sharapova

ANCHE LE ZARINE PIANGONO: LA SHARAPOVA E’ IN CRISI – UNDICI MESI DOPO IL RIENTRO "MASHA" E’ ANCORA NUMERO 41 E A INDIAN WELLS VA SUBITO KO PRESA A PALLATE DALLA NIPPONICA OSAKA: “SONO FRUSTRATA. DA QUANDO SONO TORNATA IN CAMPO HO AVUTO TROPPI...”

sharapova

Riccardo Crivelli per la Gazzetta dello Sport

 

Anche le zarine piangono.

Che ti succede, Masha? Un anno fa, di questi tempi, la Sharapova contava i giorni che la separavano dal rientro (fine aprile a Stoccarda) e intorno a lei era tutto un florilegio di vaticini sulle (poche) settimane che avrebbe impiegato a tornare nella top ten, in un tennis femminile senza padrone e con l' eterna nemica Serena lontana per maternità.

 

FRUSTRAZIONE E invece, dodici mesi più tardi, la classifica continua a latitare e Maria fatica a lasciare una traccia sostanziale su un circuito che cambia protagoniste praticamente ogni settimana ma sembra non trovare più un posto adeguato al suo talento e alla sua storia. Per di più, stanotte, è rientrata pure la Williams, e non certo per recitare da comparsa. Il 7 marzo 2016, giorno del giudizio della conferenza stampa in cui annunciò la positività al meldonium, la Sharapova era numero 7 del mondo. Si immaginava potesse recuperare con agio quelle vette, e invece galleggia ancora al numero 41.

 

sharapova

Soprattutto, nonostante il successo a ottobre nel torneo di Tianjin, non ha mai inciso negli appuntamenti clou, vale a dire i due Slam giocati (Us Open a settembre e Australian Open a gennaio) e i Premier di Madrid, Roma e Pechino. E questa parte di stagione, se possibile, le sta riservando delusioni ancor più cocenti, con due eliminazioni al primo turno nelle ultime due uscite, a Doha e a Indian Wells.

 

Nel deserto californiano, ieri notte, Masha è stata presa a pallate dalla ventenne giapponese Osaka, 44 del mondo, che l' ha sostanzialmente scherzata ogni volta che Maria ha dovuto far ricorso alla seconda di servizio, ottenendo il 75% di punti in risposta.

 

sharapova

Una sconfitta brutta, bruttissima, che la vincitrice di cinque Slam non ha certo nascosto dietro parole di circostanza: «Ho cercato di lavorare su alcuni aspetti fisici da quando sono rientrata, ma ho avuto troppi stop and go per gli infortuni che non mi hanno permesso di consolidare un ritmo di gioco accettabile. E' frustrante perdere match del genere, dopo Doha non sono state due settimane facili, devo recuperare in pieno la salute e mi serve tempo. Ma ci sono già passata e so che tutto questo fa parte del processo di crescita».

 

CONCAUSE Non c' è dubbio che i problemi fisici siano la causa primaria dell' avvicinamento troppo rallentato e non ancora completato a un livello analogo a quello precedente la squalifica. L' anno scorso, giocati tre tornei dal rientro e saltato il Roland Garros per le infuocate polemiche legate alla concessione della wild card, si è infortunata a una gamba prima della stagione sull' erba, una delle sue superfici d' elezione. Senza contare gli ormai eterni acciacchi alla spalla destra.

sharapova

 

Per una trentenne dalla carriera lunghissima costretta a una pausa forzata (e in quei mesi si è dedicata anche a molto altro, tra masters universitari e stage aziendali), la qualità degli allenamenti è fondamentale, e infatti Maria si sta muovendo male soprattutto negli spostamenti laterali ed è sicuramente appesantita. In un tennis femminile in cui la prepotenza fisica delle nuove generazioni si sta prendendo piano piano la scena, Halep a parte, una condizione atletica perfetta è una qualità imprescindibile.

 

sharapova

E poi conta il discorso tecnico: la Sharapova ha un gioco basico e sostanzialmente monocorde, fondato sulla potenza dei colpi a rimbalzo. Un' attaccante da fondo che ama dettare subito il ritmo e che perciò ha bisogno del servizio, invece sempre più balbettante, anche per la spalla. La sua forza dirompente, in aggiunta, si scontra ormai con giocatrici addirittura più potenti di lei e con una palla che viaggia più veloce, come appunto la Osaka, che tira ogni colpo a tutto braccio.

 

MARIA SHARAPOVA 3

Infine, Maria resta la figura più iconica del circuito per carisma e fascino, ma le troppe sconfitte e la condizione altalenante non ne fanno più uno spauracchio per le colleghe, molte delle quali, poi, quando la affrontano ci mettono pure il pepe dell' antipatia personale, soprattutto dopo la vicenda doping. Masha si era posta l' obiettivo di Tokyo 2020 e al pubblico deluso di Indian Wells ha dato appuntamento all' anno prossimo. Ma il tempo della zarina pare ormai evaporato.

 

MARIA SHARAPOVA 2MARIA SHARAPOVA 4SHARAPOVASHARAPOVA 2SHARAPOVASHARAPOVASHARAPOVASharapova-BouchardSHARAPOVAmaria sharapova

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...