1. MOSTRA E MOSTRI, OSPITI ECCELLENTI ED ECCELLENTI IMBUCATI, BUFFET E BUFFONI, TROMBONI E USIGNOLI, DALLA FESTA DI COMPLEANNO DI FRIEDKIN AL FORFAIT DELLA LOHAN 2. SE FRAGILE LINDSAY LOHAN, FRESCA DI REHAB, HA PREFERITO EVITARE LO STRESS DELLA LAGUNA, A VENEZIA SI È SBARCATO NICOLAS CAGE, COL SUO TRAPIANTO PREFERITO 3. ANCHE L’ATTESO ZAC EFRON SE NE FREGA DI VENEZIA. IN COMPENSO, LA TARANTOLA IERI È STATA VISTA ENTRARE AL PALAZZO DEL CIN¬E¬MA DA UN INGRESSO SECONDARIO 4. “I GIORNALI GRONDANO LODI SPERTICATE ALLA MOSTRA APPENA INIZIATA; TEMIAMO MENO PER I MERITI ANCORA DA VERIFICARE, QUANTO IN ODIO ALL’ARCINEMICO MARCO MULLER, EX CAPO DELLA MOSTRA E ORA DIRETTORE DEL TRAVAGLIATO FESTIVAL DI ROMA”

VIDEO di Veronica Del Soldà per Dagospia


1 - LA LOHAN DÀ FORFAIT ARRIVA NICHOLAS CAGE
Michela Tamburrino per "La Stampa"

Una struttura mobile per sistemare tutti sulla spiaggia. All'Excelsior ormai da anni usa così, e neanche la pioggia ha mai sconvolto questo rito che vede uniti ospiti eccellenti ed eccellenti imbucati. Ma nessuno ha mai avuto nulla da ridire, il buffet è ricchissimo e persino George Clooney non ha risentito di tanta promiscuità.

Anche se la sua area era transennata e vigilata da body guards, per lui e per Sandra Bullock presto è scattato il piano B, il dopocena ristrettissimo che si è protratto fino a tarda ora. Una lancia proprio dalla darsena dell'Excelsior ha portato i protagonisti di Gravity dal Lido al centro di Venezia, Palazzina G, Bungalow 8 per ballare e brindare al successo del film. Il passaggio appunto alla Palazzina Grassi è oramai imprescindibile, momento molto gradito dalle star.

Archiviata l'inaugurazione, si aspetta il festone di stasera che segnerà, mondanamente parlando, questa Settantesima edizione. Organizzazione da grandi eventi che coinvolge due colossi: Vanity Fair invita con Bulgari alla preview della mostra fotografica La Dolce Diva, rassegna di trenta scatti unici, immagini provenienti dall'archivio storico Bulgari, che vogliono celebrare il legame della maison di alta gioielleria con le dive del cinema più una selezione di gioielli ispirati al tema della diva.

L'appuntamento è ai Granai della Repubblica alla Giudecca, location molto raffinata che ospiterà anche la cena placée alla quale parteciperanno tra i tanti, la madrina della Mostra Eva Riccobono, Mia Wasikowska, Stefania Rocca, Chiara Potenza, Luca Guadagnino, Cesare Cremonini, Scott Haze, Moran Atias. Ieri però il protagonista al Lido è stato Riccardo Scamarcio arrivato al gala-charity Jaeger LeCoultre come ambasciatore dell'iniziativa per il centro chirurgico e pediatrico in Sierra Leone di Emergency. Assai festeggiato anche Nicholas Cage, protagonista oggi di Joe di David Gordon Green.

Un bell'arrivo che ha fatto da contraltare a una defezione di quelle che fanno male. La notizia che ha gettato nella costernazione schiere di ragazzine adoranti è il forfait di Lindsay Lohan che proprio stasera avrebbe dovuto essere la protagonista della festa, ancora alla Palazzina Grassi, per The Canyons di Paul Schrader con l'attore porno James Deen. Si dice che la produzione non abbia voluto lanciare in pasto ai giornalisti una fragile Lindsay appena uscita dalla clinica di riabilitazione e che abbiano preferito tenerla protetta, lontana dai riflettori.


2 - LA PICCOLA PATRIA DEL NORD-EST È SEMPRE CATTIVA
Anonimo veneziano per "il Giornale"

Dopo
Cose dell'altro mon¬do con Diego Abatantuo¬no nel 2011 ambientato in una Treviso xenofoba, arriva oggi al Lido Piccola patria di Alessan¬dro Rossetto, presentato nella sezione Orizzonti e girato in un paesino di provincia del Nor¬dest d¬ove si consumano anghe¬rie e grettezze varie ai danni de¬gli immigrati. Al cinema il Nor¬dest è ( quasi) sempre retrivo.

Medusa e Fandango assenti, Rai in sordina
Senza Medusa e Fandango, il carnet delle feste della Mostra appare più sguar¬nito degli altri anni. RaiCine¬ma, invece, coproduce il film di Gianni Amelio (con Palomar di Degli Esposti) e quello di Em¬ma Dante ( con Vivo Film e Wil¬dside), ma la presidente Rai An¬na Maria Tarantola ieri è stata vista entrare al Palazzo del cin¬e¬ma da un ingresso secondario.
Sobriamente.

