god of war ragnarok

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - SI RESTA TRAVOLTI DI FRONTE AL TITANISMO E AL LIRISMO DI "GOD OF WAR RAGNAROK" PER PLAYSTATION 4 E 5. NON È SOLO UNA PROFONDA EPOPEA, MA UN VIDEOGAME STRAORDINARIO DA ESPERIRE, CON I SUOI SPETTACOLARI COMBATTIMENTI, GLI ENIGMI E I MERAVIGLIOSI PANORAMI – UN'OPERA D'ARTE COLOSSALE CHE TRASCENDE IL SUO MEDIUM, SEBBENE SIA UN VIDEOGAME ECCEZIONALE DA GIOCARE,  UN EPICO ROMANZO FLUVIALE E INTERATTIVO CHE RIFLETTE SUI TEMPI DELLA VITA, LE COLPE E I RIMPIANTI... - VIDEO

 

Federico Ercole per Dagospia

 

god of war ragnarok 9

Kratos, migrante tra i miti, non ha più nulla di divino, neppure la sua forza brutale che malgrado le iperboli è terrena, rocciosa, mossa da sentimenti di dolore e furia disperata; sulle spalle vigorose quanto vetuste del Fantasma di Sparta esule in un nord leggendario non poggia il peso universale e astratto sorretto da un Atlante ma il grave fardello umano dei sensi di colpa lancinanti, dell’amore, del lutto e della consapevolezza (la necessità?) della propria fine.

god of war ragnarok 15

 

Kratos è un “dio della guerra” che ha abiurato, che ha ripudiato il suo passato di guerriero divenuto nume e assassino di numi, non un super eroe ma un superuomo in un’accezione che non è neppure quella di Nietzsche, un “oltreumano” come avrebbe potuto immaginarlo Sam Pekimpah o come il Conan di John Milius ricordato nel lungo piano fisso che illustra il protagonista turbato e riflessivo con cui comincia la nuova epopea dell’ellenico straniero in terra straniera.

 

god of war ragnarok 14

Così, costretto alla violenza dal destino e dalla sua stessa qualità, dal suo essere, percepiamo in ogni combattimento di Kratos l’ebbrezza e la sofferenza, il piacere e lo struggimento in una sfrenata esaltazione che non esclude la disperazione, il rifiuto. Kratos non ha maschere se non quella che gli appartiene per retaggio, quella della tragedia.

 

god of war ragnarok 13

Si resta travolti di fronte al titanismo e al lirismo di God of War Ragnarok, la definitiva avventura nordica  di Kratos per PlayStation 4 e 5, videogame straordinario tra i videogame straordinari di questo anno, opera immensa per estensione, densità, contenuti ludici e artistici che sarà inevitabile non ricordare come pietra miliare, la sublimazione del gioco d’azione e d’avventura come lo fu Legend of Zelda Breath of the Wild, sebbene quest’ultimo nelle regioni del “mondo aperto” e in una prospettiva narrativa e dell’intrattenimento assai diversa, persino opposta all’opera di Santa Monica Studio.

 

god of war ragnarok 12

God of War Ragnarok, così come il suo predecessore del 2018 e ancora di più, non è affatto solo la storia di Kratos ma di suo figlio adolescente e anche del decollato Mimir che egli si porta seco, una storia raccontata in un romanzo generazionale inserito in un fluviale piano sequenza interattivo di decine di ore, una riflessione sui tempi della vita, sui rimpianti e sulla speranza. E c’è tutto il solenne e miserabile pantheon nordico: Odino, Freya o Thor finalmente non come quello di Marvel.

god of war ragnarok 3

 

L’AVVENTURA DI TUTTI

Si può scegliere come giocare God of War Ragnarok con un’estrema varietà di opzioni, può essere un videogioco davvero ostico come immediato e facilissimo, senza che nessuno degli approcci sia penalizzato. Non sono mai stato d’accordo sul selettore delle difficoltà nei giochi “souls” di From Software ad esempio, ma il modello delle opzioni di God of War mi ha spinto a dubitare delle mie convinzioni, perché chi vi cerca una sfida complessa la può trovare in combattimenti tecnici quanto frenetici durante i quali non si può sbagliare un colpo ma, al contempo, chi vuole godersi solo lo spettacolo libero dalle fatiche in una vita già faticosa può comunque appassionarsi senza punizioni a questo capolavoro per PlayStation.

