kvaratskhelia 58

HO VISTO “KVARADONA” - LA PIÙ BELLA SCOPERTA DI INIZIO CAMPIONATO È KHVICHA KVARATSKHELIA, L’ATTACCANTE GEORGIANO DEL NAPOLI – IN SERIE A NESSUNO RIESCE FINORA A LIMITARLO: È ENTRATO IN 5 GOL DEL NAPOLI (4 SUOI PIÙ UN ASSIST) E HA GIÀ FATTO DIMENTICARE INSIGNE. IN GEORGIA LO PARAGONANO A MESSI, A CASA SUA LO CHIAMANO TUTTI, DA SEMPRE, ZIZÌ, CHE UN PO' SOMIGLIA A ZIZOU. E IN EFFETTI, A PENSARCI BENE, QUEL DRIBBLING DI SUOLA IN LAZIO-NAPOLI, A QUALCUNO HA FATTO PENSARE A... - VIDEO

 

Andrea Sorrentino per “il Messaggero”

 

kvaratskhelia 69

Un angolano-portoghese e un georgiano stanno prendendo a pallate la serie A: united colours of football, che il mondo sia con voi. Ali sinistre, ma di piede destro, ed è un piede che può essere piuma e può essere ferro, a seconda delle necessità. Dribblano, rientrano, assistono, segnano.

 

Con gambe al titanio: quando partono non li fermi più, devi solo soffocarli nella culla, a inizio azione, sennò è notte. Due cicloni. Due irediddio. Due ragazzi, tra l'altro: uno ha 23 anni e l'altro 21. Peccato che non siano italiani e non se li possa spupazzare il ct Mancini, ma questo è un altro discorso, già vecchio e tanto doloroso. Ma intanto se li gode la serie A, ed è una piccola fortuna.

 

All'anagrafe hanno nomi infiniti: uno è Rafael Alexandre da Conceicao Leao, nato a Lisbona 23 anni fa, l'Angola nel dna dei genitori; l'altro addirittura è Khvicha Kvaratskhelia da Tbilisi, e infatti tifosi, telecronisti, titolisti e maestranze varie si rifugiano sui più rassicuranti Leao e Kvara, che già la vita è tanto difficile di suo. I due ragazzotti hanno talento visibile, gli fuoriesce dal corpo appena li vedi in azione, sono stati gli eroi della quinta giornata: Leao ha spaccato il derby in due, Kvara ha dato spettacolo in Lazio-Napoli, e l'ha decisa.

kvaratskhelia 56

 

IL MIGLIORE DEL CAMPIONATO

Leao lo conoscevano già bene, da molto prima che dominasse da solo il derby di Milano con due gol e un assist (primo portoghese a segnare in un derby), e non crediate sia una cosa qualsiasi risolvere un Milan-Inter, dentro quello stadio.

 

E con quell'incedere portentoso e poderoso, leggero e pesante al tempo stesso, e la caratteristica unica di sorridere sempre, mentre corre e mentre calcia, figurarsi quando segna. Ma lui ormai sta nel nostro campionato, e a Milano, perfettamente a suo agio. Non a caso è campione d'Italia in carica, anzi di più: del Milan scudettato a maggio è stato capocannoniere con 11 gol, ed è stato persino eletto miglior giocatore del campionato, del resto soprattutto nelle ultime settimane fu decisivo, con un paio di assist a Tonali nella vittoria di Verona, col gol sospiratissimo all'Atalanta nella penultima, coi tre assist nel trionfo col Sassuolo.

 

kvaratskhelia

Di Leao sappiamo già molto, se non tutto, e lo conosciamo da tre anni, da quando approdò qui da Lille, e gli abbiamo visto già segnare un gol storico, il più veloce nella storia della serie A: lo rifilò nel 2020 al Sassuolo, sempre il Sassuolo, dopo 676, un fulmine in tutto. E di lui conosciamo anche le indolenze, quelle pause che a volte diventano lunghe qualche partita, quell'inabissarsi misteriosamente prima di riemergere, ma a chi possiede il dono del talento non si può anche chiedere la costanza di rendimento.

 

Conosciamo qualcosa anche delle sue abitudini fuori dal campo, sappiamo che è appassionato di rap e che ha inciso già un cd, che a volte ha girato per Brera e il quadrilatero della moda vestito come un damerino à la page, un po' fashion victim come si conviene a certi giovanotti di fresca ricchezza (ma guadagna poco per gli standard del Milan e della serie A: 1,4 milioni l'anno, avrà l'aumento), qualche mese fa l'hanno visto in giro con fidanzata e borsetta griffatissima a tracolla, mica da tutti.

 

LO CHIAMANO ZIZÌ

Invece quasi nessuno conosceva Kvara, ed è stata la più bella scoperta di queste settimane. E' il terzo georgiano nella storia della serie A dopo Kaladze e Mchelidze, e proprio Kakha Kaladze era qualche anno che lo consigliava in giro, ai suoi vecchi sodali del Milan.

kvaratskhelia 58

 

Come a Gattuso, quando allenava il Napoli. Così De Laurentiis cominciò a interessarsi alla cosa e in capo a un paio d'anni ha poi ingaggiato questo georgiano che in campo sembra danzare, prima di scaricare la sua potenza, e che giocava nel Rubin Kazan, prima che la guerra tagliasse fuori le squadre russe dallo sport. Così eccolo avvicinarsi all'Italia e al Napoli, prendere un tè a casa di Spalletti qualche mese fa, fino all'ingaggio.

 

A casa sua qualcuno lo chiama il Messi georgiano, e sono senz' altro dolci e amichevoli iperboli, ma qui in serie A finora nessuno riesce davvero a contrastarlo o a limitarlo, fin dall'esordio alla prima di campionato contro il Verona.

 

Ha steccato solo la partita di Firenze, ma nel frattempo è entrato in 5 gol del Napoli (4 suoi più un assist) come non capitava da anni in un avvio di serie A, e sostanzialmente ha già fatto dimenticare Insigne: già, è arrivato per giocare proprio nello stesso ruolo e partendo dalle stesse zone di campo, un altro magari si sarebbe intimidito. Invece la questione non si è posta proprio. Kvara è un giocatore che già sa il fatto suo, e ha una maturità nello stare in campo che colpisce e abbaglia, anche al di là del tiro formidabile che si ritrova, e dell'abilità nel dribbling a rientrare.

 

napoli monza kvara

E' proprio uno che conosce già il mestiere, a soli 21 anni, e che a detta di Spalletti «sa pulire ogni pallone», mica una cosa che si dice a tutti. E con Luciano, che di giocatori ne ha fatti crescere e sbocciare a decine, Kvara progredirà ancora, per arrivare a chissà quali vette. A proposito, anche in famiglia sono venuti a patti con la difficoltà di pronuncia del nome, e lo chiamano tutti, da sempre, Zizì, che un po' somiglia a Zizou. E in effetti, a pensarci bene, quel dribbling di suola a Luis Alberto in Lazio-Napoli, con giravolta e gran tiro sul palo, qualche cuore di esteta l'ha fatto sussultare, e sì, a qualcuno ha fatto pensare a Zidane. Ma andiamoci piano.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…