donald trump cameriere di elon musk - immagine creata con grok

TRUMP E MUSK COME RENZI E CALENDA: DUE EGO STRABORDANTI NON POSSONO CONVIVERE – LE OCCASIONI DI SCONTRO TRA IL TYCOON E IL MILIARDARIO KETAMINICO ARRIVERANNO PRESTO SU UNA LUNGA SERIE DI TEMI: I DAZI E LE FABBRICHE IN CINA DI TESLA, I TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA E LA BASE REPUBBLICANA. ELON E DONALD SONO ABITUATI A SPLENDERE DI LUCE PROPRIA: CHI PREVARRÀ? – GLI SCAZZI SONO GIÀ COMINCIATI SULLA POLITICA DEI VISTI AGLI IMMIGRATI: TRUMP HA PRESO LE DIFESE DI MUSK, MA I SUOI STORICI SEGUACI (BANNON COMPRESO) SI SONO INALBERATI

 

USA: TRUMP COME MUSK A FAVORE DEI VISTI AI MIGRANTI QUALIFICATI, "SONO UN GRANDE STRUMENTO"

ELON MUSK PERSONA DELL ANNO - MEME BY EMILIANO CARLI

(Agenzia_Nova) - Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump si è espresso a favore del visto H-1b, concesso dal governo statunitense a immigrati qualificati che svolgono professioni specialistiche, dopo che alcuni media avevano parlato di possibili scontri sul tema all'interno della sua amministrazione, visto che Elon Musk si era detto a favore dello strumento.

 

"Mi sono sempre piaciuti quei visti. Sono sempre stato a favore", ha detto Trump in un'intervista telefonica al "New York Post", ripreso da "Washington Post". E ha aggiunto: "Ho diversi (lavoratori) con visto H-1b nelle mie proprietà. Sono stato un sostenitore del H-1b e l'ho usato molte volte. E' un grande programma".

 

I commenti sono arrivati dopo che l'imprenditore Elon Musk avevano definito essenziali per l'industria tecnologica tali programmi di immigrazione: una posizione contraria rispetto alla linea anti-immigrazione dei Repubblicani. Ad esempio l'ex consigliere di Trump Steve Bannon, che ha criticato la posizione di Musk, ha detto in passato che il sistema permette alle compagnie di sfruttare il lavoro a basso costo dei migranti a scapito dei cittadini statunitensi.

 

elon musk sul palco del comizio di trump a butler, pennsylvania

Il "Washington post" ricorda che la posizione di Trump sul tema è cambiata nel tempo e che nel 2016 si era espresso contro anche se il sistema era rimasto in vigore durante il suo mandato, fino a un blocco temporaneo di tutti i visti - compreso l'H-1b - nel 2020. Ad oggi la posizione di Trump sul tema della migrazione, scrive "Washington Post", è orientata a combattere i flussi illegali e questo potrebbe avvantaggiare la situazione degli imprenditori - Musk compreso - che fanno affidamento a specifici programmi di immigrazione per attrarre professionisti qualificati. Secondo il servizio di immigrazione degli Usa, nel 2024 e' stata Amazon l'azienda che ha fatto piu' uso del visto H-1b, con 9.265 richieste, seguita da Google, Meta, Apple e Itm.

 

Trump-Musk, convivenza impossibile due miliardari destinati a divorarsi

Estratto dell’articolo di Bill Emmott per “La Stampa”

(Traduzione di Anna Bissanti)

 

DONALD TRUMP CAMERIERE DI ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON GROK

[…] Vi sono molte incertezze sul secondo mandato di Trump alla Casa Bianca, ma una delle più fondamentali è in che modo evolverà questo duetto tra Trump e Musk. Come direbbe ancora Shakespeare, la loro potrebbe restare una commedia, intitolata forse "Gli allegri miliardari di Washington" sulla falsariga de "Le allegri comari di Windsor" del Bardo. Ma potrebbe benissimo diventare una tragedia.

 

Uno dei paradossi del presunto populismo anti-élite è il fascino che Trump esercita sugli altri miliardari, che uno immagina possano essere l'epitome della tanto detestata élite. In effetti, in America vivono più di ottocento miliardari e il mese scorso, quando Trump ha annunciato le sue nomine per il suo gabinetto e altre posizioni, è sembrato davvero che ognuno di quegli ottocento miliardari potrebbe entrare a far parte del suo governo.

 

elon musk e donald trump soldati meme

[…] Se è chiaro come il sole perché a Musk piace stare accanto a Trump, non è affatto chiaro perché Trump dovrebbe continuare ad amare che Musk gli stia accanto.

