salvini santalucia

TOGHE-GOVERNO: SCONTRO TOTALE – SALVINI SCATENA L’ASSALTO AI MAGISTRATI DOPO LA RICHIESTA DI SEI ANNI PER IL CAPITONE SUL CASO OPEN ARMS. MA L’ANM INSORGE: “BASTA PRESSIONI SUI GIUDICI E INSINUAZIONI SULLA GIUSTIZIA” – IL LEADER LEGHISTA: “NON MOLLO, IO NON MI ARRENDO” - IN CAMPO ANCHE LA RUSSA: “I PM NON POSSONO CORREGGERE LE NORME CHE NON CONDIVIDONO” – L’EX MAGISTRATA SIMONETTA MATONE, ORA DEPUTATA DELLA LEGA, SPARA A PALLE INCATENATE CONTRO L’ANM: “LUPO VESTITO DA AGNELLO”

Gabriella Cerami per “la Repubblica” - Estratti

 

MATTEO SALVINI NEL VIDEO SUL CASO OPEN ARMS

Il governo aggredisce. La magistratura reagisce contro quelle che definisce «forme di pressione sui giudici» e «insinuazioni sulla giustizia». La giunta esecutiva sezionale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati interviene duramente per difendere il lavoro dei colleghi dalle offese di tanti esponenti della maggioranza e del governo, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni.

 

Gli attacchi contro le toghe, che non accennano a placarsi, sono partiti quasi per riflesso condizionato dopo la richiesta del pubblico ministero di condannare Matteo Salvini a sei anni di carcere per il sequestro, nel 2019, dei migranti della Open Arms, quando il leader leghista era titolare del dicastero degli Interni del governo Conte I.

 

giuseppe santalucia

Due giorni fa, solo mezz’ora dopo la requisitoria, la presidente del Consiglio era infatti intervenuta con un post sui social in difesa di Salvini in cui metteva in dubbio il lavoro dei magistrati: «Trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall’immigrazione illegale è un precedente gravissimo».

 

Per i magistrati e i partiti di opposizioni è gravissimo piuttosto il tentativo, da parte dell’esecutivo, di voler condizionare le scelte dei giudici facendo incursione in un campo, quello giudiziario, che sulla base della separazione dei poteri non gli appartiene e dovrebbe invece essere guardato con rispetto perché è con rispetto che si aspettano le sentenze.

 

Nel frattempo lo stesso Salvini rilancia e convoca un consiglio federale d’urgenza per pianificare la mobilitazione leghista: «Arrendermi? Mai. Io non mollo». E aggiorna anche la sua biografia Controvento con tredici pagine intitolate «Processo a un italiano». E lo spalleggia anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro: «La difesa dei confini è sacra!

MATTEO SALVINI NEL VIDEO SUL CASO OPEN ARMS

 

Non si processa chi difende la patria!». Dunque il sindacato delle toghe non può che stigmatizzare le «reazioni scomposte», da parte di esponenti politici, che non hanno fatto altro che alzare ancora di più l’asticella della guerra che il governo si è intestata contro di loro. Reazioni simili non si vedevano dai tempi dalle inchieste giudiziarie a carico di Silvio Berlusconi.

 

Per questo l’auspicio dell’Anm è che adesso i magistrati possano «svolgere la loro delicatissima funzione in piena libertà ed indipendenza».

 

IGNAZIO LA RUSSA ALLA CERIMONIA DI CONSEGNA DEL VENTAGLIO

Questo nuovo capitolo della battaglia della politica contro la magistratura si inserisce, e diventa il pretesto di una possibile ulteriore accelerata, nella questione caldissima della legge Nordio, ovvero della riforma per separare le carriere tra pubblico ministero e magistrati giudicanti. Pertanto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ci tiene a precisare «che la premier attacca i pubblici ministeri, cioè magistrati, ma non giudici». Come se attaccare i pm fosse legittimo, ancor di più se a farlo è il capo del governo. «Non è questione di lana caprina», insiste la seconda carica dello Stato: «Sono la pubblica accusa e questo fa venire in mente che c’è una discussione aperta sulla separazione delle carriere».

simonetta matone

 

Un altro assalto che costringe l’Anm a ricordare che «i colleghi hanno rassegnato, con compostezza e diffuse argomentazioni giuridiche, le conclusioni di un processo delicato sotto molteplici punti di vista. Sarà il tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà».

 

Contro queste dichiarazioni si scaglia proprio una ex magistrata, Simonetta Matone, ora deputata della Lega, per la quale «l’Anm è il lupo vestito da agnello. Se qualche magistrato desidera far politica per abbattere i confini, può sempre candidarsi insieme a Ilaria Salis».

 

MATTEO SALVINIgiuseppe santalucia

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...