IL VILLARREAL SPAVENTA KLOPP MA L’ENTRATA DI LUIS DIAZ E LE CAPPELLATE DI RULLI REGALANO AL LIVERPOOL LA DECIMA FINALE DI COPPA CAMPIONI/CHAMPIONS – EMERY AVANTI 2-0 ALLA FINE DEL PRIMO TEMPO. POI IL PORTIERE DEL VILLARREAL RULLI SUBISCE DUE GOL SOTTO LE GAMBE E CON UNA USCITA FOLLE PERMETTE A MANE’ DI REALIZZARE IL TERZO GOL - LA SQUADRA DI KLOPP PUO’ CENTRARE IL POKER DI TITOLI: I "REDS" HANNO GIÀ VINTO LA COPPA DI LEGA, DEVONO GIOCARE LA FINALE DI FA CUP E SONO A UN SOLO PUNTO DAL CITY IN CAMPIONATO. E IN CHAMPIONS ASPETTANO... – VIDEO
Quel travail de Geronimo Rulli ! #VILLIV #LFC pic.twitter.com/Sd9LfO6hyt
— Le Football en VOD LXV (@le_lxvv) May 3, 2022
Da fanpage.it
Un tempo di orgoglio. Il Villarreal dà tutto contro il Liverpool ma non basta, in finale ci va la squadra di Klopp che mercoledì sera conoscerà quale sarà l'avversario da sfidare il 28 maggio per conquistare il trofeo della Champions nello scenario dello Stade de France di Saint-Denis, a Parigi. Va subito in vantaggio, raddoppia, gioca abbastanza bene da cullare il sogno della qualificazione in finale.
Sembra girare tutto per il verso giusto ma è nella ripresa che la maggiore qualità degli inglesi prende il sopravvento con l'inserimento di Luis Diaz: da 2-0 a 2-3, la breccia è aperta. Passano gli inglesi ma gli spagnoli escono a testa alta per lo prestazione offerta.
Come una falange. Compatto e devastante. Il Villarreal si abbatte sul Liverpool di Klopp e nel primo tempo lo schiaccia nella sua metà campo. È un'altra gara rispetto all'andata: deve attaccare ma, pur senza snaturare la propria identità, conferma la solidità proverbiale che Emery è riuscito a tracciare. È un moto perpetuo che parte dal basso, con Raul Albiol che comanda la difesa e detti i tempi: si propaga con le incursioni di Moreno e Capoue (suo l'assist del vantaggio, sarà espulso nel finale) e trova sfogo delle deviazioni vincenti di Dia e Coquelin.
Due a zero alla fine della frazione, è un ceffone sul muso sui Reds che in campo vanno molli, leggeri nella testa, incapaci di innescare la velocità (arma letale) di Salah e di Mané o di servire Digo Djota che là davanti non vede palla. L'onda gialla si alza e s'infrange, nella risacca trascina un avversario che vede allagate le linee di passaggio: saltano gli ormeggi, la nave di Klopp perde la rotta, si trova sballottata dalla corrente e rischia addirittura di fine contro gli scogli quando il direttore di gara "grazia" l'uscita a valanga di Alisson. Rigore? Il check del Var spegne ogni protesta degli spagnoli.
Un dato certifica il dominio assoluto del "sottomarino giallo": zero i tiri nello specchio della porta degli inglesi che trascorrono 45 minuti a subire, rintuzzare, traballare arrivando all'intervallo col fiato corto e la sensazione di averla scampata bella. Non è finita. Il tecnico tedesco cambia qualcosa nell'intervallo: fuori Djota (in serata opaca), dentro il colombiano Luis Diaz (un esterno d'attacco) che cambia l'inerzia dell'incontro. Mané va a sistemarsi al centro del reparto offensivo: chiara la volontà dei Reds di aprire lo schieramento del Villarreal, prenderlo d'infilata, sfruttare le qualità di un tridente tutto pensiero/azione, rapido da mal di testa, supportato da un approccio al match che nella ripresa è (finalmente) da Liverpool.
Luis Diaz entra nella ripresa e cambia l’inerzia del match per il Liverpool.
Possesso palla efficace e non fine a se stesso (che non era riuscito nel primo tempo), traiettorie tessute come una tela, baricentro più alto, ritmo maggiore, pressione e intensità: quella di Klopp è un'altra squadra. Gli effetti sono palesi: Alexander-Arnold mette i brividi ai tifosi spagnoli centrando la traversa con una conclusione (deviata) del difensore. È il terzo legno del doppio confronto dopo i due dell'andata, un campanello d'allarme. Fabinho approfitta di un'indecisione di Rulli e accorcia le distanze: 2-1 che, in virtù del 2-0 di Anfield porta il conteggio complessivo sul 3-2.
Non basta ancora, il Villarreal accusa il colpo, sembra aver smarrito equilibrio, non trova la contromossa giusta per bloccare Luis Diaz. È una spina nel fianco, l'alfiere che taglia in due lo schieramento iberico e, al momento opportuno dà scacco: sua la rete del 2-2 (2-4) che consegna la qualificazione ai Reds. Finita? No, perché la squadra di Emery scompare dal campo. Un altro intervento avventato del portiere serve a Mané la palla del ko: 2-3 (2-5) implacabile. Reds avanti in finale. A Parigi sarà derby inglese con il Manchester City oppure sfida al Real Madrid? È la Champions, bellezza.