tekken 8

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - LA SPETTACOLARE, PROFONDA E FANTASTICA SINFONIA DI MAZZATE CHE È "TEKKEN 8", IL NUOVO E IRRESISTIBILE “PICCHIADURO” DELLA CELEBERRIMA SERIE DI NAMCO-BANDAI PER PLAYSTATION, XBOX E PC, TRAVOLGE CHI GIOCA CON LE SUE INNUMEREVOLI MODALITÀ, UNO STRARIPANTE INSIEME DI AFFASCINANTI LOTTATORI E UN COMPARTO AUDIO-VIDEO DI IMPRESSIONANTE QUALITÀ… - VIDEO

 

tekken 8. 12

Federico Ercole per Dagospia

 

Si prova un consolante conforto giocando le prime ore di Tekken 8, dopo l’amaro gennaio del videogame, settimane scosse da migliaia di licenziamenti, dal trionfo inquietante di titoli smunti e plagianti  che catturano l'attenzione sempre più effimera dell'utenza.

 

tekken 8. 3

Come tutti gli altri videogame di questo genere ho giocato quest’opera di Namco-Bandai in compagnia del disegnatore, esperto ed amico Jacopo Tagliasacchi (con il quale si è alimentata la consueta dialettica marziale, ludica e critica da cui nascono queste parole) anche perché non si dovrebbe mai giocare un “picchiaduro” senza compagnia. Così Tekken 8 non è risultato solo corroborante ma quasi un buon auspicio, in maniera non dissimile da Hideo Kojima che presenta Death Stranding 2 durante lo State of Play di PlayStation con immagini oltre ogni gioco e ogni cinema e Sony che promette capitali illimitati e libertà creativa assoluta per il suo nuovo progetto “alla Metal Gear”.

 

tekken 8. 4

L'ottava iterazione dello storico Iron Fist Tournament, che ha accompagnato gli appassionati di videogiochi sin dall'ormai antica Playstation 1, celebra la sua storia quasi trentennale con onesta schiettezza, senza rinnegare le estrose ed eterogenee anime che ne compongono il volto, anzi evidenziandole in ogni pirotecnico scontro, in ogni filmato del poderoso ma fugace racconto, in ogni dialogo della curiosa modalità “arcade quest”.

 

tekken 8. 2

 

UNA FAIDA DI MAZZATE

Lo spunto su cui poggia la narrativa alla base del torneo è l'intramontabile faida interna alla famiglia Mishima, fatta di figli dalle capacità semi-divine che sfidano padri spietati e altrettanto potenti: il classico canovaccio del complesso di Edipo fra Jin e Kazuya si snoda in una campagna narrativa che intreccia raffinati quanto grezzi, violenti e sensuali filmati con battaglie spettacolari, una storia interattiva a base di mazzate così intensa che le poche ore necessarie per completarla non lasciano nessuna amarezza, anzi una specie di estasi ludica perduta, appunto solo “tekkeniana”.

 

tekken 8. 11

Se ad un occhio distratto “ Il risveglio dell'oscurità” potrebbe apparire come un chiassoso contentino per i nostalgici delle modalità offline, l'epopea raccontata in realtà nasconde un tesoro di citazioni, sia videoludiche che pop. Difficile non scorgere per esempio l'influenza di Go Nagai nella rivalità fra i due protagonisti, che nell'apocalittico finale riflettono lo scontro fra Satana e Akira Fudo nel seminale e intramontabile manga Devilman.

tekken 8. 10

 

Il riflettore non è acceso però solo sui Mishima: tutti i personaggi (più di trenta) godono di “episodi” che culminano in filmati pre-renderizzati che strizzano l'occhio agli indimenticabili FMV con cui si concludevano i vecchi Tekken nelle loro versioni “home-console”. C'è infine la modalità Arcade Quest, una “simulazione di sale-gioco” in cui un nostro goffo avatar completamente personalizzabile affronta sfide di crescente difficoltà rivivendo l'epoca degli “arcade” e imparando a padroneggiare tecniche vecchie e nuove.

