minghi mietta

MA VOI AVEVATE CAPITO IL SIGNIFICATO DI "VATTENE AMORE"? LA SPIEGA AMEDEO MINGHI: "I DUE PROTAGONISTI DICONO DI VOLERSI LASCIARE PRIMA DI ARRIVARE A CHIAMARSI 'TROTTOLINO AMOROSO'. LA GENTE L’HA FRAINTESO, TRASFORMANDOLA IN UN INNO DELLA STUPIDITÀ" - "NEL 1990 LA CANZONE ARRIVO' TERZA A SANREMO: INCREDULITÀ PURA. NESSUNO IMMAGINAVA CHE STESSIMO CANTANDO UNA COSA EPICA..." - POI RIVELA CHE PAPA WOJTYLA SIMPATIZZAVA PER LA ROMA - VIDEO

 

 

Caterina Ruggi d'Aragona per corrierefiorentino.corriere.it - Estratti

 

 

amedeo minghi

A 4 anni dai suoi ultimi live, Amedeo Minghi torna sui palchi italiani per il 40esimo anniversario di «1950» con una tournée che, dopo l’anteprima ad Aprilia ha come prima tappa il Teatro Verdi di Firenze, martedì (20.45).

 

 

(...)

Perché cantare oggi «1950»?

«È un brano di terribile attualità, che racconta un momento di pace e riscatto alla fine di una guerra terribile. Serenella non è solo una bella ragazza a passeggio per le strade romane; è l’Italia, che prende coscienza di sé e di un progetto possibile. Tutto questo stride con il mondo di oggi, funestato da oltre 70 conflitti, tra cui uno che ci coinvolge fino al collo e l’altro che ci vede alleati di chi difende la guerra. Resta la speranza in chi come me crede che i nipoti possano un giorno vivere in un mondo migliore».

 

La sua fede non ha mai vacillato?

amedeo minghi

«Vacillo eccome. Non mi spiego perché gli uomini di Chiesa con ruoli importanti non facciano qualcosa di tangibile per fermare la guerra. Giovanni XXIII seppe impedire grandi tragedie. E credo che Giovanni Paolo II sarebbe intervenuto oggi, mentre tutta la società sembra inerte».

 

Cosa l’ha colpita di Papa Wojtyla, al punto da scrivere una canzone su di lui?

«Ci siamo incontrati in diverse occasioni, anche a tu per tu, ma le cose dette al Papa non si riferiscono. Mi sorprese come artista: scriveva commedie e canzoni; cantava con una voce potente, intonata. Quando gli dedicati Un uomo venuto da lontano, in Sala Nervi davanti a 10 mila persone, non gli arrivò bene l’audio. Subito dopo mi chiese di portargli il testo. “Voglio vedere cosa hai detto di me”, disse. Poi gli portammo una pizza giallo-rossa, perché avevamo scoperto che simpatizzava per la Roma, ed era una buona forchetta».

 

MINGHI WOJTYLA

Tra i giovani colleghi chi le piace?

«Elisa, mi piacerebbe duettare con lei. Giovanissimi non ne conosco, perché ascolto poca musica; trovo chi eccelle in ogni genere, pure nella trap; e qualche volta mi faccio dire dall’App del telefono chi è. Ho ricevuto persino un Tapiro d’oro, perché non avevo riconosciuto un famosissimo dj che al Dopo Festival stroncò Cantare è d’amore».

 

Anche «1950» andò malissimo a Sanremo…

«Eliminata in prima serata. L’avevo immaginato: la canzone risentì del taglio da 5 a 3 minuti, che la privò del suo respiro. Si è rifatta poi».

 

Nel 1990 conquistò assieme a Mietta il terzo posto con «Vattene amore».

«Incredulità pura. Nessuno immaginava che stessimo cantando una cosa epica, con un’insidia letteraria: i due protagonisti dicono di volersi lasciare prima di arrivare a chiamarsi trottolino amoroso. La gente l’ha frainteso, trasformandola in un inno della stupidità».

 

amedeo minghi

Mietta sarà ospite al Verdi di Firenze.

«All’epoca non abbiamo avuto tempo di fare concerti assieme. L’accoglienza del pubblico dell’Arena di Verona, a settembre scorso, ci ha fatto venire voglia di recuperare ora».

 

Quando ha capito che la musica sarebbe stata la sua strada?

«Ho sempre immaginato che avrei fatto il musicista. Per la verità, da ragazzino volevo diventare direttore d’orchestra».

 

I suoi genitori l’hanno sostenuta?

«Mamma Vittoria sì. Papà Arturo, mastro scalpellino, all’inizio mi osteggiò, anche se mi accompagnava ai provini; alla fine è diventato il mio più grande fan. Oggi ci sono i nipoti: un ragazzone 20enne e una meravigliosa peste di 5 anni: gli unici che io ammetta sul palcoscenico».

amedeo minghiamedeo minghi miettaamedeo minghiamedeo minghiamedeo minghiamedeo minghi

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...