex campione, che guarda indietro e vede solo macerie. E da lì vuol ripartire, senza riflettori addosso.

 

 

 

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