“IN UN'EPOCA IN CUI LA PRODUTTIVITÀ È DIVENTATA IL METRO DI MISURA DEL VALORE UMANO, L'OZIO SI ERGE COME UN ATTO DI RESISTENZA” – BEPPE GRILLO, ORMAI FATTO FUORI DAL M5S, FILOSOFEGGIA SUL DOLCE FAR NIENTE: “UN GESTO DI RIBELLIONE CONTRO L'IMPOSIZIONE DI UN RITMO DI VITA CHE NON CI APPARTIENE PIÙ. L'OZIO DIVENTA QUASI UN ATTO POLITICO, UNA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DAL CULTO DEL FARE. È LA RISCOPERTA DEL TEMPO COME BENE PREZIOSO DA VIVERE PIENAMENTE”
(ANSA) - ROMA, 15 AGO - "Ferragosto è un giorno che si apre come una parentesi in un calendario troppo pieno, una pausa necessaria in un mondo che corre inesorabile. In un'epoca in cui la produttività è diventata il metro di misura del valore umano, l'ozio si erge come un atto di resistenza, un gesto di ribellione contro l'imposizione di un ritmo di vita che non ci appartiene più".
Si apre così il post con cui Beppe Grillo, garante M5s, torna a intervenire sul suo blog. Un lungo elogio dell'ozio e della disconnessione, intitolato "Apologia dell'ozio". "L'ozio - prosegue - in questo contesto diventa quasi un atto politico, una dichiarazione di indipendenza dal culto del fare. È la riscoperta del tempo come bene prezioso, non da riempire compulsivamente, ma da vivere pienamente. In questa pausa agostana, non fare nulla è bellissimo. L'ozio di Ferragosto non è semplice pigrizia, ma un momento di riflessione critica".
"In un mondo che ci chiede costantemente di dimostrare il nostro valore attraverso il fare, - conclude - Ferragosto ci ricorda che esiste un altro modo di essere, più lento, più profondo, più umano. L'ozio non è un vuoto da temere, ma uno spazio da coltivare, dove può germogliare una nuova consapevolezza, una diversa idea di libertà". Il post si chiude con una lunga citazione di Domenico De Masi sul concetto di "ozio creativo".