
NON PASSA LO STRANIERO – L’ULTIMA SPARATA DI TRUMP CHE HA ANNUNCIATO DI VOLER DEPORTARE UN MILIONE DI IMMIGRATI ILLEGALI NEL 2025 - L’OBIETTIVO È SUPERARE I 400MILA ESPULSI DA OBAMA DEL 2016, MA L’AMMINISTRAZIONE DI “THE DONALD” NON STA FACENDO BENE I CONTI: LA MISSIONE È DIFFICILE PER LA CARENZA DI FONDI, DI PERSONALE E, SOPRATTUTTO, PERCHE' SONO I GIUDICI A DELIBERARE SULL’EVENTUALE DEPORTAZIONE - UNA DELLE STRATEGIE È TROVARE UN MODO PER ESPELLERE 1.4 MILIONI DI IMMIGRATI GIÀ CON FOGLIO DI VIA CHE...
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
donald trump meme by edoardo baraldi
Un milione di immigrati illegali da deportare nel 2025. L’Amministrazione Trump avrebbe indicato l’obiettivo, assai ambizioso, per superare nettamente il “record” di Obama che espulse 400mila persone nel 2016. A riferirlo al Washington Post sono alcuni funzionari che però non hanno dettagliato come l’Amministrazione intenda fare e nemmeno quale è la contabilità alla base dell’obiettivo. Al momento sembra una missione assai difficile per la carenza di fondi, di personale e soprattutto per il fatto che la maggior parte degli immigrati hanno il diritto che sia un giudice a deliberare sul loro status e sull’eventuale deportazione.
MIGRANTI IN CATENE DEPORTATI DA TRUMP
Ma il piano è comunque in fase avanzata e l’architetto è Stephen Miller, consigliere per la politica domestica e punto di riferimento per le politiche sull’immigrazione. Una delle strategie prese in considerazione è trovare un modo per espellere rapidamente 1.4 milioni di immigrati già con foglio di via ma che vengono rifiutati dal paese di appartenenza. Si sta lavorando – spiegano le fonti al quotidiano della capitale – con almeno 30 Paesi affinché ospitino gli immigrati che non sono loro cittadini. È un’operazione, tuttavia, complessa e che finora non ha prodotto risultati tali da lasciare ipotizzare di raggiungere la cifra di 1 milione di espulsioni.
Anche perché ogni caso va trattato singolarmente e i tempi non sono rapidi. A complicare gli sforzi è inoltre la mancanza di fondi. Nella bozza di budget federale approvata giovedì dal Congresso c’è uno stanziamento ulteriore per il potenziamento dei controlli alla frontiera meridionale oltre che un aumento del personale e dello staff per le deportazioni. Ma le cifre non sarebbero, secondo gli esperti, tali da poter raggiungere l’obiettivo.
La portavoce del Dipartimento per la Homeland Security Tricia McLaughlin, ha comunicato che a fine marzo le deportazioni superavano quota 100mila anche se il numero è una combinazione fra gli arresti negli Usa e anche i divieti di ingresso comminati agli immigrati negli aeroporti e nei posti di frontiera di terra e mare.
L’Amministrazione, intanto, si trova alle prese con il caso del cittadino del Salvador residente in Maryland erroneamente deportato. Si tratta di Kilmar Abrego Garcia mandato in Salvador il 15 marzo nonostante un ordine di restrizione che ne impediva il trasferimento. Venerdì Paul Xinis, giudice distrettuale di Washington, ha chiesto agli avvocati del Dipartimento di Giustizia di rivelare il luogo dove è detenuto l’uomo e di aggiornare quotidianamente la corte e quindi garantire il suo rientro negli Stati Uniti.
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DONALD TRUMP ALLA CENA DI GALA DEL NATIONAL REPUBLICAN CONGRESSIONAL COMMITTEE
immigrati irregolari deportati dagli stati uniti a guantanamo
brasiliani deportati in mnette dagli stati uniti 1
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