(B)RUTTE NOTIZIE PER GLI AMERICANI: ALLA NATO ARRIVA UN FAUTORE DEI RAPPORTI “PRAGMATICI” CON LA CINA – IL PREMIER OLANDESE, MARK RUTTE, SUBENTRERÀ A JENS STOLTENBERG DA OTTOBRE: SOSTENITORE FERVIDO DELL’UCRAINA, HA UN ATTEGGIAMENTO PIÙ MORBIDO VERSO PERCHINO. IL 27 MARZO SCORSO È VOLATO IN CINA E HA PROMOSSO SCAMBI COMMERCIALI E INVESTIMENTI IN CRESCITA. DA PECCATO CHE GLI USA SPINGANO L’ALLEANZA ATLANTICA A INCLUDERE XI JINPING TRA GLI “AVVERSARI STRATEGICI”
VOLODYMYR ZELENSKY E MARK RUTTE
NATO: IOHANNIS ANNUNCIA RITIRO CANDIDATURA A SEGRETARIO GENERALE, STRADA SPIANATA PER RUTTE
(Adnkronos) - Il presidente rumeno, Klaus Iohannis, ha annunciato nel corso del vertice del Consiglio Supremo di Difesa nella sede della presidenza della Repubblica, il Palazzo Cotroceni a Bucarest, di aver comunicato agli alleati Nato il ritiro della propria candidatura all'incarico di segretario generale della Nato. Iohannis ha chiesto nella stessa occasione ai partecipanti al vertice di esprimersi in favore della candidatura di Mark Rutte dichiarandosi pronti ad un appoggio da parte della Romania alla candidatura del premier olandese.
MARK RUTTE, IL NUOVO SEGRETARIO DELLA NATO: I QUATTRO TEST E COSA CAMBIA PER L'ALLEANZA
Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per www.corriere.it
Al «Summit sulla pace in Ucraina», lo scorso fine settimana, Mark Rutte ha pronunciato uno dei discorsi più duri nei confronti di Vladimir Putin. Si potrebbe dire che quello sia stato forse l'ultima uscita sul piano internazionale come capo del governo olandese e la prima come Segretario generale della Nato.
La previsione è che il cambio della guardia al vertice dell'Alleanza proceda secondo i tempi prestabiliti: la nomina di Rutte dovrebbe essere formalizzata nel vertice che si terrà a Washington dal 9 all'11 luglio. Il premier olandese, però, dovrebbe subentrare a Jens Stoltenberg il 2 ottobre.
È una scelta nel segno della continuità. Il norvegese Stoltenberg, 65 anni, e l'olandese Rutte, 57, provengono da tradizioni politiche diverse, ma non incompatibili. Il primo è stato a lungo, oltre che primo ministro a Oslo , leader del partito laburista; il secondo è uno degli esponenti dell'area liberaldemocratica più in vista nell'Unione europea. Entrambi, però, hanno sempre considerato imprescindibile l'asse con gli Stati Uniti.
Nel corso della guerra in Ucraina, si sono ritrovati nello stesso schieramento: tutti e due fautori del massimo sostegno a Volodymyr Zelensky e tutti e due profondamente scettici sulla possibilità di un vero negoziato con Mosca.
SELFIE DI VOLODYMYR ZELENSKY E MARK RUTTE CON UN F-16
Rutte sarà chiamato a gestire lo scenario che prenderà forma nelle prossime settimane. Il summit di Washington dovrebbe confermare un ruolo ancora più centrale della Nato. Stoltenberg ha proposto l'istituzione di un fondo di finanziamento a lungo termine per l'Ucraina. L'obiettivo è garantire un flusso costante di risorse a Kiev […]. E il primo pensiero va, naturalmente, al possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Toccherà, però, a Rutte sollecitare i Paesi a tenere fede all'impegno, versando con regolarità i contributi richiesti. È un compito che sembra perfetto per il premier olandese, da sempre uno dei più arcigni rigoristi in materia di bilancio, sia in casa che a livello europeo, come hanno avuto modo di sperimentare tanti governi italiani.
L'altro punto […] sarà il rapporto con Zelensky. Il gruppo dirigente e larga parte dell'opinione pubblica ucraina chiedono di iniziare al più presto il percorso di adesione all'Alleanza Atlantica. Ma non è detto che la riunione di Washington si concluda con un invito rivolto a Kiev preciso nei modi e nei tempo. In quel caso, Rutte sarà chiamato a temperare le aspettative di Zelensky e dei suoi sponsor più convinti: polacchi e baltici, soprattutto.
E ancora: terzo passaggio. Gli americani hanno deciso di abbandonare il formato di Ramstein, il gruppo di contatto tra oltre 50 Paesi sostenitori dell'Ucraina, e di concentrare il coordinamento degli aiuti militari nel comando della Nato a Bruxelles. Ciò significa che pure per questa via aumenterà l'influenza del Segretario Generale. Rutte, di fatto, dovrebbe assumere quella funzione di supervisore fin qui svolta dal Segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin. […]
Qualche imbarazzo, invece potrebbe nascere sul quarto dossier: il rapporto con la Cina. Il capo del governo olandese ha visitato Pechino il 27 marzo scorso, consolidando quella che è stata definita «una solida intesa pragmatica». Vale a dire scambi commerciali e investimenti in crescita. Da tempo, però, gli Stati Uniti spingono la Nato a comprendere tra gli «avversari strategici» anche il Paese guidato da Xi Jinping. […]
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