1. STASERA MI FUMO UN TOSCANO IN COMPAGNIA DEL CLAN DEI BOLOGNESI: NONNA PINA CANCELLIERI CON MARITO PELUSO, LO SMONTEZEMOLATO CON LA MOGLIE SCOLLATA IN STILE DOMINATRIX, IL FELSINEO PIERFURBY HA SPEDITO LA PADRONE AZZURRA CALTAGIRONE CHE HA SCODELLATO UNA STILE DARK, IL GRAN PATRONO DELLA CITTÀ PIERO GNUDI, ATTAVOGLIATI DAL PRIMO IMPRENDITORE BOLOGNESE GAETANO MACCAFERRI 2. MA LA SERATA SARÀ RICORDATA SOPRATTUTTO PER IL RITORNO IN SOCIETÀ DI ETTORE LIN-GOTTI TEDESCHI CHE SI È STRAFUMATO UN SIGARONE ALLLA FACCIA DI BERTONE
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
DAGOREPORT
Fumo libero, ieri a Palazzo Barberini, per il lancio del nuovo sigaro toscano dedicato a Mascagni nel 150esimo anniversario dalla nascita. Tutti in fila ad omaggiare i padroni di casa Gaetano Maccaferri e Aurelio Regina, in una scenografia da gran ballo delle debuttanti (o ributtanti, a seconda dei disgusti).
Imprenditori, manager, banchieri e tutto il repertorio della Roma potentona ha assistito alla reunion del potente Clan dei Bolognesi che, pur orfani di un Romano Prodi impegnato a New York a riferire allâOnu del suo lavoro sullâAfrica, si sono ritrovati, abbracciati e coccolati: dai Maccaferri, appunto, a Luchino di Montezemolo, da Piero Gnudi alla ministra Cancellieri. Assenti i politici, sempre più restii a partecipare a questo tipo di eventi per paura dei pomodori allâuscita, ed i molti che sono volati a New York al seguito di Enrico Letta.
La cena, leggera e sudata, è stata allâinsegna del risotto al Castelmagno e filetti di pesce. Poi tutti a fumarsi Mascagni e a bere Nonino, tra convenevoli ed affari. Ma le nuvole bianche che salivano dalle bocche degli oltre 300 ospiti del duo Maccaferri-Regina non hanno potuto annebbiare le preoccupazioni del jet set industriale per ciò che stava accadendo qualche chilometro più in là , dove Berlusconi aizzava i suoi parlamentari e ministri a firmare dimissioni in bianco.
Che succederà ? E giù tutti a fare previsioni, commenti, auspici ed illusioni. Fino allâarrivo, a cerimonia iniziata, di Lettazio che con il suo sorriso accomodante ha tranquillizzato tutti: âle colombe non soccomberannoâ.