maria stefania di michele

“VAI A LAVARE I PIATTI, TU E DE LAURENTIIS! MA PERCHÉ LE DONNE PARLANO DI CALCIO?”. MARIA STEFANIA DI MICHELE, GIORNALISTA DELLA TV PUGLIESE TELESVEVA, È STATA RICOPERTA DI INSULTI DOPO L’ANALISI IN TV SUL MOMENTO DEL BARI – LEI HA DENUNCIATO TUTTO SUI SOCIAL PUBBLICANDO GLI SCREENSHOT DELLE OFFESE – “QUESTI ‘UOMINI’ CHE COMMENTANO IN QUESTO MODO MI FANNO SOLO TANTA TENEREZZA, MI AUGURO CRESCIATE LE VOSTRE FIGLIE MEGLIO DI COME SIETE VOI”.

Luca Guerra per bari.repubblica.it - Estratti

 

Maria Stefania Di Michele

“Dagli studi televisivi alla cucina è un attimo”. “Torna nelle fogne e non lucrare sulla nostra passione”. "Non sa di cosa parla”. E ancora: “Mi chiedo perché non l'abbiano zittita”. “Questa dovrebbe tornare a parlare di capelli lunghi e parrucchieri”. “Vai a lavare i piatti, tu e De Laurentiis”. “Ma perché le donne parlano di calcio?”. Sono alcuni dei commenti sessisti, alcuni ancor più volgari, di cui è stata vittima Maria Stefania Di Michele, giornalista di Telesveva, emittente tv pugliese, a seguito di alcune osservazioni sul momento del Bari nel corso della trasmissione “Chiacchiere da Bari”.

 

Nel suo intervento la giornalista aveva spiegato, in merito alla crisi di risultati della formazione biancorossa (terzultima in classifica a tre giornate dalla fine del campionato di Serie B e in piena zona retrocessione), come anche la piazza di Bari, includendo stampa, ambiente e tifoseria, abbia le sue responsabilità sui risultati pur ricordando la numerosissima presenza sugli spalti dei tifosi sia in casa che in trasferta. Un riferimento alla contestazione indirizzata da tempo nei confronti della società, unito a un interrogativo: “Perché il direttore sportivo Ciro Polito non è mai stato contestato?”.

Maria Stefania Di Michele

 

 

A denunciare le offese è stata la stessa Di Michele, che ha diffuso su Facebook alcuni screenshot dei commenti citati. “Questi ‘uomini’ che commentano in questo modo mi fanno solo tanta tenerezza - scrive - mi auguro cresciate le vostre figlie meglio di come siete voi”.

 

(…)

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