vonn goggia

"YOU, AGAIN!" IN VAL D’ISERE SUPER VONN E SOFIA GOGGIA RITROVANO I SUPERPOTERI! LA SCIATRICE AZZURRA E’ SECONDA: DOPO 9 MESI TORNA SUL PODIO E OGGI NEL SECONDO SUPERG CONQUISTA IL TERZO POSTO - L’AMERICANA INVECE HA PRESO UN TURNO DI RIPOSO PER DARE TREGUA AL GINOCCHIO…- VIDEO

Da gazzetta.it

 

vonn goggia

"You again?" aveva detto ieri Sofia Goggia a Lindsey Vonn subito dopo il traguardo, quando la vede sorridente nel box della vincitrice. Oggi alla stessa domanda, per fortuna può rispondere lei. Sofia Goggia è di nuovo sul podio del secondo superG di Val d'Isere, mentre la campionessa americana ha preferito prendersi un turno di riposo per dare tregua al ginocchio che dopo la vittoria di ieri l'ha richiamata alle sue priorità: i Giochi olimpici. Il record di Stenmark, 86 vittorie in Coppa, contro le sue 78, può attendere. "Ogni vittoria è importante, soprattutto a questo punto della carriera, ma la cosa fondamentale è aumentare la fiducia in vista di febbraio" spiegava ieri l'americana, che saltò i Giochi di Sochi per infortunio.

 

Dunque oggi la vittoria è andata all'austriaca Anna Veith-Fenninger in 1'05"77 che torna a vincere per la 15ª volta in carriera a circa due anni dall'ultimo successo ottenuto nel gigante di Meribel nel 2015, a cui è seguito un lungo infortunio al ginocchio sinistro, per cui sono stati necessari due interventi. Alle sue spalle Tina Weirather, vincitrice a Lake Louise e in testa alla classifica di specialità, e la nostra Sofia Goggia che conquista il 15° podio in carriera, il secondo stagionale per l'Italia. In Val d'Isere, la 25enne bergamasca era già salita altre tre volte sul podio: oltre al 2° posto di ieri era stata terza in discesa e combinata la stagione scorsa.

 

goggia

IL COMMENTO — «Ho fatto una buona gara, sono contenta per l'atteggiamento e sto attraversando un periodo dove sto ritrovando me stessa - confessa la 25enne delle Fiamme Gialle -. Oggi sono partita sapendo che mi ero liberata di un peso. Ieri sera mi sono immersa fino alle ginocchia in una Jacuzzi, l'ho fatto come rito propiziatorio come avevo fatto l'anno passato ed è andata bene». La Goggia ha chiuso a soli tre centesimi dalla Weirather, pagando una partenza infelice («Mi è scivolato il bastone») ma da metà percorso in giù è stata quasi perfetta. «Ho sciato forte - conferma -. Queste due gare sono andate bene, sono una bella iniezione di fiducia. Ma ora subito in palestra per preparare il gigante di Courchevel».

 

Bene anche il resto della squadra: Federica Brignone è 7ª a 1"09; 10ª Anna Hofer, partita col pettorale 35. Subito dietro un'ottima Nicole Delago, poco più in là Nadia Fanchini (14ª) e Johanna Schnarf (16ª), a punti anche Marta Bassino (23ª), fuori dalle prime 30 Elena Fanchini e Federica Sosio. «Mi sono sentita bene ma non mi aspettavo di prendere un secondo - ammette la Brignone -.

vonn goggia

 

Sono arrabbiata con me stessa perché si poteva osare. Questo tracciato in realtà non dà tanto ritmo e con tre porte diritte e un angolo ho fatto fatica: si va veloce ma non c'è mai pendenza». Giornata da ricordare anche per Anna Hofer, che ha conquistato il miglior risultato in carriera in Coppa. «Oggi è andata molto male, la neve era aggressiva e non sono mai riuscita a togliermi dagli spigoli», il commento della Schnarf mentre la Bassino si dice «contentissima della mia gara fino a metà tracciato, poi ho cominciato a perdere terreno quando bisognava fare più velocità. L'anno scorso mi è successa la stessa cosa su questa pista, dovrò lavorare molto sotto questo aspetto».

