spalletti maldini leao

VIDEO! LE PAROLE DI PAOLO MALDINI A “RAMBO” SPALLETTI NEL TUNNEL DEL MARADONA: LO PARAGONA A STALLONE - "SEI NERVOSO, HAI VISTO TROPPI FILM DI RAMBO MISTER, MA CHE CAZZO È STA ROBA, MA DAI" - LA LITE E' FINITA NEGLI ATTI DEGLI 007 FEDERALI. IL TECNICO DEl NAPOLI PRIMA SI E' LAMENTATO CON L'ARBITRO DELL'AMMONIZIONE DI LOBOTKA E POI HA ACCUSATO LEAO DI PROVOCAZIONE: IN ENTRAMBI I CASI E' INTERVENUTO MALDINI...

Estratto da fanpage.it

 

(…)

maldini spalletti leao

 "Non ci si sbatte così, non ci si sbatte", sembra dire Spalletti a Maldini.

 

Il dirigente del Diavolo prova allora a tranquillizzare il tecnico, dicendogli due volte: "Ci vediamo dopo dai… ci vediamo dopo dai…". Ma Spalletti ha ancora qualcosa da dire e si ferma con un sorriso sarcastico a fianco di Leao (dal che si potrebbe pensare che l'appunto fosse nei suoi confronti, ipotesi questa smentita poi dal toscano) e a quel punto Maldini gli dice un'altra frase, che inizialmente era stata interpretata come "mister sei nervoso, ma hai vinto il campionato, che cazzo vuoi", ma che invece nella sua versione autentica è diversa.

 

 

"Mister sei nervoso, hai visto troppi film di Rambo mister, ma che cazzo è sta roba, ma dai", gli dice Maldini, che evidentemente ha visto nel comportamento esuberante di Spalletti i tratti tipici del protagonista della fortunata serie cinematografica interpretata da Sylvester Stallone.

 

 

maldini spalletti napoli milan

Sulla vicenda il tecnico del Napoli è poi tornato nel dopo partita per chiarire – dal suo punto di vista – cosa fosse accaduto: "Con Maldini è successo che io stavo parlando con il direttore di gara perché gli stavo chiedendo spiegazioni sull'ammonizione a Lobotka dopo il 2-0 al limite dell'area, dove fa un fallo normalissimo e dove lui lo interpreta come ammonizione. Stavo chiedendo questo ed è passato Maldini, sbracciando, parlandomi addosso e facendo finta di qualcosa che non so, in maniera irrispettosa". 

 

 

NAPOLI-MILAN AL VELENO

 

Estratto dell'articolo di Matteo De Santis per la Stampa

maldini leao

 

 Tutto in pochi secondi. Tra Luciano Spalletti e Paolo Maldini, nel referto compilato dai quattro ispettori della Procura Federale inviati al Maradona per il primo dei tre episodi della saga Napoli-Milan scalettati in sedici giorni tra campionato e Champions, vengono segnalati due incontri ravvicinati – e non uno – di qualche tipo. «A fine primo tempo – scrivono gli 007 federali – l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti nell'area spogliatoi chiedeva informazioni all'arbitro Rapuano in merito all'ammonizione del proprio calciatore Lobotka.

 

Nel mentre l'arbitro rispondeva, interveniva il tesserato del Milan sig. Paolo Maldini (non presente nella distinta gara del Milan) e ne scaturiva un alterco ed i due venivano separati dall'intervento di tesserati delle due società, nonché dagli addetti dell'area spogliatoi del Napoli». Il primo incrocio avviene a due passi dalla statua di Maradona, sotto gli occhi dell'arbitro Rapuano, dei suoi collaboratori e degli uomini della Procura Figc, in un angolo non raggiunto dalle telecamere televisive. Spalletti si divincola gesticolando, Maldini congeda il tecnico del Napoli con un «Ci sentiamo dopo, dai». La discussione sembra finita. Sulla scena, con l'uscita delle squadre dagli spogliatoi, irrompe Leao. «Spalletti si rivolgeva al calciatore del Milan Rafael Leao», annotano gli ispettori. Con l'autore della prima rete rossonera, seguita da un'esultanza che potrebbe essere stata equivocata dal pubblico del Maradona e dalla panchina azzurra, c'è un breve scambio di parole.

 

maldini

«Vai, vai, mister», sembra dire il portoghese, invitando l'allenatore capolista a rientrare in campo. A quel punto, secondo la ricostruzione stilata dalla Procura Federale che oggi sarà vagliata (insieme al referto arbitrale) dal Giudice Sportivo, «interveniva il tesserato Paolo Maldini rispondendo: "Mister, sei nervoso, ma hai vinto il campionato, che c...o vuoi?».

 

(...)

 

 

spallettiluciano spalletti

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”