LA PARTITA DEI “BILLION DOLLAR BABY” – IL VALORE SOMMATO DELLE ROSE DI NAPOLI E MILAN, CHE SI SFIDERANNO DOMENICA SERA, SUPERA IL MILIARDO DI EURO - MERITO DI ACQUISTI MIRATI E LE SOCIETÀ CHE SONO RIUSCITE A VALORIZZARE I GIOVANI: I ROSSONERI CON LEAO, THEO HERNANDEZ E TONALI, IL NAPOLI CON OSIMHEN, FABIAN RUIZ ED ELMAS – LE DUE SOCIETÀ HANNO IN MANO UN TESORO CHE FA GOLA A TUTTA EUROPA…
Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”
«Se non sfondo come calciatore ci provo come cantante trap» sorrideva Rafael Leao da ragazzino a chi gli chiedeva cosa avrebbe fatto da grande. Succedeva cinque o sei anni fa, il Milan era ancora un sogno lontano: i palazzoni popolari di Bairro da Jamaica, periferia di Lisbona, oltre il fiume, erano tutto il suo mondo. «Cresciuto qui come un topo per diventare un leone» scriveva su Instagram.
Non che abbia smesso di cantare, anzi, a mezzanotte di ieri è uscito sui digital store il suo secondo disco, ma la verità è che alla fine il piano B non è servito: a 22 anni il suo talento calcistico, per quanto non ancora sfruttato appieno, lo ha portato a diventare uno dei migliori giovani del calcio europeo. La sua quotazione di mercato si aggira sui 60 milioni e, assicurano gli esperti, se comincia a segnare di più può arrivare già entro quest' anno sui 70. Maldini ha per le mani un tesoro - in finanza si dice asset - e stavolta non intende correre rischi: in cambio di uno stipendio triplicato da 1,5 a 4,5 milioni, nel giro di qualche settimana Rafa prolungherà dal 2024 al 2026.
Il futuro, suo e del Milan, è adesso. Da Leao a Hernandez, da Tomori a Tonali, tutti sono giovani e tutti valgono attorno ai 50 milioni: decisivo il lavoro di Pioli. I loro volti sono lo slogan perfetto del nuovo corso Elliott, che punta sul casting e sulla valorizzazione della linea verde. Anche i prossimi colpi di mercato seguiranno questa strategia: il difensore Botman del Lille ha 22 anni, il suo compagno centrocampista Renato Sanches due in più.
«Il Milan è una società seria, i dirigenti fanno bene a guardare al bilancio, Maldini e Massara sono stati bravissimi a scegliere giocatori giovani o che dovevano rilanciarsi» ha sentenziato Arrigo Sacchi. Ha ragione. Nel complesso oggi il nuovo Diavolo vale quasi 500 milioni, secondo la valutazione del sito specializzato Transfermarkt. Un mucchio di soldi, che sommati a 500 milioni attribuiti alla rosa del Napoli etichettano il big match di domani sera come la partita del miliardo, ma anche del futuro, visto che pure la squadra di Spalletti, per quanto due anni più vecchia come media di età, 27,5 contro 25,6, è piena zeppa di talenti in ascesa.
Talenti non giovanissimi, ai quali Spalletti è riuscito a dare un valore aggiunto. Quando conobbe Elmas in ritiro l'estate scorsa disse: «Siamo di fronte a un fenomeno». Il macedone gonfiò il petto, probabilmente anche lui stentava a credergli. Arrivato a Napoli nel 2019 con Ancelotti, non aveva trovato una precisa collocazione tattica. Una virtù che Spalletti ha deciso di sfruttare: «Lui sa fare tante cose». Figlio di un produttore di camomilla, si diceva ne bevesse troppa: ora invece è adrenalinico.
Gioca sempre, ovunque: è il jolly di centrocampo e attacco che ha già messo a segno sei gol (anche al Milan all'andata) e il suo valore di mercato è schizzato. Pagato 16 più bonus nel 2019 al Fenerbahçe, oggi ne vale almeno il triplo. Lui e Ounas sono gioiellini preziosi che fanno cumulo con i pezzi più pregiati: Osimhen e Ruiz. Lo spagnolo è l'unico giocatore per il quale De Laurentiis, da quando ha rilevato il Napoli, ha pagato una clausola rescissoria: arrivò dal Betis nel 2018 per 30 milioni. Vive la sua migliore stagione con 6 gol finora in campionato.
Talento ed eleganza: chi volesse strapparlo al Napoli oggi dovrebbe mettere 50 milioni sul piatto. Poi c'è Osimhen: è lui che abbassa la media anagrafica, ha 23 anni. «Se vinco qui, invento un ballo» dice il nigeriano che ha iniziato a giocare per strada nelle discariche della sua città. Ha talento e personalità, ma alle big del campionato non ha ancora fatto gol: domani è il momento per provarci.
Il suo valore è 60 milioni e resta oggi identico rispetto a due anni fa, quando fu preso dal Lille, ma dall'Inghilterra c'è chi si spinge oltre per assicurarselo. De Laurentiis rilancia: 100 milioni. Troppi? Di certo è una strategia per blindare il centravanti del futuro. Soldi, soldi, soldi. Il calcio, si sa, è anche questo: senza pianificazione, senza asset, purtroppo anche senza stadi di proprietà, non c'è futuro. Domani però conta solo il campo, perché la partita del miliardo vale lo scudetto. Come una volta, ai bei tempi.