tim vincent bollore pietro labriola

VIVENDI? VI-VENDE! – PER LA PRIMA VOLTA LA SOCIETÀ DI BOLLORÉ NON ESCLUDE UNA CESSIONE DELLA SUA QUOTA DI TIM (IL 23%). È STATO IL CFO, FRANCOIS LAROZE, A DIRE CHE VIVENDI “È APERTA A TUTTE LE OPZIONI”. VIVENDI HA POI SMENTITO, SOSTENENDO CHE FOSSERO PAROLE “MALE INTERPRETATE”. I FRANCESI INSISTONO NEL CHIEDERE UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER IL VIA LIBERA ALLA RETE DI TIM (SE COSÌ FOSSE, IL VOTO DI VIVENDI SAREBBE DETERMINANTE)

Estratto dell’articolo di M.F. per "la Stampa"

 

FRANCOIS LAROZE - CFO VIVENDI

Vivendi apre alla possibilità di decidere in assemblea la cessione della rete di Tim. Ieri nel corso della conference call sui risultati del trimestre il cfo della società francese, François Laroze, rispondendo alle domande degli analisti ha introdotto un paio di novità che potrebbero essere rilevanti sia per il futuro dell'operazione di cessione di Netco a Kkr sia per la governance di Telecom Italia.

 

La prima […] riguarda l'iter di approvazione della vendita della rete. «La nostra posizione oggi è che come principali azionisti con oltre il 23% dei diritti di voto vogliamo esprimere ufficialmente la nostra posizione in un'assemblea ordinaria o straordinaria degli azionisti».

 

Non solo, ma Laroze più in generale sulla quota posseduta in Tim, ha spiegato che Vivendi «è aperta a tutte le opzioni», quindi includendo per la prima volta la valorizzazione e «deciderà nei prossimi mesi cosa fare della partecipazione».

 

pietro labriola a Italian Tech Week

Va detto che ci sono fonti che in serata hanno sottolineato come le parole del cfo siano state male interpretate e come il gruppo transalpino continui a ritenere (forte di quattro pareri legali) che l'unica assemblea che potrà valutare l'operazione della rete sia quella straordinaria. Se così fosse, il voto di Vivendi sarebbe determinante e potrebbe bloccare qualsiasi decisione.

 

henry kravis

Restando all'operazione Netco, dopo l'arrivo dell'offerta vincolante di Kkr […] ora la palla passa al consiglio d'amministrazione di Tim, che sarà convocato presumibilmente i primi giorni di novembre e che potrebbe essere preceduto da un nuovo incontro proprio tra i rappresentanti di Vivendi e quelli del Mef.

 

L'opzione ritenuta al momento più probabile è che il cda opti per convocare un'assemblea «consultiva» nella prima metà di dicembre (quindi non straordinaria) per verificare il gradimento dei soci rispetto all'offerta di Kkr. […]

mediaset vivendi 3henry kravis tencent 1

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…