spalletti

DA SPALLETTI CI SI ASPETTA QUALCOSA IN PIU’ DEL RUOLO DI UFFICIALE DELL’ANAGRAFE – IL CT, NELLA SURREALE CONFERENZA STAMPA DI OGGI, AFFERMA: “HO CERCATO DI RINGIOVANIRE LA SQUADRA E SICCOME RIMANGO QUI, QUESTO SARÀ FATTO ANCORA DI PIÙ IN FUTURO” – LUI E GRAVINA FANNO CREDERE AGLI ALLOCCONI CHE L’ITALIA È UNA NAZIONALE VECCHIA: L’ETÀ MEDIA DELLA NAZIONALE ITALIANA È 26,6 ANNI, LA GERMANIA CE L’HA DI 28,6, LA FRANCIA, IL PORTOGALLO E LA SPAGNA DI 27. E QUESTO CHE VOR DI’? IL PROBLEMA DEGLI AZZURRI E’ CHE SO’ PIPPE. LA CARTA D'IDENTITA' NON C'ENTRA...

Estratti da gazzetta.it

 

spalletti fagioli italia nazionale azzurri

(…) Se potesse tornare indietro, Spalletti farebbe le stesse scelte: "È un giochino che non faccio quello di tornare indietro perché nella mia vita sono stato sempre attento a guardare quello che devo fare nel mio futuro. Per quel che si è visto, qualcosa ho sbagliato. Ho cercato di ringiovanire la squadra e siccome rimango qui, questo sarà fatto ancora di più in futuro. Si è visto il miglior Spalletti come avevano annunciato nella prima conferenza stampa? La risposta è no.

 

Vedo e leggo che mi è stato attribuito di aver alzato troppo i toni, di aver fatto uso di miti da seguire. Io ho impostato così la mia vita: ci vogliono degli esempi. Ci sono molte cose da far vedere e il mio impegno sarà totale, con delle esperienze in più perché poi bisogna essere completi e onesti nel racconto di queste 14 partite. Io sono entrato quando c'era un'urgenza di risultati e siamo stati bravi fino a un certo punto.

ITALIA SVIZZERA - SPALLETTI PRESO IN GIRO DA UN GIORNALISTA ELVETICO

 

Non siamo cresciuti in questo mini percorso fatto e ieri abbiamo fatto un passo indietro importante che non si può accettare. Un passo indietro che non si può accettare, ma io so che cosa bisogna fare. E vogliamo metterlo in pratica. Con la squadra ho fatto colloqui individuali e ho anche parlato come fa un allenatore a un gruppo, non ho visto criticità nel rapporto con la squadra".

luciano spalletti svizzera italia luciano spalletti

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