biden xi jinping

IL VIRUS E’ USCITO DAL LABORATORIO DI WUHAN? – DOPO LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI DELL’OMS ALLA CINA, L’AMMINISTRAZIONE BIDEN DENUNCIA L'OPACITÀ DI PECHINO – SI RIACCENDE LO SCONTRO TRA OCCIDENTE E  CINA: “L’OMS DEVE SPEDIRE I SUOI RICERCATORI ANCHE NEL LABORATORIO MILITARE AMERICANO DI FORT DETRICK”, INCALZA IL MINISTERO DEGLI ESTERI DI PECHINO - DOPO 16 MESI, 128 MILIONI DI MALATI E 2,8 MILIONI DI MORTI, IL MONDO ASPETTA ANCORA UNA SPIEGAZIONE...

Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"

 

wuhan a un anno dal lockdown 16

Un anno e mezzo dopo il primo allarme sulla «polmonite sconosciuta in Cina», le accuse, le teorie complottiste, c'è un rapporto di 120 pagine sull'origine del Sars-CoV-2, il coronavirus che ha diffuso la pandemia. Lo hanno compilato 34 scienziati: 17 dell'Organizzazione mondiale della sanità e 17 cinesi (che li hanno assistiti, guidati e seguiti in ogni spostamento a Wuhan).

 

La pubblicazione ha riacceso lo scontro politico tra l'Occidente e Cina, con un commento denso di sospetti scritto da Washington, i dubbi inattesi del direttore generale dell'Oms e una risposta sdegnata da Pechino. Il documento dell'Oms presentato a Ginevra ha affrontato quattro ipotesi:

 

1) trasmissione diretta del coronavirus da una specie animale all'uomo;

2) salto attraverso una specie intermedia;

3) diffusione anche lungo la catena alimentare dei surgelati;

4) errore di laboratorio durante lo studio di un virus.

 

tedros adhanom ghebreyesus

Gli esperti internazionali a febbraio, alla fine della missione a Wuhan, avevano già anticipato di ritenere «estremamente improbabile» che il Sars-CoV-2 sia sfuggito per un incidente dall'Istituto di virologia di Wuhan, il famoso (e per i complottisti famigerato), laboratorio dove si studiavano anche i pipistrelli.

 

Come hanno ricavato questa «quasi certezza» i ricercatori dell'Oms? Discutendo con i colleghi cinesi e visitando la struttura a metà gennaio, quando finalmente sono stati ammessi a Wuhan per un'indagine durata un mese, con due settimane trascorse in una stanza d'albergo per la quarantena. In quel laboratorio e negli altri visitati a Wuhan, compreso uno che era stato spostato il 2 dicembre 2019 vicino al mercato Huanan, non sono state comunque rilevate «falle nella sicurezza».

BEN EMBAREK E LA MISSIONE OMS A WUHAN

 

Ma Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell'Oms che nel gennaio del 2020 era andato a Pechino a congratularsi con Xi Jinping per la reazione efficace della Cina ed era stato bollato da Donald Trump come «marionetta del Partito comunista» ha improvvisamente cambiato linea: ora dice che bisogna tornare ad indagare, «tutte le ipotesi sono ancora sul tavolo», servono «dati più robusti» anche sul laboratorio. «Il quadro è parziale, le autorità cinesi non sono state trasparenti, non hanno fornito dati cruciali», ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca senza fare riferimento al laboratorio di Wuhan.

joe biden

 

E subito l'Amministrazione Biden ha coalizzato un gruppo di 14 Paesi nella denuncia di ritardi e omissioni e invocato una «Fase 2» di inchiesta in Cina. Tra i firmatari della dichiarazione del Dipartimento di Stato di Washington, i governi di Australia, Canada, Giappone, Gran Bretagna e Sud Corea.

 

L'Unione Europea ha espresso preoccupazione, ma in forma più sfumata: «La missione è stata un primo passo utile, ma ha avuto un limitato accesso ai primi dati e campioni raccolti dai cinesi» a Wuhan all'inizio dell'epidemia. «Se l'Oms crede di dover indagare ancora e non ha trovato niente sulle origini del coronavirus in Cina, è chiaro che deve spedire i suoi ricercatori in altri Paesi del mondo, magari anche nel laboratorio militare americano di Fort Detrick», ribatte il ministero degli Esteri di Pechino. Gli scienziati Oms non sono nemmeno certi che il coronavirus sia partito dal mercato Huanan di Wuhan, dove si vendeva principalmente pesce, ma c'erano anche banchi di carne selvatica e gabbie con animali vivi.

 

joe biden presenta l american jobs plan

Il loro studio ammette la carenza di «raw data», tutti i dati grezzi sulle cartelle cliniche dei primi pazienti: è stato fornito solo un riassunto statistico secondo il quale dei 174 primi casi, registrati dai cinesi a partire dall'8 dicembre 2019, solo il 28% aveva un collegamento con il mercato Huanan; il 23% era passato attraverso altri mercati di Wuhan e il 45% non aveva «una storia di esposizione» ad alcun mercato. Per mesi le autorità cinesi hanno passato alla loro stampa notizie sull'individuazione di «tracce di coronavirus» negli scatoloni dei surgelati alimentari importati dall'estero.

 

I ricercatori dell'Oms non hanno scartato del tutto l'ipotesi della contaminazione degli imballaggi nella catena del freddo, ma non hanno trovato alcun caso di contagio con il personale che li ha maneggiati.

 

Perché neanche la propaganda di Pechino li ha trovati. La ricerca valuta come «molto probabile» il passaggio del coronavirus da un animale «serbatoio» a uno «ospite» e quindi il salto al genere umano. I pipistrelli restano i principali indiziati, seguiti dai pangolini.

joe biden xi jinping

 

Ma ammesso che il primo «colpevole» della lunghissima evoluzione e adattamento del coronavirus sia stato il pipistrello, bisogna continuare a studiare per identificare la specie intermedia che ha permesso al Sars-CoV-2 di insediarsi nell'organismo umano.

 

laboratorio di wuhan

Si è molto parlato dei pipistrelli che infestano le grotte dello Yunnan, lontane duemila chilometri da Wuhan, dove aveva fatto lunghe ricerche la professoressa Shi Zhengli dell'Istituto di virologia di Wuhan, soprannominata Bat Woman. Ma gli esperti dell'Oms spiegano che i pipistrelli portatori del coronavirus potrebbero essere annidati in altri Paesi e «il percorso è stato molto complesso». Inutile leggere le 120 pagine di relazione se si vuole sapere perché l'epidemia abbia investito per prima Wuhan. l'Oms osserva solo che «un focolaio esplosivo cominciò a Wuhan nel dicembre 2019. Solo i casi più gravi furono esaminati e riconosciuti dal sistema sanitario cinese». Dopo 16 mesi, 128 milioni di malati e 2,8 milioni di morti, il mondo aspetta ancora una spiegazione.

xi jinping wuhan institue of virology pipistrelli joe biden

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)