cristiana lauro

BEVI E GODI CON CRISTIANA LAURO! - NEGLI ULTIMI ANNI LE MANIFESTAZIONI PER FARE PROMOZIONE DI VINO SONO AUMENTATE, MA LA MAGGIOR PARTE DELLE KERMESSE (NON LE FIERE PIÙ GRANDI) NON HANNO ALCUN RITORNO PER IL PRODUTTORE - SPESSO GLI EVENTI PORTANO BENEFICIO SOLTANTO AGLI ORGANIZZATORI, TALVOLTA SUPPORTATI DALLA POLITICA LOCALE...

Estratto dell'articolo di Cristiana Lauro per "Il Sole 24 Ore"

 

wine not? di cristiana lauro

Negli ultimi anni le manifestazioni create per fare promozione di vino sono aumentate. Probabilmente è giunta l’ora di fare una riflessione seria sui costi e l’efficacia degli investimenti da parte delle aziende per tutte le grandi manifestazioni dedicate al settore.

 

Le numerosissime kermesse che ruotano intorno al mondo del vino creano una sovrapposizione continua di appuntamenti e - insieme al rischio di cannibalizzare la presenza del pubblico - generano una sovraesposizione del prodotto che vanifica l’obiettivo per cui erano state programmate.

 

Le aziende fanno sempre più fatica a stare al passo con le continue richieste di partecipazione; il rischio concreto è che gli eventi siano per le aziende degli “obblighi di presenza” senza che ci sia un adeguato corrispondente di corretta ed efficace comunicazione del vino che si vuole fare conoscere.

 

Metto pertanto in dubbio l’efficacia dal punto di vista della comunicazione e sui consumi che - dati alla mano - sono in calo e la notizia non è da prendere sotto gamba.

 

CRISTIANA LAURO.

Il consumatore si sta allontanando dal vino per una serie di motivi fra i quali focalizzerei il prezzo, i recenti trend salutistici in espansione e sempre più rivolti a una direzione “alchol-free” soprattutto delle nuove generazioni e - non ultimo - il fatto che il vino venga comunicato in modo troppo elitario, a uso e consumo di una ristretta cerchia di fruitori.

 

La maggior parte degli eventi che si propongono di promuovere tutto ciò che ruota attorno all’argomento e al prodotto non hanno alcun ritorno per il produttore. Si tratta semplicemente di scatole vuote da finanziare che portano beneficio soltanto agli organizzatori spesso supportati dalla politica locale.

 

Il discorso vale per la maggioranza delle manifestazioni che si rivolgono al consumatore finale (B2C, Business to Consumer) e non a quelle B2B (Business to Business, come nel caso delle fiere tipo Vinitaly, Prowine e da ultimo, in forte crescita di interesse, Wine Paris).

 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL VINITALY

Non va decisamente meglio il discorso intorno a riconoscimenti e premi vari (che suggerisco di chiamare “awards” per essere sempre à la page). Anche in questo caso il numero di onorificenze, targhe, coppe e medaglioni è parte integrante di ogni piccolo evento organizzato, con un risultato chiaro: distribuzione infinita e dispersiva di riconoscimenti inservibili da un lato e consumatori confusi - oltre che sempre meno interessati - dall’altro.

 

Parlando di fiere, se diamo a quelle ben organizzate il ruolo di mettere a disposizione dei produttori il maggior numero di potenziali nuovi clienti, la capacità e l’esperienza di Prowein (a Düsseldorf) e Vinitaly (a Verona) sono ancora attualmente le migliori sulla piazza. Attenzione però perché il mondo cambia stile e direzione in un batter d’occhio e questo andamento non è da prendere sotto gamba.

 

cristiana lauro 4

Il successo riscontrato dalle ultime edizioni di Wine Paris (erede della defunta Vinexpo a Bordeaux) segna un modo nuovo di utilizzare gli spazi fieristici tradizionali con l’obiettivo di rivolgere la comunicazione - giovane e dinamica - a un pubblico specializzato, molto preparato e sempre alla ricerca di nuove proposte di qualità. A parte il fatto che un viaggetto a Parigi sia più semplice e godibile che non a Bordeaux o a Düsseldorf, con rispetto parlando. [...]

cristiana lauro al vinitaly 2023arianna meloni francesco lollobrigida vinitaly meme by edoardo baraldi cristiana lauro 6cristiana lauro 4cristiana lauro 6

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…