jannik sinner novak djokovic - wimbledon 2

LA VERSIONE DI MUGHINI – “SINNER HA INNANZI A SÉ UN VIALE CHE SARÀ ILLUMINATO DELLE SUE VITTORIE. E NON CHE QUEI DUE SUOI PRIMI SET DI OGGI NON FOSSERO ESSI STESSI LUMINOSI. LUMINOSISSIMI - RESTA CHE IL VERO DJOKOVIC NON È UN ESSERE UMANO, PERCHÉ DI ERRORI NON NE FA. LUI LA PALLA LA RIMANDA E LA RIMANDA PUR DI ROMPERE LE BALLE AL SUO AVVERSARIO. NEI PRIMI DUE SET NON È ACCADUTO, SOLO CHE ME LO ASPETTAVO CHE SI INTERROMPESSE L’ERA IN CUI DJOKOVIC COMMETTEVA DEGLI ERRORI. E DIFATTI S’È INTERROTTA ALL’INIZIO DEL TERZO SET. A QUEL PUNTO NON ERA POSSIBILE CHE CI FOSSE UNA GARA, C’ERA SOLO CHE DJOKOVIC RIMANDAVA LA PALLA. SEMPRE, TUTTE…” - VIDEO

 

 

 

Giampiero Mughini per Dagospia

 

giampiero mughini

Caro Dago, non sono mica sicuro che dopo queste tre ore e mezza di gran bel tennis tra il nostro Jannick Sinner e il Novak Djokovic vittorioso al quinto set, io sia meno stanco di quel dannato serbo. Anzi sono sicuro del contrario.

 

Così come dopo i primi due e sonanti set vinti dal nostro talentuosissimo ventenne, già alle prime battute del terzo set ho pensato che non ci sarebbe stato scampo per Jannick. Lo ha detto Paolo Bertolucci, che da giocatore di tennis era il dodicesimo al mondo ma che da commentatore televisivo è tra i massimi per intelligenza e garbo. (Ovviamente Gianni Clerici era fuori classifica, faceva un altro mestiere.).

 

jannik sinner a wimbledon durante la partita con djokovic 1

E cioè che già nelle prime battute del terzo set Djokovic era “entrato in automatico”, ossia faceva quello che sa fare allo stesso modo di come respira, ribatteva tutto il possibile, tutto l’esistente, e senza il minimo sforzo.

 

E dire che nei primi due set un Sinner alle prime armi in fatto di colpire la palla dopo che è rimbalzata sull’erba era stato all’altezza di Djokovic in ogni angolo del campo e in ogni movenza del gioco. E non che il gioco di Djokovic lui lo subisse, niente affatto.

 

jannik sinner novak djokovic wimbledon 1

Colpiva colpiva colpiva, e faceva male. Solo che in quei due primi set si trovava di fronte un essere umano, e dunque un parente alla lontana di Djokovic, voglio dire che si trovava di fronte uno che commetteva errori. Mi direte che li commetteva perché erano maligne le palle che gli scaraventava addosso Sinner. Certo che era per questo.

 

Resta che il vero Djokovic non è affatto un essere umano, perché di errori non ne fa. Lui la palla la rimanda e non è che la rimandi con un senso di affettuosità verso il suo avversario, gliela rimanda pur di rompergli le balle, pur di infastidirlo, pur di indurlo in errore. Nei primi due set questo non è accaduto, solo che io me lo aspettavo che questo finisse, che si interrompesse l’era in cui Djokovic commetteva degli errori.

 

E difatti s’è interrotta all’inizio del terzo set, e mentre nel frattempo andavano giù alcune delle qualità tennistiche di Sinner, ad esempio la prima di servizio. A quel punto non era possibile che ci fosse una gara, c’era solo che Djokovic rimandava la palla. Sempre, tutte.

 

novak djokovic a wimbledon durante la partita con sinner

Non ricordo più se nel quarto o nel quinto set Sinner s’era costruito magnificamente una violenta palla d’attacco che schizzava via angolata e carica di effetto sulla sinistra del serbo che per giunta era un tantino spiazzato. Ebbene lui è accorso sulla sua sinistra, mentre accorreva ha cominciato a preparare il rovescio a due mani, quando ha raggiunto la palla quel rovescio lo ha tirato pressoché in tuffo tanto a cadere lungo disteso di petto sul terreno di gioco.

 

jannik sinner novak djokovic wimbledon 2

Nel frattempo la sua palla di difesa dopo aver fatto un suo percorso in diagonale era rimbalzata nell’angolino opposto del campo di Sinner, il quale ha alzato il capo verso il cielo come a lamentarsi che Iddio gli avesse messo contro un tale e impareggiabile energumeno.

 

No, a partire dal terzo set non c’era altra narrazione possibile. Solo Djokovic che rimandava e Sinner – un essere umano – che prima o poi sbagliava. Il mio amico Alessandro Panatta dice che Djokovic è il più grande “pallettaro” di tutti i tempi. Sì, e allora? Provateci a fare un punto contro di lui, provateci a mandargli contzro una palla che lui non ribatta.

jannik sinner a wimbledon durante la partita con djokovic

Quanto al Sinner che stava giocando non ricordo più se la quinta o la sesta partita di tennis sull’erba della sua vita ha innanzi a sé un viale che sarà illuminato delle sue vittorie. E non che quei due suoi primi set di oggi non fossero essi stessi luminosi. Luminosissimi.

 

 

jannik sinner a wimbledon durante la partita con djokovic 2sinnerSINNER DJOKOVICsinner wimbledonSINNERsinner jannik sinner novak djokovic wimbledon

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…