ancelotti insigne

VEDI IL NAPOLI E POI SBROCCHI – IL BOLOGNA SBANCA IL SAN PAOLO, FURIA ANCELOTTI (CHE PER ORA NON RISCHIA LA PANCHINA) - “È ORA CHE ANCHE I CALCIATORI CI METTANO DEL LORO” – LA SFURIATA DI INSIGNE NEGLI SPOGLIATOI – AL "CLUB" DI SKY PARLA CAROLINA MORACE: “ANCELOTTI HA GIOCATO CON IL 4-3-3 COME VOLEVANO I GIOCATORI E POI?” - COSTACURTA: “MAI SENTITO CARLETTO ATTACCARE I GIOCATORI” - VIDEO

 

Da ilnapolista.it

Nel salotto Sky hanno ovviamente parlato della crisi del Napoli e delle parole di stasera di Ancelotti, parole dure.

 

insigne

Fabio Caressa ha evidenziato che era «molto contrariato dal comportamento dei giocatori. Oggi bisognava dare un segnale di presenza in campionato e il segnale non c’è stato. Ha detto che lui ha più responsabilità di tutti ma che tutti possono fare di più. Duro come oggi era anni che non lo sentivo. Si era arrabbiato così una volta a Monaco, in genere lui prova a smussare gli angoli, ad ammorbidire, oggi invece è andato più dritto.

 

ancelotti

Caressa si addentra in uno studio sul sopracciglio di Ancelotti: «Il sopracciglio non era alto, quindi le sue parole sono frutto di un ragionamento. Come se avesse voluto dire: “cari calciatori, che vogliamo fare? Se decido io, qualcuno perde il posto, dobbiamo fare i cambiamenti. È quasi come se si fosse sentito tradito».

 

Costacurta: «Io così non l’ho mai visto. Mai sentito Carlo attaccare i giocatori».

 

E poi è partito un mini dibattito. Con Carolina Morace che ha detto: «Stasera li ha schierati col 4-3-3 come volevano loro, e  poi?».

 

Caressa ha sottolineato che forse le posizioni non sono chiare. La squadra non sta da che parte è l’allenatore, così come non lo sa la società. E ha poi difeso Davide Ancelotti: «È un uomo di trent’anni che si sta costruendo la sua carriera».

 

 

ANCELOTTI: «È ORA CHE ANCHE I CALCIATORI CI METTANO DEL LORO»

Da ilnapolista.it

 

insigne

L’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti è intervenuto ai microfoni di Sky dopo la sconfitta rimediata al San Paolo contro il Bologna

 

«Una squadra che non riesce a mantenere  in campionato il livello di applicazione che abbiamo mantenuto in Champions, Abbiamo fatto un primo tempo discreto ma nulla di eccezionale. Lo sforzo di Liverpool è stato grosso ma il momento è molto negativo e con la squadra dobbiamo fare un confronto per uscire da questo momento di difficoltà che è troppo lungo. Solitamente in questi casi è l’allenatore che si prende la responsabilità ma domani mi voglio confrontare con al squadra per trovare una soluzione»

 

 

Perché l’allenatore deve prendere le responsabilità?

«Mi sembra normale. Sento la fiducia dei calciatori e della società, però le cose non vanno bene, bisogna trovare dei rimedi, se i giocatori mi aiutano a trovarli bene, sennò cerco di trovarli io»

 

ancelotti

Qual è il problema secondo lei?

«Credo che non dobbiamo divagare, è un problema tecnico e tattico di una squadra che ha troppa discontinuità. Bisogna trovare delle soluzioni, come magari un asseto più compatto come è stato a Liverpool, da qualche parte dobbiamo andare»

 

Giusto il confronto con i calciatori

«Sono i giocatori che si devono sentire responsabili, io me ne prendo gran parte, però poi in campo ci vanno i giocatoti. Dal mio punto di vista devono andare in campo con chiarezza e questa la gliela devo dare io e loro ci devono mettere del loro e secondo me non ce lo stanno mettendo o solo in parte»

 

Cosa si è perso rispetto all’anno scorso?

CARLO ANCELOTTI

«Si è perso qualcosa, un po’ di linearità nel gioco, siamo meno fluidi e meno efficaci, ci sono tante cose che si possono migliorare che abbiamo perso in questo periodo. Poi quando c’è la volontà e il sacrificio, questa squadra riesce a pareggiare on il Liverpool. So che non è facile, ma neanche passare da 0 a 100. Non è un problema di selezione degli uomini, è un problema di un collettivo che non sta funzionando»

 

Il rapporto con la società?

«Ci sentiamo tutti i giorni con la società, siamo tutti uniti e stiamo tutti soffrendo per questo momento delicato che vogliamo risolvere tutti insieme il prima possibile»

 

CORSPORT: SFURIATA DI INSIGNE

Il Corriere dello Sport racconta che dopo la sconfitta di ieri contro il Bologna, nello spogliatoio, Lorenzo Insigne ha fatto una sfuriata alla squadra. Nello spogliatoio sono entrati tutti in silenzio, dopo che in otto erano rimasti sul prato del San Paolo, al termine del match, a chiedere scusa al pubblico tra i fischi. C’erano Lorenzo, Mertens, Koulibaly, Maksimovic, Di Lorenzo, Younes, Zielinski e Llorente. Ci avevano messo la faccia e forse questo ha fatto sentire ancora peggio il capitano.

ancelotti de laurentiis

 

“E’ lui a rompere il silenzio del post Bologna, di una sconfitta che certifica figuraccia, crisi e necessità di svolta. È lui che prova a scuotere i compagni e a dare la scossa. Sì, ci prova e non si ferma. Ma probabilmente è troppo presto. Cioè troppo a caldo. La delusione è tremenda e tremendamente forte, ma il tempo ormai è finito. Scaduto”.

 

 

 “per orgoglio, dignità di napoletano troppo spesso eletto a simbolo unico della colpa. Insigne alza la voce, parla alla squadra, analizza. Da capitano e scugnizzo, magari, questa situazione gli farà più male”.

 

Una sfuriata privata che ha lasciato il segno, scrive il quotidiano sportivo. Speriamo che la scossa serva alla squadra.

 

insigne

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…