matteo piantedosi scontri polizia ramy

PIANTEDOSI METTE SOTTO ESAME I PREFETTI – DOPO GLI SCONTRI DI ROMA E BOLOGNA ALLE MANIFESTAZIONI PER RAMY ELGAML, IL MINISTRO DELL’INTERNO HA DECISO DI DARE UN’ACCELERATA SULLA SICUREZZA: IL VIMINALE “VALUTERÀ” L’OPERATO DI PREFETTI E QUESTORI IN BASE ALLE ESPULSIONI E RIMPATRI DI IMMIGRATI IRREGOLARI – LA DECISIONE SI AGGIUNGE ALLA DIRETTIVA PER ISTITUIRE “ZONE ROSSE” NELLE CITTÀ – L’ALLARME DI PIANTEDOSI: “LA CRESCENTE AGGRESSIVITÀ DI GRUPPI ANTAGONISTI È UNA STRATEGIA DI RICERCA DELL’INCIDENTE PER CREARE ELEMENTI DI DESTABILIZZAZIONE”

Estratto dell’articolo Rinaldo Frignani per il "Corriere della Sera"

 

scontro alla manifestazione per Ramy Elgaml

[…]  all’indomani degli scontri di Roma e Bologna, il cambio di passo già nell’aria — con la recente direttiva ai prefetti del ministro Matteo Piantedosi per istituire in città le zone «a vigilanza rinforzata» o «zone rosse» — subirà un’ulteriore accelerazione.

 

Si lavora su un doppio binario: contrasto e attività di prevenzione nei confronti di quei gruppi violenti che ormai con inquietante frequenza prendono di mira le forze dell’ordine e quello all’immigrazione fuori controllo, che per il ministro dell’Interno ha conseguenze negative sulla sicurezza nei centri urbani.

 

matteo piantedosi - foto lapresse

Con una direttiva del titolare del Viminale che non ha precedenti: l’operato di prefetti e questori sarà misurato anche e soprattutto in base alla loro capacità di effettuare espulsioni e rimpatri.

 

Nei contatti di questi giorni Piantedosi è stato esplicito sui provvedimenti immediati: uffici immigrazione alle dirette dipendenze del Dipartimento di pubblica sicurezza, 700 agenti di rinforzo da assegnare a questi uffici, più posti nelle camere di sicurezza dei commissariati e di altri reparti per chi viene fermato ed è in attesa di essere espulso, senza che debba essere trasferito nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e, infine, aumento dei rimpatri volontari assistiti dall’Italia, così come già avviene per Tunisia e per la Libia in accordo con Roma. […]

 

scontri alla manifestazione per ramy elgaml a roma 1

[…] Piantedosi, che apprezza «l’equilibrio delle forze dell’ordine» nella gestione della piazza, punta il dito anche contro «la crescente aggressività di gruppi di antagonisti che dietro al paravento di confuse ed episodiche rivendicazioni legate a fatti di cronaca (la tragedia di Ramy Elgaml, ndr ), in realtà sembrano partecipi di una strategia di ricerca dell’incidente allo scopo di creare elementi di destabilizzazione del quadro politico».

 

Per questo il responsabile del Viminale chiede a tutti di rifiutare «l’utilizzo della violenza come strumento di lotta politica» ma ricorda anche come questa condivisione sia stata «fin qui spesso negata da prolungati silenzi o incomprensibili argomentazioni tese a stigmatizzare il comportamento delle forze dell’ordine invece di quello dei delinquenti».

 

MATTEO PIANTEDOSI GIORGIA MELONI

Un clima incandescente, insomma, a dispetto degli appelli alla non violenza dei familiari di Ramy, con le Digos romana e bolognese al lavoro per identificare i responsabili degli scontri e del ferimento di 18 agenti. L’anno scorso in totale sono stati 273, +127,5% rispetto al 2023 […]

scontri alla manifestazione per ramy elgaml a roma 11matteo piantedosi - foto lapresse

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”