Giusti non striscia più
Nei tele¬visori degli hotel del Lido il ca¬nale presintonizzato è Rai Mo¬vie, la tv della Mostra, diretta da Roberto Nepote.Ma quest'an¬no non c'è più la striscia Vene¬zia Live, appuntamento abitua¬le degli addetti ai lavori, condot¬ta da Marco Giusti, qui solo per due puntate di Stracult. E le cor¬rispondenze per Dagospia.

Il forfait di Lindsay e Zac
Delu¬sione tra il pubblico maschile per l'inatteso forfait di Lindsay Lohan con suite già prenotata all'Excelsior, appena uscita dal¬la rehab, protagonista del ro¬vente Canyons di Paul Schra¬der, in cartellone oggi fuori con¬corso. In compenso ieri sera si sentivano i gridolini delle smandrappate in attesa del suo partner James Deen, por¬nodivo alla prima esperienza cinematografica. Anche Zac Efron, tra gli interpreti di Park¬land di Peter Landesman, ha ri¬nunciato a venire a Venezia.

Ma Clooney ha la patente?
Con un certo puntiglio l'avvo¬cato veneziano Mario D'Elia ha presentato un esposto per verificare se George Clooney, ri¬tratto in foto al volante di un mo¬toscafo, sia in possesso di pa¬tente nautica. Il comandante dei vigili ha fatto sapere che eventuali sanzioni sono a cari¬co del proprietario del natan¬te...


3 - IL MEGLIO È UN CARTOON, MA NON È IN CONCORSO. CLOONEY À LA PUBLIO FIORI
Da "Il Foglio"

Sontuosa cena al Cip's club alla Giudecca, con tramonto su Venezia quasi too much per festeggiare il doppio compleanno di Friedkin (Billy per gli amici) e un suo amico di nome Evelyn (come l'adorato Waugh) con due figli, Ben e Jonas, uno identico a Javier Bardem ventenne (slurp) e l'altro solo bellissimo. C'era il sempre originale conte Volpi che rifiutava il Bellini servito: "Esce da una bottiglia..."; anche se i camerieri giurano sulla pesca pressata di fresco. (La cagnetta si fida del conte, il cui gusto è insindacabile).

La pappa abbondante da Cip's ci ha permesso di fare la nostra figura alla cena inaugurale, schizzando il buffet come Rossella O'Hara, ingozzata a casa da Mammy perché "una vera signora in pubblico mangia come un'upupa." La tensostruttura sulla spiaggia dell'Excelsior era tirata a lucido come tutta la zona Mostra e gremita di ospiti.

Tra i tavoli non esclusivi abbiamo visto Barbera aggirarsi in zona peones vicino al buffet, anziché farsi servire seduto nella zona vip. Lì c'era Baratta al centro, poi Nicola Borrelli (Mibac cinema), Marina e Benedetta Cicogna, Roberto Cicutto, Jas Gavronski, il principe Giovanelli e i soliti noti.

Nel ghetto giornalisti c'era il fighissimo e molto bravo Malcom Pagani; i suoi pezzi sono la sola ragione - oltre alla voglia di una bella risata - per leggere il Fatto quotidiano. Presenti al Lido anche sua mamma Barbara Alberti e papà Amedeo Pagani, lei sceneggiatrice e lui produttore di "L'arbitro" (Giornate degli autori).

La produttrice Adriana Chiesa (ha in serbo una grossa sorpresa che coinvolge cinema e Venezia) veniva da Parigi, dove c'era il debutto europeo di "Blue Jasmine", ultima opera di Woody Allen (suo grande amico) già oscarabile grazie alla favolosa Cate Blanchett. Dell'azzimatissimo George Clooney, era notevole l'alto pompadour alla Publio Fiori, che lo alzava di un paio di pollici.

N.B. I giornali grondano lodi sperticate al Festival appena iniziato; temiamo meno per i meriti della 70a ancora da verificare, quanto in odio all'arcinemico Marco Muller, ex capo della Mostra e ora ad del travagliato Festival di Roma. Basta leggere nemmeno tanto tra le righe delle pagine sul cinema per capire chi gli ha giurato vendetta.

 

MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA WILLIAM FRIEDKIN MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA OTTAVIA PICCOLO BOLLE DI SAPONE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA MIA WASIKOWSKA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA IL REGISTA TEDESCO RICK OSTERMANN MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA GINO STRADA E RICCARDO SCAMARCIO BOLLE DI SAPONE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA FREIDA PINTO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA FRANCESCA CAVALLIN MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA FRANCESCA CAVALLIN E STEFANO REMIGI MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA FIAMMETTA CICOGNA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA EVA RICCOBONO BOLLE DI SAPONE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA EMMA DANTE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA ELENA COTTA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA CLEMENTINA MONTEZEMOLO

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...