LA VERGOGNA DI LIVERPOOL – TIFOSO REDS IN COMA DOPO UN AGGUATO, E’ GIA’ SCATTATO L’ALLARME PER IL MATCH DEL 2 MAGGIO A ROMA – ECCO CHI SONO GLI ULTRA’ GIALLOROSSI ARRESTATI – AD ANFIELD STRISCIONE PER DE SANTIS, L’OMICIDA DI CIRO ESPOSITO: APERTA UN'INCHIESTA - L' UEFA SI DICE "SCIOCCATA" – E IL CLUB GIALLOROSSO RISCHIA…
Fabio Licari per la Gazzetta dello Sport
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Se sarà possibile, se saranno accertate responsabilità, l' Uefa non farà sconti per gli incidenti di Liverpool.
In ogni caso non sarà facilissimo sanzionare la Roma. Ieri mattina da Nyon è partito un comunicato molto duro: «L' Uefa è profondamente scioccata dal vile attacco compiuto prima di Liverpool-Roma ed è vicina alla vittima e alla sua famiglia. I colpevoli del vile attacco non hanno posto nel calcio e saranno trattati con severità. L' Uefa aspetta di ricevere tutti i rapporti prima di decidere eventuali misure disciplinari».
RAPPORTI E SANZONI I rapporti sono attesi per oggi a Nyon e dovrebbero consentire l' apertura immediata di un' indagine. La Roma, pur se incolpevole direttamente, rischia qualcosa. La sanzione più probabile, visti i precedenti Uefa in casi simili, sarebbe il divieto di vendere biglietti ai tifosi per una o più trasferte. Meno facili le porte chiuse in casa, proprio perché i fatti si sono svolti altrove. Inoltre è da non escludere una multa.
POLIZIA INGLESE L' Uefa attende il rapporto arbitrale, quello del delegato e quello del responsabile della sicurezza. E poi, più importante in questi casi, il rapporto della polizia.
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Non sarà come in Athletic Bilbao-Cska Mosca, quando un poliziotto spagnolo morì d' infarto: i fatti si svolsero il 22 febbraio, il rapporto è arrivato a Nyon soltanto il 22 marzo e l' inchiesta è ancora in corso.
Fondamentale sarà adesso la relazione delle autorità britanniche. L' assalto non si è svolto dentro lo stadio ma all' esterno, anche se a pochissimi metri dalle porte di Anfied. Il regolamento disciplinare dell' Uefa parla di responsabilità «dentro e vicino allo stadio», e della possibilità di punizioni anche se non si accertano negligenze nell' organizzazione (articolo 16 codice disciplinare). Ma ci dev' essere un «aggancio» giuridico per colpire la società, in un caso del genere, per le colpe dei tifosi.
PRECEDENTI E RITORNO La Roma ha precedenti di violenze dei tifosi in città, spesso proprio contro ultrà di club inglesi (Tottenham, Manchester United, West Ham), il che in teoria potrebbe aggravare la situazione. Anche se è ancora presto per ogni tipo di previsione.
L' unica cosa sicura, a questo punto, è che sale anche il livello di «allerta» per il ritorno, in programma mercoledì 2 maggio, quando i tifosi del Liverpool saranno a Roma per la partita. E proprio per questa ragione, domani è previsto nella Capitale un tavolo tecnico coordinato dalla Figc tra questura, Uefa e i due club per cercare di gestire al meglio l' ordine pubblico.
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2. PURE PREGIUDICATI TRA I ROMANISTI
Alessandro Catapano per la Gazzetta dello Sport
C' erano tutti a Liverpool, tifosi di ogni risma, anche pregiudicati con il divieto di espatrio. Sono partiti in auto tre giorni prima, hanno varcato i confini lontano dai caselli autostradali, con la certezza che nessuno li avrebbe controllati. Sono tutti arrivati a destinazione, ma non tutti sono riusciti ad entrare ad Anfield, pizzicati senza biglietto o con un tagliando falso. Pazienza, a questa gente più che sostenere la Roma importava sfidare i nemici del Liverpool, darle e prenderle, poter raccontare di non aver indietreggiato un metro di fronte ai temutissimi hooligan. L' onore e le cicatrici come trofei di guerra: questo conta per diventare qualcuno ai piani alti della curva Sud (e non solo). Sono i fucking idiots , per dirla alla Pallotta, non a caso ieri furioso con questa gente.