god of war ragnarok 16

 

Insomma God of War Ragnarok risulta per questo universale e malgrado la sua violenza (contro creature sovrannaturali o odiosamente “divine”) è consigliabile anche ad un pubblico di ragazzi e adolescenti, tanto che il divieto ai minori di 18 anni (come Grand Theft Auto V o The Last of Us 2!) mi appare esagerato, considerate inoltre le innumerevoli riflessioni etiche dell’opera in questione, la sua sceneggiatura che trascorre dalla vergogna di un vecchio per i propri errori alla poesia greca, dalla genealogia dei giganti alla differenza tra le parche e le norne, dall’ineluttabilità del destino alla volontà  della sua sconfitta.

god of war ragnarok 6

 

God of War Ragnarok comincia laddove terminava il primo episodio della saga norrena di Kratos, un vento gelido noto come “finbulwinter” annuncia il crepuscolo degli dei. Comincia quindi un viaggio che non cessa mai di meravigliare, portandoci in terre ghiacciate o paludose, in giungle che mutano alla luce del sole e della luna, tra deserti ventosi dove volano bellissime e gargantuesche meduse eteree, fino all’empireo. Le aree che compongono Ragnarok sono estese e stratificate, ricchissime di storie e suggestioni, straripanti di pericoli ed enigmi, sempre meravigliose da guardare e navigare persino sulla vetusta PlayStation 4 dove il gioco comunque funziona assai bene.

god of war ragnarok 7

 

È importante smarrirsi in God of War Ragnarok, assecondare le suggestioni delle sguardo che ci suggeriscono la possibilità di andare alla deriva, c’è sempre qualcosa da fare e scoprire, che sia un mistero, un terribile nemico, una storia.

 

 

god of war ragnarok 11

ARTE MARZIALE

I combattimenti di God of War sono eccezionali da giocare, restituendo inoltre immagini e suoni gravi e spettacolari, epici e violenti, qualunque delle tre armi a disposizione di Kratos si utilizzi: l’ascia detta Leviatano, le roteanti e fiammanti Lame del Caos e un’ultima che lasceremo scoprire. Già esaltanti quanto “Heavy Metal” nel precedente videogioco, qui le lotte sono variate da nuove animazioni e da un risuonare ancora più potente amplificato su PS5 dalle vibrazioni sinfoniche del controller. 

 

god of war ragnarok 5

Anche il bestiario è notevolmente aumentato, arricchendosi di innumerevoli creature maestose o spaventose. Gli enigmi, per lo più ambientali, sono affascinanti persino quando tendono a ripetersi nel modello, una sfida per l’ingegno e l’abilità anche questa moderabile.

god of war ragnarok 2

 

È difficile trovare difetti in God of War Ragnarok, forse può annoiare qualcuno la continua aggiunta di missioni opzionali che segmentano la narrazione principale, ma queste molteplici attività sono affascinanti e gratificanti così che sarà per lo più categorico volerle completare, anche solo per restare ancora a lungo in questo mondo dai panorami visivi e sonori magnifici, per naufragare nelle sue narrazioni senza cedere alla necessità dell’urgenza.

god of war ragnarok 1

 

Opera d’arte colossale e intimista del pathos e talvolta dell’ethos, God of War Ragnarok trascende il suo medium, sebbene sia un videogame eccezionale da giocare, un capolavoro romantico in cui violenza e potere sono messi in crisi e l’autorità massima, il destino, è il nemico definitivo, il mostro da sconfiggere affinché l’umano resti umano, anche all’ombra della morte.

god of war ragnarok 8god of war ragnarok 4god of war ragnarok 10

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...