 

tekken 8. 5

Scoprire le nuove opzioni di combattimento introdotte in Tekken 8 rivela la perizia  riversata dagli sviluppatori nel mantenere i precetti marziali tipici della serie, creando al contempo scontri più fantasmagorici ed ancora più tesi:  fa il suo ingresso “l'heat system”, una barra consumabile e utilizzabile a piacimento (con tre diverse tipologie di attivazione) che permette di sfoggiare potenziamenti peculiari per ogni personaggio, mosse uniche di devastante potenza e attacchi che danneggiano l'avversario anche in parata.

 

tekken 8. 1

 Questa stratificata gestione delle risorse va ad aggiungersi a tutti i sistemi già rodati nel precedente Tekken 7,  costruendo un ordito che, seppur complesso da dominare, garantisce una varietà straordinaria di situazioni ad ogni tenzone e un grande appagamento per i giocatori più dediti e stoici.

 

A questa profondità tecnica fa eco la varietà di combattenti selezionabili e le interessantissime “new entry”.  In primis la misteriosa e giapponese Reina, erede delle tecniche del fu Eihachi dal sorriso sadico e dall'abbigliamento estremamente contemporaneo che interpreta un ruolo centrale nelle vicende del gioco.

 

tekken 8. 6

C'è poi la solare e sfuggente Azucena dal Perù, che entra nel torneo del pugno d'acciaio per pubblicizzare la marca di caffè di sua proprietà e intavolando siparietti comici sulla bevanda in ogni occasione. Infine Victor, taciturno ed elegantissimo agente segreto francese armato di spada cibernetica come un novello Raiden di Metal Gear Solid, doppiato addirittura dalla superstar d'oltralpe Vincent Cassel.

 

tekken 8. 9

Ed è proprio nel peculiare utilizzo del linguaggio che Tekken dimostra da anni un'anima incredibilmente moderna ed inclusiva. Tutti I personaggi parlano infatti nel loro idioma d'origine, comprendendosi fra loro e generando spesso buffi scambi di battute poliglotte. E' particolarmente divertente per l'utenza italiana, ad esempio, ascoltare i motti e le mosse di Claudio Serafino, “esorcista” del bel paese dotato di movenze che sembrano uscire da un volume del manga “Le bizzarre avventure di Jojo”.

 

L'attenzione al sonoro si estende poi alle musiche che accompagnano i match: gli energici brani elettronici presentati insieme ai primi trailer del gioco sono già diventati iconici e vengono affiancati da un'enciclopedica selezione di tracce tratte da tutta la serie, completamente personalizzabili.

 

 

ORIENTE D’IMMAGINI MARZIALI

tekken 8. 7

 

A suggellare la solidità del titolo c'è infine il comparto tecnico. Tekken 8 è uno dei primi videogiochi ad utilizzare (bene) Il nuovo Unreal Engine 5, motore grafico che permette di sfoggiare personaggi dall'altissimo livello di dettaglio, con muscolature definite al millimetro, effetti luminosi che squarciano lo schermo e sfondi dall'inaspettata profondità, ricchissimi di particolari e cangianti durante le partite. C'è un filo rosso che unisce gli episodi più amati della serie ed è rintracciabile proprio nella cura estetica che capitoli come Tekken 3, o questo, riservano ad arene e personaggi.

tekken 8. 8

 

Senza virare sul realismo sempre più apatico delle produzioni occidentali, qui lottatori  vestiti con sgargianti giacche di pelle sfidano robot, orsi e panda su asteroidi in picchiata verso la terra, scogliere sferzate da tempeste e eleganti balconi rinascimentali. E' in questo amalgama inspiegabilmente armonico che si rivela il vero estro della serie: un universo pacchiano, elegante, multietnico, folle e geometrico al tempo stesso. 

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....