 

Elon Musk è diverso dagli altri miliardari del giro di Trump per almeno due motivi fondamentali. Il primo è che possiede una piattaforma di social media, X - che ha comprato nel 2022, quando si chiamava Twitter - per […] farne uno strumento di potere e di status politico. Il secondo motivo è che ha opinioni personali molto forti su una grande molteplicità di questioni interne e internazionali, e non si esime dal diffonderle nel mondo ad alta voce, usando X.

 

DONALD TRUMP - ELON MUSK - GIORGIA MELONI

In comune con molti altri miliardari, tuttavia, Musk ha il fatto che i suoi interessi e le sue opinioni sono in aperta contraddizione con molte - se non tutte -delle proposte avanzate da Trump durante la sua campagna elettorale e fino al 5 novembre.

 

Elon Musk è un immigrato, nato in Sudafrica e arrivato in America dal Canada. È l'incarnazione perfetta della globalizzazione: i suoi primi miliardi, riscossi con la società di pagamenti PayPal, se li assicurò grazie alla portata globale di Internet; le sue società SpaceX e Starlink dipendono in tutto e per tutto dal lancio e dalla gestione dei satelliti in orbita attorno al pianeta per clienti di tutto il mondo; la sua società di produzione di veicoli elettrici Tesla fabbrica auto e componenti per auto negli stabilimenti di Germania, Cina e Paesi Bassi, ma anche Canada e Stati Uniti.

 

elon musk comizio a filadelfia per donald trump.

Lo spettacolo teatrale dell'Amministrazione Trump ci riserverà perlopiù commedie, soprattutto quando si paleserà con chiarezza la più semplice delle contraddizioni: Trump intende occupare il centro del palcoscenico, piantarsi sotto il riflettore più luminoso e rimanervi, e tuttavia si è alleato con Musk, uno che intende comportarsi esattamente nello stesso modo. Sarà a dire poco sorprendente vedere se uno dei due si dimostrerà capace di condividere le luci della ribalta con l'altro.

 

Il vero spasso, tuttavia, inizierà quando diventeranno evidenti le contraddizioni maggiori, potenziali fattori scatenanti di un vero e proprio scontro. Durante il braccio di ferro di dicembre con il Congresso uscente per un bilancio federale di emergenza, Musk e Trump si sono sfidati per i riflettori ma anche, chiaramente, per il contenuto della proposta di legge.

 

donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 2

Musk è intervenuto per obbligare il Congresso a sfrondare alcuni punti della legge fiscale che proponeva nuove restrizioni agli investimenti in Cina delle aziende americane, che potrebbero danneggiarlo. Trump, forse, non se ne è accorto. Oppure, forse, non se ne è preoccupato proprio. Una volta formata la sua Amministrazione, tuttavia, un gran numero di potenti personaggi politici alla Difesa, alla Sicurezza nazionale, al Commercio e al Tesoro si preoccuperà moltissimo delle politiche riguardanti la Cina, e non accoglierà tanto amabilmente le interferenze di Musk che intende tutelare i propri interessi commerciali.

 

ELON MUSK DONALD TRUMP - MEME MATRIX

Le occasioni di scontro sono evidenti: per i dazi "America First" sulle importazioni versus una globalizzazione in stile Musk; per il disaccoppiamento dalla Cina versus le fabbriche in Cina di Tesla; per il conflitto tra i tagli che Musk potrebbe proporre alla spesa pubblica e i progetti che stanno al cuore a molti sostenitori repubblicani di Trump che vogliono tutelare i propri interessi.

Come e quando dovessero esplodere, i conflitti creeranno anche uno scontro eclatante tra due dei tratti psicologici più rilevanti di Trump: da una parte egli ama il potere, dall'altra brama ardentemente l'approvazione dell'opinione pubblica.

 

donald trump con elon musk all incontro di ufc al madison square garden di new york

Trump vorrà difendere il suo potere da tutti coloro che, Musk e altri miliardari inclusi, vorranno metterlo in discussione. In particolare, Trump andrà su tutte le furie con chiunque agirà o penserà in modo tale da mettere a rischio l'approvazione dell'opinione pubblica a cui anela. Le opinioni forti e spesso dogmatiche di Trump potrebbero farlo. In tal caso, Trump oserà licenziare Musk, tenuto conto che quest'ultimo potrebbe ritorcergli contro la sua piattaforma di social media X? Lo spettacolo promette di essere avvincente.

Peccato solo che non potremo limitarci a guardare gli attori, ma saremo profondamente coinvolti dalla loro esibizione.

elonia musk meme su elon musk first lady di trump 1elon musk donald trump jd vanceDONALD TRUMP - ELON MUSK - GIORGIA MELONIelonia musk meme su elon musk first lady di trump 3donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 6donald trump - elon muskelonia musk meme su elon musk first lady di trump 11elonia musk meme su elon musk first lady di trump 7donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…