TUTTO CIÒ CHE RESTA DI “MIKE”? IL RIPORTO! - "IL FATTO": "NEGLI ANNI '70 L’ITALIA SI INTERROGAVA SU MOLTI MISTERI, UNO DEI PIÙ IRRESOLUBILI ERA SE MIKE BONGIORNO E PIPPO BAUDO PORTASSERO IL PARRUCCHINO. EBBENE, IERI SERA LA MINISERIE DI RAI1 MIKE HA DETTO LA SUA. COLPO DI SCENA! IL BONGIORNO INTERPRETATO DA CLAUDIO GIOÈ DI CAPELLI NE HA TANTISSIMI, RIPORTO EXTRALARGE; MA NON SONO I SUOI, E NEMMENO TRAPIANTATI DA CESARE RAGAZZI. DAL PARRUCCHINO FANTASMA AL PARRUCCONE SOLIDA REALTÀ…”
Nanni Delbecchi per il "Fatto quotidiano" - Estratti
claudio gioè mike bongiorno serie
Negli anni Settanta l’Italia si interrogava su molti misteri, uno dei più irresolubili era se Mike Bongiorno e Pippo Baudo portassero il parrucchino. Su YouTube è tuttora visibile un duello a Porta a Porta, terza Camera dello Stato (e primo camerino). Mike nega; anzi, rilancia: “Pippo, tu a casa hai una collezione di parrucchini. Io invece di capelli ne ho pochi, ma sono i miei”. Ebbene, ieri sera la miniserie di Rai1 Mike ha detto la sua. Colpo di scena! Il Bongiorno interpretato da Claudio Gioè di capelli ne ha tantissimi, riporto extralarge; ma non sono i suoi, e nemmeno trapiantati da Cesare Ragazzi.
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Dal parrucchino fantasma al parruccone solida realtà; così va il mondo nell’era delle biopic da prima serata, trasfigurazioni deamicisiane cui non poteva certo sfuggire chi giocava in casa più di tutti. C’erano molte chiavi per raccontare nel centenario della nascita il pioniere della tv di Stato, poi della tv commerciale, poi delle televendite, poi dei Telegatti. C’erano molte chiavi, ma la fiction usa sempre il solito passepartout, trasforma tutto quel che tocca in fumeggiato da salone di bellezza.
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Molte lacrime, poca allegria e zero tituli nella prima puntata, poi la seconda mette il pilota automatico dell’agiografia professionale. A conti fatti, il contributo più interessante della miniserie alla storia di Mike resta quello tricologico. Sradicato il mistero del parrucchino grazie al riporto a tre piste; e poi il sorriso stampato che ricorda quello di Berlusconi-Elio De Capitani in Loro di Sorrentino. E magari è possibile che il primo Silvio abbia avuto come modello inconscio proprio Mike. Nel riporto, nel sorriso perenne davanti alle telecamere, e non soltanto. Anche B. ha fatto giocare l’Italia a Lascia o raddoppia, solo che l’unico a raddoppiare è stato lui.