donald trump e joe biden nello studio ovale della casa bianca

STATI UNITI NEL CAOS E AD UN PASSO DALLO SHUTDOWN DOPO CHE TRUMP HA BOCCIATO L'ACCORDO BIPARTISAN RAGGIUNTO DAI LEADER DEL CONGRESSO PER EVITARE UNA CHIUSURA PARZIALE DEL GOVERNO QUESTO FINE SETTIMANA, INSISTENDO AFFINCHÉ I LEGISLATORI STRACCINO L'ACCORDO E APPROVINO UNA LEGGE “PIÙ SNELLA E MENO ONEROSA” - I SUOI POST MINACCIOSI SUI SOCIAL HANNO MINATO GLI SFORZI PER APPROVARE UNA LEGGE DI SPESA PROVVISORIA PER MANTENERE IL GOVERNO FINANZIATO FINO A METÀ MARZO, FORNENDO AL CONTEMPO OLTRE 100 MILIARDI DI DOLLARI IN AIUTI PER CALAMITÀ E AGRICOLTURA…

CASA BIANCA,REPUBBLICANI PRONTI A SHUTDOWN SU ORDINE TRUMP

DONALD TRUMP ASCOLTA IL DISCORSO DI BIDEN

(ANSA) - WASHINGTON, 18 DIC - La Casa Bianca attacca la marcia indietro dei repubblicani dopo l'accordo bipartisan per evitare lo shutdown. "I repubblicani - si legge in una nota della portavoce Karine Jean-Pierre - devono smetterla di fare politica con questo accordo bipartisan o danneggeranno gli americani lavoratori e creeranno instabilità in tutto il Paese. Il presidente eletto Trump e il suo vice Vance hanno ordinato ai repubblicani di chiudere le attività del governo e loro stanno minacciando di fare proprio questo, mentre minano le comunità che si stanno riprendendo dai disastri, gli agricoltori e gli allevatori e i centri sanitari della comunità".

 

"Innescare una chiusura dannosa del governo - prosegue - danneggerebbe le famiglie che si riuniscono per incontrare i propri cari e metterebbe a repentaglio i servizi di base su cui gli americani, dai veterani ai beneficiari della previdenza sociale, fanno affidamento. Un accordo è un accordo. I repubblicani dovrebbero mantenere la parola data".

JOE BIDEN E DONALD TRUMP

 

TRUMP BOCCIA ACCORDO BIPARTISAN ANTI SHUTDOWN, USA NEL CAOS

 (ANSA) - WASHINGTON, 18 DIC - Usa nel caos e ad un passo dallo shutdown dopo che Donald Trump ha bocciato l'accordo bipartisan raggiunto dai leader del Congresso per evitare una chiusura parziale del governo questo fine settimana, insistendo affinché i legislatori straccino l'accordo e approvino una legge più snella e meno onerosa.

 

biden trump

I suoi post minacciosi hanno minato gli sforzi per approvare una legge di spesa provvisoria per mantenere il governo finanziato fino a metà marzo, fornendo al contempo oltre 100 miliardi di dollari in aiuti per calamità e agricoltura. Trump ha detto che il Congresso dovrebbe elaborare un nuovo accordo che mantenga gli aiuti ma tralasci altre misure, e abbinarlo all'immediato aumento del tetto del debito federale, prima della scadenza del limite di indebitamento che incombe l'anno prossimo.

 

"Dovremmo approvare una legge di spesa semplificata", ha detto Trump in una dichiarazione con il suo JD Vance. "L'unico modo per farlo - ha dettato - è con una legge di finanziamento temporanea senza regali ai democratici, combinata con un aumento del tetto del debito".

 

DONALD TRUMP - JOE BIDEN - IMMAGINE CREATA DA MIDJOURNEY

La sua dichiarazione è arrivata dopo che molti congressmen repubblicani, spinti dai post incendiari dell'incombente tagliatore della spesa pubblica Elon Musk, hanno attaccato l'accordo di compromesso, citando le sue disposizioni tentacolari (compreso un aumento per i parlamentari) non correlate agli uragani o al finanziamento delle attuali operazioni governative.

 

La condivisione della rivolta da parte di Trump ha messo in forte difficoltà lo speaker Mike Johnson, che aveva approvato l'intesa bipartisan e che aspira ad essere riconfermato nella carica. Il doppio colpo del bombardamento sui social media di Musk e della richiesta di Trump di affondare l'accordo hanno lasciato i legislatori allo sbando, con leader e membri della base incerti sui prossimi passi da fare a due giorni dalla scure dello shutdown.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…