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AVVISATI Circa duecento particolarmente agitati, almeno un' ottantina molto pericolosi, pochi sul totale ma troppi per essere considerati solo cani sciolti: sono i dati che i nostri poliziotti avevano fornito ai colleghi inglesi sugli ultrà romanisti in arrivo a Liverpool. D' altronde, bastava scorrere i precedenti dell' ultimo decennio tra romanisti e inglesi per farsi un' idea: botte, bastonate, puncicate , aggressioni, assalti nei pub, l' ultimo sei mesi fa a due passi dal Colosseo. Eppure, notano non senza perplessità le nostre autorità, a Liverpool c' erano pochi poliziotti a presidiare i punti più sensibili della città, quelli dove si temevano incroci tra le due tifoserie: i Docks e l' ingresso della Kop, la curva degli ultrà Reds, dove è caduto sotto i colpi dei due romanisti il 53enne irlandese. Qui, c' erano poche divise. Il grosso stazionava all' ingresso del settore ospiti, per consentire un afflusso sicuro ai circa tremila romanisti.
Dentro il settore, raccontano, regnava l' autogestione, ci si passava perfino bottiglie di whisky. Ma, fortunatamente, ci si è limitati alla goliardia, a parte quello striscione inneggiante a Daniele De Sanctis, l' omicida di Ciro Esposito. Fuori, battaglie e scaramucce per circa 150 ultrà di curva Sud e Nord. Filippo Lombardi, 21 anni, Daniele Sciusco, 29, due dei 13 aggressori di Sean Cox: entrambi ultrà noti, tanto che sono stati gli agenti della Digos a riconoscerli nei video e a prelevarli dallo stadio, riconducibili ad un paio di gruppi della curva Sud (non il principale), il più piccolo considerato il più pericoloso (e del resto i post sul suo profilo Facebook parlano molto chiaro). (…)
3. E’ GIA’ SCATTATO L’ALLARME PER IL MATCH DEL 2 MAGGIO
Rinaldo Frignani per il Corriere della Sera – Roma
La sera del 2 maggio già faceva paura prima di Liverpool-Roma, gara d' andata di Champions League. Adesso è un incubo. Anche perché quella data - quella della partita di ritorno nella Capitale - è legata a doppio nodo con la giornata precedente, con il Concertone a piazza San Giovanni. Appuntamenti che si sovrappongono perché è molto probabile che a Roma martedì prossimo già arriveranno le avanguardie dei circa 5mila tifosi dei Reds che si riverseranno in centro, fra pub e ristoranti (e non si può escludere proprio al maxi evento del Primo maggio).
Dopo quello che è successo davanti allo stadio di Anfield, con il supporter irlandese Sean Cox ridotto in fin di vita da una dozzina di ultrà giallorossi, gli arresti di cinque romanisti - fra i quali Filippo Lombardi (21) e Daniele Sciusco (29) per tentato omicidio (gli altri tre per detenzione di armi improprie e lancio di seggiolini in campo) -, gli scontri in diversi punti della città, adesso si teme il peggio per la semifinale di ritorno di Champions.
In attesa delle decisioni della Uefa, che ha annunciato provvedimenti duri - potrebbe essere deciso il divieto di trasferta per i tifosi del Liverpool, insieme con la chiusura della Curva Sud, o addirittura di far disputare la semifinale a porte chiuse oppure altrove -, domani al Viminale il Centro nazionale informazioni sulle manifestazioni sportive presiederà una riunione con i vertici del calcio europeo, i rappresentanti delle due squadre e delle forze dell' ordine.
All' inizio della prossima settimana toccherà quindi alla Questura mettere a punto il piano di sicurezza. Solo nell' ottobre scorso in occasione di Roma-Chelsea ci fu un assalto di ultrà giallorossi a un pub di via Cavour, ma è ancora vivo a Campo de' Fiori il ricordo di quanto accaduto nell' aprile 2012 con il raid di romanisti e laziali in un locale frequentato dai tifosi del Tottenham. Insomma i precedenti di violenza in occasione di partite di coppe europee con squadre inglesi non mancano.
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Le bonifiche attorno allo stadio Olimpico, ma anche in altre zone della città, come il centro storico, Trastevere, Testaccio, stazione Termini, sono già state approntate. Come anche a Villa Borghese dove è possibile che i tifosi dei Reds vengano riuniti prima di essere accompagnati su autobus scortati fino allo stadio Olimpico. Saranno ventiquattr' ore ad alta tensione. Digos e Nucleo informativo dei carabinieri si sono già mossi per raccogliere elementi in vista dell' arrivo dei supporter del Liverpool, che saranno accompagnati da personale della polizia della città inglese e anche di Scotland Yard. Il rischio di vendette da parte di esponenti dei gruppi più estremi del tifo dei Reds per quanto successo martedì viene ritenuto credibile, come anche la possibilità che gli ultrà giallorossi vogliano scontrarsi ancora con i rivali.