andrea agnelli

AGNELLI SCANNATI – UN'ALTRA MAZZATA SI ABBATTE SULL’AGNELLI “MINORE”, IL MAGGIOR VINCENTE D'INSUCCESSO DELLA DINASTIA JUVENTINA. L’INDAGINE PER UN PRESUNTO GIOCO DI PLUSVALENZE ARRIVA PROPRIO MENTRE SI RENDE NECESSARIO L'AUMENTO DI CAPITALE PER STARE AL PASSO CON LE INCERTEZZE DELLA BORSA E LEVARSI DI DOSSO L'OMBRA DELLA CAPORETTO CHIAMATA SUPERLEGA - LA RASOIATA DELLO ZIO AVVOCATO: “ANDREA? MONOCIGLIO E TROPPI DENTI”

Alessandro Giuli per “Libero Quotidiano”

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt8

E così un'altra mazzata si abbatte su Andrea Agnelli, il maggior vincente d'insuccesso della dinastia juventina. Adesso è indagato per un presunto gioco di plusvalenze in un'indagine dal nome involontariamente derisorio, "Prisma", che richiama la famosa Lancia prodotta negli anni Ottanta dagli stabilimenti Fiat di Rivalsa.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt13

Proprio lui, il figlio di Umberto, l'Agnelli giusto del ramo sbagliato, quello cadetto, l'ex ruvido ragazzo col «monociglio e troppi denti» (rasoiata marchiante dello zio Avvocato) che ha raccolto bianconeri dalla serie B e li ha condotti a vincere più trofei che avvisi di garanzia: nove scudetti di fila, due sfortunate finali di Champions, l'Allegrimania come un tattoo da esibire anche quest' anno che le cose vanno ancora maluccio, dopo la scorsa stagione regalata quasi per snobismo all'Inter.

 

ORMA PATERNA

ANDREA AGNELLI E MAURIZIO ARRIVABENE DELLA JUVENTUS

Sì, proprio lui, Andrea, ora è braccato dalla Consob, dalla Covisoc e dalle Fiamme Gialle della procura torinese giusto nel momento delicato in cui si rende necessario l'aumento di capitale per stare al passo con le incertezze della Borsa e levarsi di dosso l'ombra della Caporetto chiamata Super Lega, il sacrosanto ma intempestivo progetto di far gareggiare le over the top europee in una specie di Davos calcistica.

 

allegra caracciolo e andrea agnelli foto mezzelani gmt31

Un sogno ambìto anche quello per ragioni di quattrini, poiché fra le maledizioni degli Agnelli maggiori e minori c'è soprattutto quella di pagare (nota bene: non comprare, pagare) le vittorie industriali, politiche e sportive con tariffari ben al di sopra dei prezzi di mercato. Di qui gli abbandoni e le conversioni alla finanza, con quell'occhio ipertiroideo sempre puntato sul mondo dei media che stabiliscono, diciamo così, un clima di autorevole fiancheggiamento... Drôle de guerre, quella dell'Agnelli minore (altro bollo cattivo impressogli da El Paìs), per scrollarsi di dosso il titolo dell'ultima risorsa umana gettata nella mischia per carenza di alternative, una volta perduta la sua battaglia per insidiare il cugino Jaki nell'accomandita di famiglia.

andrea agnelli e pavel nedved foto mezzelani gmt44

 

E invece Andrea non è soltanto l'introflesso discendente no-glamour della linfa occulta che ancora stilla da una pianta piuttosto esangue, è uno tosto e a volte perfino brutale nel perseguire l'orma paterna, la missione operosa e terragna dell'umbratile Umberto che ha salvato la Fiat scovando Sergio Marchionne dal cilindro del miglior management globale. Andrea ha avuto il suo campione fatale in Cristiano Ronaldo e il suo scudiero fedele in Pavel Nedved: la sua Juventus dai 18 trofei in bacheca è sembrata il regno di uno stagista dell'Ifil trasformatosi troppo presto in re Mida... dotato di un tesoro stellare epperò maledetto dagli astri come ogni sovrano impaziente che voglia scolpire nella pietra il segno indelebile del proprio passaggio.

 

OVINO MANNARO

Non sappiamo ancora se finirà a processo, lui che ha già conosciuto il peggior banco degli imputati nella cattiva borghesia sabauda che l'ha condannato moralmente per aver impalmato la moglie del suo migliore amico.

 

briatore agnelli foto mezzelani gmt16

Dopotutto una certa Italia continua a perdonare più volentieri i reati dei peccati, ammesso che l'amore per una modella turca possa esserlo. Il modo migliore per uscirne sulle proprie gambe, sussurrano i maligni, sarebbe ammettere che anche il suo ciclo si è infine concluso con l'eterno ritorno dell'identico, ma sempre in scala minore: dagli scandali pacchiani di Luciano Moggi ai (presunti) magheggi finanziari nel sottobosco contemporaneo.

 

andrea agnelli e pavel nedved foto mezzelani gmt43

Ma è appunto un consiglio perfido e ingeneroso, perché di mezzo c'è una ruota della fortuna che ha girato nel verso giusto macinando successi memorabili. E tutto ciò quasi soltanto grazie ad Andrea, che si è beccato perfino l'epiteto di "Agnellino feroce", un ovino mannaro nella giungla deforestata di una Serie A ridotta a torneo dopolavoristico e trasmessa in tv a spizzichi e bocconi da una piattaforma efficace come la varechina contro il coronavirus. A proposito, alla Juve di Andrea Agnelli il Covid è costato 320 milioni, il 40 per cento dell'esercizio in corso, costringendolo a passare di slogan in slogan: da "time to think big", l'ora di pensare in grande, a "path to credibility", il percorso verso la credibilità. Se il monociglio delle uova d'oro uscisse di scena, la Vecchia Signora non avrebbe più di che imbellettare il proprio futuro.

paratici e agnelli foto mezzelani gmt17elkann conte agnelli foto mezzelani gmt15andrea agnelli e pavel nedved foto mezzelani gmt29andrea agnelli foto mezzelani gmt14andrea agnelli foto mezzelani gmt9andrea agnelli pavel nedved fabio paratici foto mezzelani gmt54andrea agnelli foto mezzelani gmt11cristiano ronaldo ed andrea agnelli foto mezzelani gmt32andrea agnelli foto mezzelani gmt10andrea agnelli foto mezzelani gmt12andrea agnelli foto mezzelani gmt1andrea agnelli pavel nedved fabio paratici foto mezzelani gmt55cristiano ronaldo ed andrea agnelli foto mezzelani gmt33marcello lippi ed andrea agnelli foto mezzelani gmt38andrea agnelli foto mezzelani gmt3andrea agnelli foto mezzelani gmt6andrea agnelli foto mezzelani gmt2gianni agnelli foto mezzelani gmt27

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...