coronavirus olfatto

FANCULO L'IMMUNITÀ DI GREGGE, IL VIRUS VA PRIMA EVITATO E POI FATTO FUORI COL VACCINO: C'È RISCHIO CHE INFETTI ANCHE IL SISTEMA NERVOSO, DANNEGGIANDO IL CERVELLO E I SENSI - LA PERDITA DELL'OLFATTO IN ALCUNI PAZIENTI È IL SEGNO CHE NON SI FERMA AI POLMONI MA POTREBBE CAUSARE DECADIMENTO COGNITIVO, DEFICIT DI MEMORIA E CALI DI ATTENZIONE. PERCHÉ QUESTA È UNA CARATTERISTICA DI MOLTI CORONAVIRUS

 

 

1. CORONAVIRUS INFETTA IL CERVELLO. DUE NUOVI STUDI: «PERDITA OLFATTO TRA SINTOMI, ATTACCO AL SISTEMA NERVOSO»

Da www.ilmessaggero.it

 

Il coronavirus infetterebbe direttamente il sistema nervoso centrale. L'ipotesi è contenuta in due articoli scientifici, il primo, pubblicato da ricercatori cinesi sul Journal of Clinical Virology ha analizzato i dati ottenuti nel tempo su coronavirus diversi da Sars-CoV-2; il secondo, pubblicato quasi contemporaneamente sul Chemical Neuroscience, propone meccanismi d'azione in grado di spiegare questa potenziale facoltà del virus di infettare il sistema nervoso centrale. La perdita dell'olfatto si è rivelata essere uno tra i diversi sintomi di Covid-19. Ignorato all'inizio della malattia, ormai è stato accertato in diversi paesi colpiti dal coronavirus e potrebbe essere spiegato con la capacità del virus di infettare il sistema nervoso centrale dei malati, in particolare nella zona del cervello deputata alle funzioni olfattive.

CORONAVIRUS OLFATTO

 

ll team guidato da Yan-Chao Li dell'Università di Jilin, in Cina, ha analizzato campioni prelevati nei primi anni 2000 su vittime di Sars-CoV-1, coronavirus cugino di quello attuale. Questi campioni, spiegano gli autori, «hanno mostrato la presenza di particelle del virus nel cervello, trovate quasi esclusivamente nei neuroni». Altri studi, condotti su topi transgenici, modificati per essere sensibili ai coronavirus che colpiscono l'uomo, hanno mostrato che il Sars-CoV-1 o il Mers-CoV (virus responsabile di un'epidemia che colpito il Medio Oriente nel 2012) «possono penetrare nel cervello, probabilmente attraverso i nervi olfattivi, e propagarsi rapidamente ad alcune zone specifiche del cervello, in particolare talamo e corteccia cerebrale».

 

 

«L'articolo del team cinese è molto interessante perché si basa su osservazioni cliniche, interpretate usando una sintesi di ciò che sappiamo sui coronavirus», ha spiegato la biologa Christine Prat, del consorzio europeo Virus Archive Global. «Tuttavia, resta ancora molto da capire sull'impatto che alcuni virus possono avere sul sistema nervoso centrale, che è un'area molto particolare: il sistema immunitario infatti non può lavorare lì come nel resto dell'organismo perché deve combattere contro l'infezione evitando di distruggere le cellule neuronali, che non si rinnovano da sole o lo fanno molto poco».

 

 

 

2. CORONAVIRUS, "COME VIRUS CUGINI POTREBBE COLONIZZARE SISTEMA NERVOSO"

Da www.adnkronos.com

 

tampone coronavirus

"Ad oggi quello che sappiamo è che il coronavirus attacca le vie respiratorie. Ma è sicuro che risparmi altri 'bersagli', come ad esempio il sistema nervoso centrale?". A chiederselo è Luca Steardo, neurologo e neurofarmacologo, cattedratico dell’Università Sapienza di Roma. "Se infatti il Covid-19 si comportasse come i virus 'cugini', ad esempio Sars-CoV1 - osserva l’esperto - darebbe origine anche ad una colonizzazione del sistema nervoso centrale con uno scenario ben più complesso, caratterizzato sia da una invasione dei centri cardio-respiratori, presenti nel troncoencefalo, sia da processi neuroinfiammatori responsabili di gravi conseguenze quali decadimento cognitivo, deficit di memoria e cali di attenzione".

 

 

"Oggi siamo costretti a confrontarci con un nemico nuovo e per troppi aspetti ancora ignoto - afferma Steardo - Tentiamo quindi di far ricorso a studi pregressi su agenti virali collegati ad esso da un certo grado di parentela. Se da una parte è certo che le cellule bersaglio primarie per Covid-19 sono quelle epiteliali del tratto respiratorio, dall’altra è difficile ritenere che la penetrazione del virus nell’organismo si mantenga tanto limitata. Dati clinici e preclinici da studi con altri coronarovirus suggeriscono di una loro maggiore invasività tissutale e di un loro evidente neurotropismo.

 

E' dimostrato - insiste l'esperto - che i CoV, soprattutto quelli appartenenti al sottotipo beta, famiglia del virus che causa Covid-19, invadono frequentemente il sistema nervoso centrale: seppure al momento mancano dirette evidenze, l’alta identità tra i CoV e il virus di Covid-19 lascia presumere che anche quest’ultimo ceppo possa colonizzare il sistema nervoso centrale".

come funziona il test del tampone 4

 

"La presenza di Sars-CoV1 nel cervello - ricorda l'esperto - si accompagna ad una marcata reazione gliale e a una diffusa morte neuronale, rappresentando lo scenario neuropatologico della neuroinfiammazione - prosegue l’esperto - Le molecole responsabili dell’infiammazione sistemica provocano la rottura della barriera emato-encefalica attivando un conseguente processo neuroinfiammatorio particolarmente grave.

 

In questi casi, in condizioni di prolungata ipossia, l’esperienza clinica suggerisce che pazienti che abbiano superato una sindrome da distress respiratorio possano presentare poi la comparsa o l’aggravarsi di una sindrome da decadimento cognitivo con insorgenza di delirium, deficit mnestici e attentivi, e danni associati alle funzioni cognitive. E' d’obbligo quindi - continua - una riflessione sui processi neuroinfiammatori e sulla necessità di intervenire, anche preventivamente, su di essi".

 

coronavirus terapia intensiva bergamo

"Da un punto di vista terapeutico la palmitoiletanolamide ultra micronizzata (Pea), molecola lipidica endogena, ha provata efficacia nel restituire alle cellule gliali la loro funzione omeostatica contrastando i fenomeni lesivi a carico del sistema nervoso centrale", conclude Steardo.

 

 

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”