 

Nella classifica di coppa del Mondo comanda sempre l'americana Mikaela Shiffrin con 521 punti davanti alla tedesca Viktoria Rebensburg con 412, quinta Goggia con 254.

 

 

 

 

LINDSEY RITROVA I SUPERPOTERI

 

Flavio Vanetti per il Corriere della Sera

 

 

GOGGIA

Aksel Lund, Lindsey, Sofia. È il giorno dei grandi ritorni, nello sci e ciò avviene secondo diverse declinazioni: Aksel Lund Svindal si riappropria della «sua» Saslong, centrando il sesto successo in Val Gardena, il secondo in discesa; poco prima, a Val d' Isère, Lindsey Vonn aveva conquistato la vittoria numero 78 nella Coppa del Mondo, avendo sempre più a tiro il primato assoluto (86) di Ingemar Stenmark; a suo fianco, Sofia Goggia, il volto da podio dell' Italia, la faccia finalmente sorridente di una ragazza che ora ti invita a guardare, nella sua impresa da piazza d' onore, «al lato umano e non a quello tecnico». Per Sofi è il primo «top three» della stagione ed è la cesura a un momento di crisi: «Ma crisi vuol dire opportunità: quanto mi è successo fin qui servirà da lezione».

 

 

VONN

In realtà gli azzurri sorridono anche in Gardena, perché se da un lato la Saslong, dopo le bastonate nel superG di venerdì, è di nuovo impietosa con Peter Fill - un sasso spacca la soletta dello sci sinistro: 57° posto, un' umiliazione che Peter, detentore dal 2016 della coppa di specialità, non meritava - dall' altro restituisce fiducia a Innerhofer e a Paris. Christof è quinto (il quarto posto glielo leva il 23enne Gilles Roulin, per gli svizzeri il nuovo Bernhard Russi), mentre Dominik chiude sesto ex aequo con l' austriaco Baumann. Sono segnali importanti, però Svindal, tornato leader della Coppa generale, è sceso cattivo come non mai. Virtualmente imbattibile. Ha rifilato mezzo secondo al connazionale Jansrud (più bravo di lui nella parte alta), 85 centesimi a Franz, 1 secondo a Roulin.

 

VONN

Zoppica ancora, per i postumi del quarto grave infortunio della carriera, ma quando ha gli sci ai piedi non è di questo pianeta. Poi, di Aksel piacciono i modi: gentile e galantuomo, ha sottolineato come la presunta gara perfetta non sia tale «perché Kjetil a tratti mi è stato superiore».

 

Anche Lindsey Vonn ha colpito per gli atteggiamenti «fair». Ha confessato di essersi emozionata nel vedere il padre Alan piangere al parterre («L' ho voluto con me, era la prima volta a Val d' Isère») e ha rivelato sia le debolezze sia la forza di una campionessa inarrivabile: «Non ero sparita: semplicemente, ho avuto un brutto inizio di stagione. Il mio corpo non è a posto, ma l' importante è essere forti di testa per arrivare all' obiettivo dell' annata: i Giochi olimpici». Non è sola a usare la mente, di questi tempi.

lindsey vonnGOGGIA

 

Lo fa pure Sofia Goggia: «Ho ripensato al lavoro svolto e ho preso coscienza delle mie possibilità». L' avvio difficile aveva generato pressione, «ma adesso ho sganciato lo zaino pesante ed è scattato un clic che ridà leggerezza». Serve il passo successivo: la continuità. Sofia alla Vonn ha detto «you again!» e questo suona come sfida: «Vediamo dove mi conducono le mie vibrazioni: ci sono margini per sciare meglio. Ma solo se fai girare al massimo il motore della tua Ferrari puoi acchiappare le tante Mercedes che ci sono in pista».

VONNGOGGIA VONN

 

GOGGIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...