“ANIMA” MIA, MORTACCI TUA – L’OPA DI BANCO BPM SU “ANIMA” SI COMPLICA: DOPO L’ANNUNCIO DELL’OFFERTA DI UNICREDIT SULL’ISTITUTO GUIDATO DA CASTAGNA, IL TITOLO DEL GESTORE DI FONDI È SALITO A 6,38 EURO, IL 3% IN PIÙ DI QUANTO OFFERTO DALL’EX POPOLARE DI MILANO. CASTAGNA POTREBBE RIVEDERE IL PREZZO, MA SERVE UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA – CON “ANIMA” E MPS, BPM POTREBBE DIVENTARE UN BOCCONE TROPPO GROSSO ANCHE PER ORCEL - LA PALLA È IN MANO A CREDIT AGRICOLE, SOCIA AL 9% DI BPM E PARTNER DI UNICREDIT CON AMUNDI...

Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per "La Stampa"

 

giuseppe castagna 1

La difesa di Giuseppe Castagna rischia di inciampare su Anima. L'Opa del Banco Bpm sull'asset manager - di cui è già primo azionista con il 22,4% - si è impantanata ancora prima che la Consob si esprimesse.

 

Piazza Meda ha messo sul piatto 6,2 euro ad azione per un esborso massimo di 1,6 miliardi di euro. Il problema è che dopo l'annuncio dell'offerta pubblica di scambio di Unicredit su Banco Bpm, il titolo Anima ha iniziato a salire stabilmente oltre il prezzo d'Opa: ieri ha chiuso a 6,38 euro, il 3% in più.

 

andrea orcel di unicredit

Certo, Castagna potrebbe rivedere il prezzo, ma la passivity rule cui sono soggette le società oggetto d'offerta pubblica limitano il raggio d'azione. Per cambiare i termini dell'Opa serve, infatti, il via libera di un assemblea straordinaria […]  ma non si tratta di un'impresa semplice: serve il voto favorevole dei due terzi dei presenti aventi diritto di voto. Molti, considerando che i primi tre azionisti della banca non arrivano al 20%.

 

Di certo, Castagna non può permettersi di portare a termine la scalata su Anima: senza la società di risparmio che ha in gestione 200 miliardi di euro, cambierebbe anche il senso dell'offerta di Unicredit.

 

andrea orcel

Lo scambio proposto dall'ad Andrea Orcel è di fatto a pari sui prezzi del 25 novembre, ma riconosce un premio del 15% alle quotazioni del Banco prima della mossa su Anima.

Se Castagna si fosse mosso su Mps in estate dopo i contatti con il governo, probabilmente, sarebbe diventato un boccone troppo grande per Orcel.

 

[…] Nel frattempo, in una call a porte chiuse organizzata da Bofa con gli investitori, Andrea Orcel ha ribadito di considerare "fair" il premio sul prezzo di Banco Bpm prima dell'annuncio dell'Opa su Anima. Rinvia così altre valutazioni in primavera dopo i conti del 2024 di Piazza Meda e il successo o meno dell'Opa su Anima. Quanto a Commerzbank, sembra tutto è rinviato all'autunno-inverno del 2025.

ANIMA SGR

 

In Italia, il nodo della bilancia potrebbe essere Crédit Agricole. La banca francese è socia al 9,2% di Bpm e partner di Unicredit attraverso Amundi, con un accordo in scadenza a fine 2025 e che deve essere rinegoziato. Se Orcel si trovasse a controllare anche Anima guadagnerebbe una posizione di ulteriore forza, ma un grande accordo sul risparmio gestito potrebbe convincere i francesi. Sopratutto se Unicredit ritoccasse l'offerta [...]

CREDIT AGRICOLESEDE DI BANCO BPM A PIAZZA MEDA - MILANOIL QUARTIER GENERALE UNICREDIT A MILANOLE BIG SEVEN - LE SETTE BANCHE EUROPEE PIU GRANDI PER CAPITALIZZAZIONEbanco bpmGIUSEPPE CASTAGNA MASSIMO TONONI TORRE UNICREDIT A MILANOUNICREDIT COMMERZBANKGiusepe CastagnaANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…