donne sull'orlo di una crisi di nervi aldo grasso piero chiambretti

IL PIERINO INCHIAMBRETTATO - “NON È UN PROGRAMMA, MA UN ACCUMULO DI INTERVISTE E DI NUMERI IMBARAZZANTI SENZA UN’IDEA PORTANTE” – ALDO GRASSO DEMOLISCE IL DEBUTTO DI CHIAMBRETTI SU RAI3: “DAL 1994 ("IL LAUREATO"), NON NE HA PIU' IMBROCCATA UNA. TANTO CHE PERSINO PIER SILVIO L’HA ABBANDONATO AL SUO DESTINO. A MEDIASET I CONTI LI SANNO FARE - RESTA IL MISTERO DEL PERCHÉ LA RAI LO ABBIA CHIAMATO. CON ASCOLTI FIACCHI, RECITA ORMAI PARTI DA COMPRIMARIO NELLE REPLICHE DEL TEMPO: IL SIPARIO È TARMATO, ATTRAVERSO I SUOI BUCHI NON SI VEDONO CHE SVIGORITI FANTASMI…” (AMEN)

Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

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Ci vuole dell’ingegno per non riuscire a fare un programma con dei fuoriclasse come Edoardo Camurri, Costantino della Gherardesca, Enrico Mentana. Sì, perché «Donne sull’orlo di una crisi di nervi» non è un programma, ma un accumulo di interviste, di trovate, di numeri imbarazzanti (Rai3).

 

[…] non c’è un’idea portante. Da anni, Piero Chiambretti ripete la stessa formula con esiti poco fortunati, tanto che persino Pier Silvio Berlusconi (il legame fra i due sembrava inossidabile), l’ha abbandonato al suo destino. A Mediaset i conti li sanno fare.

Resta il mistero del perché la Rai lo abbia chiamato.

aldo grasso

 

Chiambretti funzionava (così sciogliamo anche il dubbio delle recensioni favorevoli che un tempo gli venivano riservate) quando c’era qualcuno in grado di guidarlo (Angelo Guglielmi, Bruno Voglino su tutti), di indirizzarlo.

Parlo di «Complimenti per la trasmissione» (1988), «Il Portalettere» (1992), «Il Laureato» (1994).

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Poi non ne ha più imbroccata una: ha pensato che fosse sufficiente invitare persone, le più disparate e soprattutto le più disperate per attrarre l’attenzione del pubblico.

Adesso, in Rai, si muove sotto la guida di Marcello Ciannamea!

[…]

 

Chiambretti è uomo da strada non da studio, lo ripeto da anni. Le sue interviste migliori sono quelle fatte in condizioni di precarietà; nella quiete dello studio vuole mostrarsi compiacente, amicale, un po’ trombone con il risultato di rendere antipatica persino Sofia Goggia.

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Con ascolti fiacchi, Chiambretti recita ormai parti da comprimario nelle repliche del Tempo: il sipario è tarmato, attraverso i suoi buchi non si vedono che svigoriti fantasmi.

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